Il gruppo Benetton vuole fare cassa. E nel patrimonio immobiliare di famiglia non mancano succose opportunità. L’idea per esempio è di mettere sul mercato il Fondaco dei Tedeschi e l’Hotel Monaco di Venezia, con il complesso del Ridotto e gli esercizi commerciali collegati.
Secondo quanto risulta a BeBeez, tra i possibili acquirenti ci sarebbe anche Coima sgr, la società guidata da Manfredi Catella che gestisce da qualche anno anche Real Venice 1, il fondo immobiliare proprietario degli Hotel Excelsior e Des Bains al Lido, di cui sono quotisti alcune fondazioni bancarie e fondi pensione assieme ad alcune famiglie imprienditoriali del Nord-Est. In realtà Catella già gestiva Real Venice 1, quando era ancora country head per l’Italia dell’investitore globale in real estate Hines, che aveva appunto in gestione il fondo dal 2014.
La possibile vendita, però, è legata a un’operazione di taglia ben maggiore. Quella della cessione dell’intero patrimonio immobiliare del gruppo di Ponzano Veneto, con la sola eccezione dei negozi United Colors. Il patrimonio immobiliare fa capo a Edizione Property. a sea volta controllata da Edizione Holding, interamente controllata dai Benetton.
L’operazione potrebbe rivelarsi il deal più consistente del 2022 dato che avrebbe già attirato offerte dell’ordine di 1,5 miliardi di euro, sulla base della ricerca di manifestazioni di interesse gestita da Citi come advisor per conto del gruppo trevigiano. Non si tratta di un’asta immobiliare vera e propria, ma di un’attività di raccolta che, secondo indiscrezioni di stampa, avrebbe raccolto interesse da parte di tre investitori di primissimo piano nel panorama del real estate italiano e internazionale. E il primo sarebbe proprio Hines, seguito da Apollo Global Management, che in Italia di recente ha già investito 842 milioni di euro per acquistare il complesso di immobili messo in vendita da Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medici) (si veda altro articolo BeBeez) di cui ha rivenduto subito un terzo (pari a 11 asset) proprio a Coima (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, la stessa Coima. Hines e Apollo avrebbero offerto cifre comprese tra 1 e 1,5 miliardi di euro. Coima che, interpellata, non smentisce e non conferma, invece avrebbe proposto una fusione con Edizione Property. L’attesa offerta da parte del gruppo americano Blackstone pare non essere arrivata.
La strada della vendita non è certa. Tra le ipotesi allo studio c’è anche quella di suddividere il portafoglio immobiliare tra i quattro rami della famiglia Benetton e lasciare poi che ciascuno si regoli come crede, riassegnando quindi gli asset agli azionisti. Ipotesi che rientrerebbe nel riordino e nella nuova definizione di Edizione che si sta prefigurando con l’arrivo di Alessandro Benetton.
Per quanto riguarda il Fondaco dei Tedeschi, questo era stato acquisito da Edizione nel 2008, acquistandolo da Poste Italiane (per circa 35 milioni di euro). Dopo un lungo e complesso restauro affidato allo Studio Oma dell’archistar Rem Koolhaas, all’inizio del 2016 il cinquecentesco palazzo che ospitò sulle facciate gli affreschi di Tiziano e Giorgione era stato ceduto in gestione al gruppo Dfs (la società di grandi magazzini del lusso che fa parte del gruppo LVMH guidato dal francese Bernard Arnault) con un contratto di affitto a lungo termine, che sarebbe nel caso rilevato dal nuovo proprietario.
Quanto all’hotel Monaco, questo era stato acquisito nel 1992 dal Gruppo Benetton (insieme al complesso dell’ex teatro del Ridotto e dell’ex cinema San Marco ceduto dal Comune di Venezia) allargandolo, comprendendo anche una serie di negozi di lusso lungo calle Vallaresso e il Palazzo Selvadego, dependance di lusso dell’albergo. Ora tutto questo potrebbe tornare sul mercato, se la maxicessione immobiliare del gruppo Benetton (che a Venezia ha già venduto le aree a suo tempo possedute al Tronchetto) dovesse andare in porto.
Secondo le stime rese note dalla stessa società il patrimonio immobiliare del gruppo Benetton copre 233 mila mq lordi, ha fruttato nel 2020 ricavi per 39 milioni, conta immobili sparsi in 13 Paesi e ha un valore superiore a due miliardi di euro (compresi però i negozi che non dovrebbero essere messi in vendita). Fa parte di questo pacchetto di immobili di prestigio anche l’immobile di Place de l’Opéra a Parigi. Nella lista individuata dalle offerte ci sarebbero, tra gli altri, la riqualificazione di Piazza Augusto imperatore a Roma, con l’arrivo dell’Hotel di lusso Bulgari ma anche l’edificio tra la stessa piazza e Via del Corso che dovrebbe ospitare uffici e spazi retail, a Milano Corso di Porta Vittoria 16, a Firenze il palazzo della Borsa Merci.
Alcune stime parlano di un valore dell’insieme dei punti vendita di Benetton Group intorno al 50/60% del totale del portafoglio immobiliare iscritto a bilancio. Si tratta di edifici a reddito, la scelta privilegiata oggi dagli investitori, in un momento in cui le operazioni di sviluppo e value added stanno diventando sempre più costose a causa del pesante rincaro delle materie prime.
La vendita del patrimonio immobiliare dei Benetton andrà a coincidere, e quindi in parte a finanziare, con un importante impegno economico cui è chiamata la famiglia di Ponzano Veneto, affiancata tra l’altro proprio da Blackstone tramite la subholding Infrastructure Partners: si tratta dell’opa su Atlantia a 23,74 euro per azione. Un prezzo sensibilmente superiore agli attuali 22,55 euro (e al quale Atlantia capitalizza 18,6 miliardi), che a questo punto la cordata italo-americana dovrà sostenere visto che sono sfumate le chance di una contro opa da parte del fondo Usa Global Infrastructure Partners e del gruppo spagnolo delle costruzioni ACS guidato da Florentino Perez (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Hines, gruppo immobiliare con sede a Houston, in Texas, con 90 miliardi di dollari gestiti da 28 uffici in tutto il mondo, negli ultimi tempi è stata molto attiva in Italia (si veda altro articolo BeBeez).
Inoltre, Hines Italia RE srl ha presentato un’offerta non vincolante, condizionata a una due diligence confirmatoria, su Aedes SIIQ quotata a Euronext Milan (si veda altro articolo di BeBeez), offerta sulla quale Hines ha ottenuto una proroga rispetto alla deadline originaria per la presentazione, fissata al 30 aprile, impegnandosi lo scorso 19 maggio a formularla entro lo scorso 25 maggio (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, Hines ha ribadito “il suo continuo interesse alla prosecuzione delle trattative con obiettivo di confermare l’interesse nell’operazione ed inoltrare una nuova offerta ad Augusto (comunque soggetta all’accordo sui testi contrattuali) entro il prossimo 25 maggio 2022, dopo che avrà ricevuto conferma della positiva conclusione dei processi decisionali dei propri partner investitori”.