La piattaforma spagnola di consegne a domicilio Glovo intende aprire in Italia almeno 15 dark store, ossia centri di stoccaggio di beni di largo consumo (si veda qui il comunicato stampa).
L’annuncio è stato dato lo scorso primo aprile, contestualmente a quello della chiusura di un round di serie F da 450 milioni di euro, guidato da Lugard Road Capital e Luxor Capital Group. All’operazione hanno partecipato anche i precedenti investitori: Delivery Hero, Drake Enterprises e GP Bullhound. Si è trattato del maggiore round mai concluso da una startup spagnola. La valutazione pre-money di Glovo questa volta non è stata comunicata, ma quando la società aveva raccolto il precedente round da 166 milioni di dollari nel dicembre 2019, si diceva che fosse stata valutata 1,18 mliiardi di dollari (si veda PitchBook).
Glovo è una piattaforma che consente di ricevere e inviare qualsiasi prodotto all’interno della città. In Italia, il servizio è attualmente disponibile in 200 città, coprendo sia le grandi piazze (Milano, Roma, Torino, Napoli, Firenze, Bologna, Palermo, Catania, Bari, Genova, Verona) sia i comuni più piccoli. A livello internazionale, Glovo è presente in 20 Paesi. I proventi del round appena concluso serviranno per rafforzare i servizi di Glovo nei 20 mercati ove opera, in particolare il quick commerce: il servizio di consegna a domicilio della spesa e di altri prodotti in pochi minuti in qualsiasi momento della giornata, complementare al servizio di spesa già offerto da Glovo attraverso i supermercati, grazie ad accordi con partner come Carrefour o Gruppo Végé. Con il quick commerce, Glovo punta a diventare l’app per la città. Lo sviluppo di questo ambito in Italia è guidato da Agustina Clair, head of q-commerce e food innovation. In prospettiva, nelle città dove saranno attivi più dark store la piattaforma sarà in grado di consegnare la micro-spesa in meno di 10 minuti. L’obiettivo è arrivare entro fine 2021 a una rete nel mondo di 200 dark store.
Elisa Pagliarini, general manager di Glovo Italia, ha spiegato: “Abbiamo inaugurato il nostro secondo dark store a Milano e il primo a Torino e puntiamo entro la fine dell’anno di averne almeno 15 sul territorio, programmando oltre 100 assunzioni come personale dedicato. La spesa è un segmento del nostro servizio che nell’ultimo anno è cresciuto del 400%. Grazie alla distribuzione nei punti nevralgici della città dei nostri magazzini fisici, con la stessa facilità con cui si ordina il cibo, i clienti possono ricevere a casa la spesa last minute”.
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