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Il Gruppo Belmond, controllato dal congolmerato francese del lusso Lvmh da fine 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), ha perfezionato l’acquisizione del Castello di Urio, situato a Carate Urio, sul lago di Como (si veda qui il comunicato stampa), otto mesi dopo aver siglato il contratto preliminare con la società proprietaria, Castello di Urio srl, società vicina all’Opus Dei.
A dare notizia dell’operazione, a novembre 2023, era stato proprio l’ordine ecclesiastico con un comunicato stampa pubblicato sul suo sito in cui informava la comunità che “il Vicario dell’Opus Dei per l’Italia, con i suoi Consigli, ha deciso di non utilizzare più la casa di ritiri spirituali conosciuta come Castello di Urio, che era in uso dalla fine degli anni Cinquanta, e lo ha comunicato alla società proprietaria dell’immobile”. Quest’ultima per diversi motivi era arrivata alla decisione di mettere in vendita il complesso immobiliare e “in questi giorni ci ha comunicato di aver firmato il contratto preliminare per la vendita del Castello con la società Belmond Italia spa”.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto, ma secondo quanto riportato in una nota dell’Agenzia ICE che cita anche la stampa locale dell’epoca tra acquisto e ristrutturazione dell’edificio e del suo immenso parco, l’investimento stimato in 50 milioni di euro potrebbe salire a 100 milioni.
Nell’ambito dell’operazione, Castello di Urio è stata assistita da Gianni & Origoni, mentre Belmond è stata assistita da Advant Nctm.
La proprietà, risalente al XVI secolo, faceva parte del patrimonio immobiliare della società Castello di Urio srl, come accennato, e veniva utilizzata dagli anni Cinquanta per la promozione di attività formative. Originariamente concepito come residenza aristocratica, il Castello si estende per 1,9 ettari di cui 180 metri di battigia, ed è adornato con sculture, giardini molto curati e un accesso diretto ala riva del lago.
Come ricostruito da MF Fashion, il castello, originario del tardo Cinquecento, appartenne in sequenza ai conti Della Porta, Castelbarco e Dupuy. A inizio Ottocento entrò a far parte delle proprietà della famiglia dei Melzi d’Eril che ne modificò l’aspetto. Infine, nel 1871 fu acquistato dal magnate delle ceramiche Richard Ginori prima di passare nelle mani del barone Langheim nel 1947, che effettuò importanti lavori di ristrutturazione trasformando il maniero in una villa dalla facciata dal sapore settecentesco. Ma poi non fu in grado di pagare i lavori e la casa e il giardino furono venduti all’asta e fu allora che arrivarono i fedeli dell’Opera di Dio, spiega Il Sole24 Ore Plus indicando come dal 1954 il Castello abbia cominciato a diventare un luogo spirituale proprio per l’Opus Dei.
La società che ha venduto a Belmond la proprietà del complesso immobiliare è stata costituita il 28 luglio 2023 ed è nata da una costola di Adigi (acronimo di Amici di Gesù, sostiene il quotidiano di Confindustria), che era stata creata nel 2007 dalla fusione di quattro entità che le avevano portato in dote un notevole patrimonio immobiliare, tra cui anche il Castello di Urio.
Castello di Urio srl ha un capitale sociale di 100mila euro e sede in via Morozzo della Rocca 3 (si veda qui la visura), così come Adigi. I soci principali sono Associazione Istituto Studi e RIcerche Iser (33,43%), Associazione Centro Ilse (19,29%), Uninter Stiftung (18,69%), Ilce (14,22%) e Asdia – Associazione di Iniziative di Aggiornamento (11,97%).
Con questa acquisizione la società francese, che opera nel mercato immobiliare di lusso, prosegue i suoi investimenti in Italia e mira a trasformare il Castello in un albergo di lusso, spiega il comunicato diffuso da Gianni & Origoni.
Fra le attività in Italia ricordiamo che a marzo 2021 Belmond aveva rilevato la Masseria le Taverne a Ostuni (Brindisi) dalla famiglia dell’oncologo Umberto Veronesi, scomparso nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo possiede, inoltre, alcuni dei più iconici hotel di lusso italiani: dai due hotel Splendido e Splendido Mare di Portofino, al Villa San Michele di Fiesole e al Cipriani di Venezia, dal Caruso di Ravello al Timeo e al Villa Sant’Andrea di Taormina. Gli hotel in questione fanno infatti parte del portafoglio del gruppo, per il quale a dicembre 2018 Lvmh aveva firmato un accordo di acquisizione del gruppo quotato a Wall Street che valorizzava l’equity di Belmond 2,6 miliardi di dollari, per un enterprise value di 3,2 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez).
Belmond Management Limited è un’azienda inglese fondata nel 1976 a Londra, precedentemente nota come Orient-Express Hotels Ltd e ribattezzata Belmond Ltd nel luglio 2014.