Lo storico Hotel Villa Diodoro di Taormina (Messina) è stato venduto da Gais Hotel Group della famiglia Bambara-De Luca al Gruppo Barletta e sarà trasformato da albergo a quattro stelle in uno a cinque stelle ultra-lussuoso, dotato di settantadue camere che offriranno ogni benefit e comfort ai propri ospiti, con un investimento complessivo tra compravendita dell’immobile e lavori di ristrutturazione previsti pari a 85 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
La famiglia venditrice, albergatori da quattro generazioni, continuerà a mantenere la gestione operativa della struttura ricettiva sino a fine gennaio 2025, dopodiché inizieranno le attività di restyling.
L’operazione è stata possibile anche grazie al recente ingresso nel capitale del Gruppo Barletta, guidato da Paolo Barletta, di Fidim srl, veicolo di investimento della famiglia Rovati, che all’inizio dell’estate ne ha rilevato il 12,5% per 95 milioni di euro tramite un aumento riservato tra liquidità e trophy asset (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione permetterà al gruppo romano di rafforzare ulteriormente la propria presenza nel settore dell’ospitalità di lusso, con un piano di investimenti dedicato al miglioramento delle strutture e dei servizi offerti e a integrare l’hotel nel proprio portafoglio, e di proseguire la crescita avviata quattro anni fa attraverso la holding immobiliare Arsenale spa, di cui il Gruppo Barletta è azionista di maggioranza (si veda altro articolo di BeBeez), attraverso le divisioni “Hospitality Hotel e Resort” e “Travel” con il progetto “La Dolce Vita Orient Express”, pronto a “viaggiare” nella seconda metà del 2025, con itinerari dedicati anche alla Sicilia. Ricordiamo che Arsenale ha ricevuto da Oaktree un finanziamento di 300 milioni di euro due anni e mezzo fa per investire nel turismo made in Italy (si veda altro articolo di BeBeez).
Gais Hotels Group è stata assistita da Novenero in qualità di advisor finanziario e strategico, mentre lo Studio legale Abbadessa Franchina ha gestito i profili legali relativi all’esecuzione dell’accordo di ristrutturazione e alla dismissione dell’asset. Per il Gruppo Barletta la transazione è stata curata dal chief legal officer Nicola Adile Diego Vacca e dal direttore finanziario Mario Cappon, mentre lo studio FGAlex ha fornito consulenza esterna e CBRE ha agito come advisor immobiliare in tutte le fasi dell’acquisizione, dall’origination off-market dell’operazione fino al closing.
Costruito sul finire dell’Ottocento da Giuseppe e Isabella Bambara, tra i pionieri dell’ospitalità a Taormina, l’Hotel Villa Diodoro ha legato la sua storia alla crescente fortuna turistica della città, attirando nel tempo un turismo selezionato e di qualità. La struttura è stata dunque la prima a far parte di Gais Hotel Group, gruppo nato nel 2011, dove Gais è l’acronimo concepito sulle iniziali dei suoi fondatori e gestori.
“Con quest’operazione si chiude una pagina importante per la storia della nostra famiglia, ma si apre una nuova ed entusiasmante stagione in cui il nostro gruppo continuerà la propria attività a Taormina, con l’impegno e la passione di sempre, attraverso gli altri alberghi di nostra proprietà: l’Hotel Lido Caparena, l’Hotel Isabella, il Grand Hotel San Pietro e sull’Etna, a Linguaglossa, la Tenuta Chiuse del Signore. Da parte nostra, di mio marito Sebastiano De Luca e dei nostri figli Sergio e Stefania, c’è la consapevolezza di aver fatto la scelta migliore per Taormina e per la sua comunità, selezionando un prestigioso gruppo italiano che garantirà la continuità e la valorizzazione dell’Hotel Villa Diodoro. Nuove sfide e nuovi progetti attendono noi, i nostri figli e, mi auguro, i nostri nipoti, all’insegna della tradizione di famiglia, con uno sguardo aperto al futuro”, ha commentato Isabella Bambara, amministratore delegato e presidente di Gais Hotels Group.
Gais Hotels Group è composto da Gais spa, che ha venduto l’Hotel Villa Diodoro e mantiene la proprietà dell’Hotel Isabella e il Residence Villa Giulia a Taormina Centro, da Caparena srl che possiede l’Hotel Lido Caparena & Wellness Club a Taormina Mare e da Gisa spa, proprietaria del Grand Hotel San Pietro a Taormina Centro e La Tenuta Chiuse del Signore, sull’Etna, a Linguaglossa.
“Il nostro intento è quello di valorizzare asset in posizione strategica sul territorio italiano, convertendoli in hotel di lusso, ampliando così l’offerta di alta gamma nel nostro Paese. Valorizziamo i territori in cui operiamo, creando sinergie che fungano da volano per la crescita e lo sviluppo. La Sicilia è ricca di arte, natura e storia, merita un comparto hotellerie di primissimo livello. Taormina, poi, ha una posizione straordinaria in grado di sostenere l’ampliamento della ricettività della regione. Il nostro percorso di crescita in Sicilia passa da simili operazioni, in grado anche di creare future sinergie con la nostra offerta La Dolce Vita Orient Express”, ha aggiunto Barletta.
Il gruppo capitolino opera attraverso tre divisioni: Real Estate (gestione di asset immobiliari e hotel a quattro stelle), Hospitality (tramite la partecipata Arsenale, fondata nel 2020 da Barletta assieme a Nicola Bulgari) e Sviluppo Immobiliare (hotellerie di lusso). Ricordiamo che all’inizio del 2021 Arsenale ha rilevato lo storico Grand Hotel de la Minerve a Roma dalla famiglia Billi (si veda altro articolo di BeBeez).