Intesa Sanpaolo e Coima sgr, leader nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali, hanno sottoscritto un accordo per il conferimento a veicoli d’investimento gestiti dalla sgr di un portafoglio immobiliare della banca del valore complessivo di oltre 500 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il perfezionamento dell’operazione è subordinato al verificarsi di alcune condizioni sospensive.
Come spiegato in una nota congiunta, l’operazione comporterà una significativa riduzione del patrimonio immobiliare di Intesa Sanpaolo, con tre asset oggetto dell’operazione di categoria prime situati a Roma in via dei Crociferi mentre quelli di Milano sono la storica sede del Banco Ambroveneto, la pietra su cui è stato edificato il gigante Intesa Sanpaolo, in via Clerici/piazza Ferrari e la altrettanto storica sede della Cariplo in via Verdi. Coinvolti anche ulteriori immobili in via di liberazione o di dismissione nei prossimi mesi, in diverse città fra cui Milano, Torino, Roma, Brescia, Bergamo, Bologna, Padova e Firenze.
Nel dettaglio, all’atto del conferimento Intesa Sanpaolo riceverà quote dei veicoli Coima che saranno individuati in base alla tipologia degli immobili inseriti nel portafoglio e alla relativa strategia di valorizzazione. L’accordo prevede, inoltre, lo studio di ulteriori collaborazioni in ambito immobiliare che potrebbero generare opportunità commerciali di comune interesse.
Quanto annunciato rientra nella più ampia strategia di gestione smart degli immobili di Intesa Sanpaolo, come previsto dal piano d’impresa 2022/2025 presentato dal ceo Carlo Messina. Le iniziative a esso connesse prevedono per gli immobili strumentali una forte accelerazione verso il nuovo modo di lavorare e una significativa modernizzazione degli ambienti lavorativi negli spazi direzionali. Per quanto riguarda gli immobili non strumentali, è invece prevista una piena valorizzazione degli asset attraverso cessioni e gestioni attive come locazioni o creazioni di nuovi business.
Non è certo la prima volta che le strade di Coima e di Intesa Sanpaolo si incrociano. La più recente è stata Milano Sesto, mega progetto di rigenerazione urbana dell’area in cui una volta sorgevano le acciaierie Falck a Sesto San Giovanni, del quale la banca è il primo finanziatore: lo scorso novembre infatti la sgr aveva firmato con la società benefit Redo, leader nell’edilizia sostenibile, un accordo finalizzato all’acquisizione del 100% della società MilanoSesto spa (incaricata della riqualificazione dell’area) e della componente residenziale convenzionata del lotto Unione Zero, che copre circa il 90% dell’intera area (si veda altro articolo di BeBeez).
L’inizio dello sviluppo del primo lotto privato di questo grande progetto risale al gennaio 2022,quando sono stati finalizzati tutti i passaggi formali di un’operazione finanziaria da 500 milioni di euro già annunciata nell’ottobre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) che hanno dato il nulla osta all’avvio dei lavori. Alla fine dei lavori, prevista nel 2025, si stima un giro d’affari generato superiore a un miliardo di euro, con la creazione di oltre 2.100 posti di lavoro (si veda altro articolo di BeBeez).
Altra grande iniziativa di rigenerazione urbana che vede Coima e INtesa Sanpaolo entrambi coinvolti è la costruzione del Villaggio Olimpico peri i Giochi Invernali di MIlano e Cortina del 2026, che sorgerà sull’area dell ex scalo ferroviario di Porta Romana. Il progetto, finanziato da Ca’ de Sass e il cui completamento, atteso per luglio del 2025, è coordinato appunto dal Fondo Porta Romana di Coima sgr, sottoscritto da Covivio, Prada holding e dal fondo Coima Esg City Impact (si veda altro articolo di BeBeez).
Quest’ultima iniziativa, tuttavia, a causa del forte aumento dei costi verificatosi nel biennio 2022 – 23, ha richiesto ulteriori risorse finanziarie per 40 milioni di euro, che alla fine sono stati apportati tramite Cdp Real Assets sgr, il braccio immobiliare della Cdp guidato da Giancarlo Scotti, che ha sottoscritto per 50 milioni di euro cash il 37% del nuovo Fondo Villaggio Olimpico, con il restante 63% sottoscritto da Coima Esg City Impact ch vi ha apportato le sue quote nel Fondo Porta Romana (si veda altro articolo di BeBeez). Si è trattato di una soluzione ad hoc: in precedenza non c’erano state collaborazioni tra Cdp e Coima. Cdp nell’immobiliare investe in progetti di contenuto sociale, come studentati e social housing. L’intervento in questo caso è stato possibile in quanto dopo i Giochi Invernali il villaggio sarà la sede di uno studentato da 1700 posti letto.