InvestiRE sgr (gruppo banca Finnat), attraverso il nuovo Fondo Real Estate Club 1, ha comprato per 27,95 milioni di euro l’immobile di Piazza Missori 2 a Milano, un trophy asset che era nel portafoglio del fondo Mediolanum Real Estate, gestito da Mediolanum Gestione Fondi sgr e quotato al MIV di Piazza Affari(si veda qui il comunicato stampa di Mediolanum GF e qui quello di InvestiRE sgr).
L’immobile era stato acquistato dal fondo di Mediolanum GF nel marzo 2009 ed era a bilancio al costo storico di 26,65 milioni (si veda qui la Relazione semestrale del fondo al 30 giugno 2022). L’immobile di oltre 4 mila metri quadri è oggi interamente locato a conduttori di primario standing.
Il nuovo fondo di Investire sgr è stato collocato da Banca Finnat presso una platea di investitori High Net Worth Individual in logica di club deal, ha una durata di cinque anni.
Alessandro Polenta, managing director di InvestiRE sgr, ha commentato: “L’acquisto dell’immobile di Missori rappresenta un’importante opportunità per il nuovo Fondo Real Estate Club 1, avendo le caratteristiche ideali per un club deal di investitori privati, grazie alla centralità della location, la destinazione d’uso e il profilo locativo. Siamo convinti che i fondamentali di questa operazione rappresentino un’ottima opportunità di investimento per la clientela private. Attraverso un corretto bilanciamento tra debito ed equity, l’obiettivo è infatti quello di distribuire rendimenti sopra la media di mercato per questa tipologia di prodotti, oltre ad avere buone prospettive di crescita dei valori immobiliari in una location già centrale e che presto beneficerà di ulteriori interventi che miglioreranno ulteriormente la qualità urbana”.
Arturo Nattino, Amministratore Delegato di Banca Finnat, ha aggiunto: “Il Fondo Real Estate Club 1 è un prodotto core, con un rendimento costante, pensato per diversificare il portafoglio di investitori privati, che possono così entrare nel mercato immobiliare a reddito attraverso la sottoscrizione di quote di un fondo immobiliare con ticket di investimento nettamente inferiori rispetto a quelli tipicamente richiesti da altri prodotti simili. Con questa operazione, il Gruppo Finnat entra nel mercato dei club deal con l’obiettivo di lanciare in futuro altri prodotti di questa tipologia”.
InvestiRE sgr conta circa 7 miliardi di euro di immobili in gestione distribuiti su oltre 50 fondi e un team specializzato di 140 professionisti con una profonda esperienza nel settore real estate (uffici, residenziale, retail, healthcare, hotel e logistica).
Banca Finnat, con più di 120 anni di storia, è specializzata nella prestazione di servizi di investimento e advisory rivolti alla clientela privata e istituzionale. In particolare: nel private banking & wealth management, nell’attività fiduciaria, nei servizi per investitori istituzionali, nell’avisory & corporate finance e appunto nel real estate e fondi immobiliari.
Nei giorni scorsi la banca ha annunciato che acquisirà il 9,9% di Hedge Invest sgr, la società di gestione del risparmio indipendente specializzata in investimenti alternativi controllata dal ramo della famiglia Manuli, che fa capo ad Antonello Manuli, attraverso AM Holdings, per rafforzare la presenza di Banca Finnat nel campo degli investimenti alternativi (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che Banca Finnat, attualmente quotata al segmento Star di Borsa Italiana, è destinata a breve al delisting: lo scorso marzo la famiglia Nattino ha annunciato infatti la riorganizzazione dell’assetto della banca, concentrando le azioni in una holding per arrivare a far scattare l’opa obbligatoria e appunto delistare il titolo da Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez).
L’istituto ha chiuso il primo trimestre dell’anno con masse totali in gestione a quota 17,9 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa), leggermente in calo dai 18,1 miliardi euro di fine 2021, mentre a livello di conti, il primo semestre a fine giugno si è chiuso con un margine di intermediazione di 33 milioni di euro (da 33 milioni da € 33,2 milioni di un anno prima, e con un utile netto di gruppo di 2,3 milioni (da 2,8 milioni), a fronte di un patrimonio netto di 216,4 milioni (da 227,2 milioni a fine 2021) e di un Cet1 Capital Ratio consolidato del 33,7% (31,1% a fine 2021) (si veda qui il comunicato stampa).