
Green Logistics, divisione specializzata dell’asset manager tedesco Aquila Capital, ha effettuato il suo terzo investimento in Italia nella logistica, con l’acquisto di un terreno di circa 68.000 metri quadri per lo sviluppo di un nuovo polo a Ferentino, vicino Frosinone (si veda qui il comunicato stampa).
Quest’ultimo progetto, denominato Sacco Green Logistics Park, include un magazzino di circa 33.000 metri quadri, di cui un’area adibita a uffici di 1.600 metri quadri, e sarà costruito “on speculation”, cioè senza una commessa di uno specifico afittuario. Aquila Capital intende infatti costruire spazi logistici all’avanguardia, “chiavi in mano”, che possono essere adattati alle esigenze dei locatari.
Il terreno si rova all’interno dell’area industriale di Frosinone, in posizione strategica sul piano logistico grazie alla vicinanza all’A1, Autostrada del Sole, che offre ottimi collegamenti con Roma e Napoli.
Come tutti gli asset di Green Logistics, anche ilcomplesso Sacco sarà sviluppato da Aquila seguendo rigorosi standard di efficienza energetica e sostenibilità nella catena di fornitura e nell’attività di costruzione per ridurre le emissioni di CO2. Questi includono la certificazione BREEAM, l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto e la compensazione delle emissioni di CO2. Questi standard aiutano i clienti e i futuri tenant degli asset di Green Logistics a rispettare le politiche CSR e ESG. Allo stesso tempo, contribuiscono a ridurre i costi energetici dei locatari.
Jens Höper, Team Head Investment Management Logistics di Aquila Capital, ha commentato: “L’Italia è molto attraente per gli investimenti logistici grazie a una posizione eccezionale, e all’enorme crescita dell’e-commerce negli ultimi due anni. Osserviamo un mercato sempre più competitivo che richiede molto soluzioni moderne e sostenibili anche sul fronte della logistica, ma il parco logistico italiano è in gran parte obsoleto. Grazie al suo storico impegno in questo ambito, Aquila Capital è in grado di soddisfare tali esigenze grazie a hub logistici innovativi e green, che sviluppiamo in siti strategici vicini alle aree metropolitane”.
Ruggero Caso, Senior Commercial Manager Logistics di Aquila Capital, ha aggiunto: “Siamo convinti che il settore logistico in Italia abbia ancora ampi margini di crescita e miglioramento. I nostri asset logistici offrono soluzioni sostenibili e innovative e soddisfano l’attuale domanda delle aziende che cercano asset conformi ai principi ESG. Il nostro obiettivo è di continuare a selezionare e acquisire le opportunità di investimento migliori sulla base di un’analisi accurata ed approfondita di potenziali progetti”.
Fondata nel 2001 da Dieter Rentsch e Roman Rosslenbroich come una delle prime società tedesche d’investimento in asset alternativi, Aquila gestisce 13,2 miliardi di euro per investitori istituzionali in tutto il mondo (dato al 31 dicembre 2021) e detiene impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici per una capacità installata complessiva di oltre 11,1 GW. A questi si aggiungono 1,7 milioni di metri quadrati di immobili sostenibili e progetti di logistica green sia in fase di sviluppo e di costruzione che già operativi. Aquila Capital opera, inoltre, nei settori dell’efficienza energetica, della silvicoltura e dei data center. L’azienda conta circa 600 dipendenti provenienti da 48 nazioni, che operano in 16 uffici in 15 Paesi del mondo.
Prima di questo investimento, Aquila aveva completato il magazzino del Tortona Green Logistics Park, ampliato con lo sviluppo di ulteriori 103.000 metri quadri. Il polo logistico era stato acquisito lo scorso anno (si veda altro articolo di BeBeez) e nelle scorse settimane Aquila aveva anche annunciato di aver trovato come primo affittuario il corriere e spedizioniere MacSped (si veda altro articolo di BeBeez).
Il primo investimento in Italia di Aquila risale invece, ricordiamo, al novembre del 2020 quando aveva avviato un progetto nel settore dell’illuminazione stradale (si veda altro articolo di BeBeez). L’obiettivo del progetto, del valore complessivo di quasi 3 milioni di euro, era la sostituzione dei sistemi di illuminazione esistenti per oltre 10 mila punti luce e la gestione di impianti di illuminazione stradale regolati da contratti di concessione a lungo termine sul territorio di 8 comuni del centro Italia. I ritorni del progetto derivano dal risparmio sui costi, grazie alla sostituzione dei sistemi esistenti con lampade a LED, che porta a una riduzione dei consumi energetici tra il 60 e il 70%.