
di Francesca Vercesi
Con l’ingresso in portafoglio di due centri commerciali di primo piano in Italia, Il Ducale a Vigevano, in Lombardia, e Costaverde a Montenero di Bisaccia, in Molise, prendono il via le operazioni di Pradera Real Estate Investment, nuova Sicaf immobiliare lanciata da Pradera, gestore londinese di asset immobiliari, soprattutto a destinazione commerciale, che agisce in qualità di investment e asset manager. All’operazione hanno partecipato come co-investitori con quote di minoranza il fondo Usa Crestline Investors (al suo primo investimento in Italia) e New End, investitore paneuropeo in real estate asset, con una presenza diretta anche a Milano (si veda qui il comunicato stampa di Pradera e qui il comunicato stampa di Crestline). I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti.
“Questa categoria di asset ha mostrato una naturale resistenza alle fluttuazioni del mercato negli ultimi due anni grazie a un mix di fattori, tra cui l’aspetto della convenienza, le visite dei consumatori basate sulle necessità e la posizione competitiva dominante”, ha detto Roberto Limetti, Managing Director di Pradera.
Nel dettaglio, la Sicaf è diventata operativa lo scorso 30 dicembre con il completamento della raccolta del capitale minimo (si veda qui il comunicato stampa), al termine di un iter avviato a luglio 2021 con la presentazione a Banca d’Italia di un’istanza di autorizzazione. La società, con sede a Milano in via Melchiorre Gioia, ha designato per la gestione del proprio patrimonio il gestore di fondi d’investimento alternativi lussemburghese Tmf Fund Management.
“L’obiettivo primario di Pradera, con la costituzione della Sicaf, è quello di tenere il passo col mercato immobiliare delle transazioni, andando oltre l’attività di gestione per conto terzi, attraverso l’attivazione di uno strumento, un veicolo finanziario, a cui gli investitori professionali che approcciano il mercato italiano possono rivolgersi allocandovi principalmente immobili retail”, ha dichiarato Limetti, che ha aggiunto: “non escludiamo, nel caso arrivasse un investitore con un portafoglio misto, che si possano inserire asset con funzioni differenti, la cui gestione, se necessario, potrebbe essere affidata a una società terza specializzata nella specifica asset class. Con questa operazione Pradera si propone de facto come investment advisor, mettendo a disposizione di potenziali investitori un profondo know-how nel settore retail, sia in termini di immobili che di investors, maturato nel corso degli anni in ambito nazionale e internazionale”. Ricordiamo che è possibile investire in azioni di Sicaf immobiliari anche apportando beni immobili.
La nuova Sicaf di Pradera svolge la sua attività di investimento prevalentemente nel settore degli immobili adibiti ad attività retail, con particolare riferimento al mercato dei centri e dei parchi commerciali. Per i prossimi mesi Pradera prevede che ci possano essere opportunità di grande interesse in questo settore per una variegata platea di investitori professionali, che va dai fondi più opportunistici agli investitori “core” istituzionali.
Pradera sta svolgendo attività di due diligence in relazione ad alcune opportunità sul mercato che riguardano potenziali investimenti, su valori compresi tra i 15 e i 50 milioni di euro. Nel 2018 il gestore immobiliare londinese in tandem con Axa IM aveva rilevato il centro commerciale torinese 8Gallery per 105 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
La decisione di istituire una Sicaf eterogestita è determinata dalla volontà di assicurare terzietà, attraverso la gestione esterna di un soggetto indipendente, alle scelte di investimento come misura di gestione di eventuali conflitti di interessi che possano insorgere con il gruppo Pradera. Inoltre, la presenza di un gestore esterno consente un presidio costante di qualità anche sulle attività svolte da Pradera nell’interesse degli investitori.
Dal canto suo Crestline Investors, basata a Fort Worth nelTexas, è stata fondata nel 1997 come family office incaricato di gestire il patrimonio della famiglia del finanziere texano Ed Bass, presidente tra l’altro della società di venture capital Fine Line, e quattro anni dopo si è aperta a investitori terzi. Offre i suoi servizi a una clientela istituzionale e selezionata, e oggi gestisce circa 13 miliardi di dollari. La controllata Crestline Europe LLP è specializzata in investimenti diretti di capitale privato in settori industriali resilienti asset backed o che sono caratterizzati da flussi di cassa stabilli originati nei mercati sviluppati del Vecchio Continente. La società ha sedi a Londra, New York, Chicago, Toronto e Tokyo. Conta 150 dipendenti di cui 70 nel team investment. Crestline cont 15 fondi specializzati e opportunistici più un multi-PM hedge fund con 6 anni di track record.
“La performance diìegli shopping center durante e dopo la pandemia è stata solida e crediamo che realtà come queste, nelle giuste location, possano dare rendimenti interessanti, decorrelati rispetto al mercato”, ha detto Anubhav Vaish, Senior Adviser di Crestline. Ha aggiunto: “continueremo a cercare nuove opportunità dai prezzi interessanti insieme ai nostri partner”.
Ricordiamo che lo scorso anno Crestline Investors ha preso parte al megaround da 750 milioni di euro di SumUp assieme a Goldman Sachs, Bain Capital Credit, Temasek e Oaktree Capital Management (si veda altro articolo di BeBeez)