Casavo, piattaforma di nuova generazione per vendere e comprare casa, dal lancio del suo mediatore creditizio Casavo Mutui srl lo scorso luglio ha stretto accordi con quattro banche. Le ultime arrivate sono Banca Sella e Intesa Sanpaolo (si veda qui il comunicato stampa), che si affiancano a Che Banca! e BNL con cui la scaleup aveva avviato il servizio.
L’idea è accompagnare gli acquirenti dalla ricerca dell’abitazione fino al rogito, attraverso un processo completamente digitale e soprattutto integrato nella transazione di compravendita, rendendo il tutto facile, trasparente ed efficiente. Simone Viganò, general manager di Casavo Mutui, ha commentato: “Casavo Mutui ha un ruolo chiave nell’ampliamento dell’offerta di servizi complementari all’acquisto offerti da Casavo, in linea con l’obiettivo di costruire una piattaforma residenziale integrata che possa risolvere a 360° i bisogni di chi vende e compra casa”. In quest’ottica nell’ottobre 2020 Casavo aveva rilevato Realisti.co, startup italiana che realizza visite immobiliari virtuali (si veda altro articolo di BeBeez)
Ricordiamo intanto che il 2022 è stato un anno di attività intensa per la scaleup proptech fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci. Lo scorso ottobre, infatti, ha annunciato l’acquisizione della proptech francese Proprioo, con la quale farà il suo ingresso in Francia a Parigi, proseguendo l’espansione all’estero intrapresa negli ultimi due anni (si veda altro articolo di BeBeez). Per Casavo quello francese è il terzo mercato estero in cui ha ampliato l’attività. Ricordiamo infatti che lo scorso gennaio la scaleup aveva annunciato l’avvio dell’operatività in Portogallo, mettendo sul piatto oltre 100 milioni di euro per investire nell’acquisto di immobili (si veda altro articolo di BeBeez). Casavo era inoltre sbarcata a Barcellona nel settembre 2021, con l’obiettivo di investirvi 100 milioni di euro in 12-24 mesi e realizzare un volume di oltre 100 compravendite nella sola capitale della Catalogna (si veda altro articolo di BeBeez). La presenza di Casavo in Spagna risaliva però già a inizio 2020 con l’apertura a Madrid (si veda altro articolo di BeBeez). E nel dicembre 2021 l’Alkali Fund IV, gestito da D.E. Shaw, hedge fund americano fondato nel 1988 da David E. Shaw e basato a New York, proprio per finanziare lo sviluppo in Spagna di Casavo aveva sottoscritto le note mezzanine di una nuova cartolarizzazione, mentre Casavo aveva sottoscritto i titoli junior e Goldman Sachs aveva erogato una linea di credito. Il tutto per 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre per finanziare la crescita all’estero, Casavo lo scorso luglio si è assicurata un mega-round da ben 400 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), composto da un round equity di Serie D da 100 milioni di euro guidato da Exor e venture debt per 300 milioni di euro strutturato sempre nella forma di cartolarizzazione con Intesa Sanpaolo, Viola Credit e altri importanti istituti di credito che hanno sottoscritto le note asset-backed partly-paid. In precedenza, nel marzo 2021, Casavo aveva raccolto un altro round di finanziamento in venture debt da 150 milioni di euro sottoscritto da Goldman Sachs contestualmente a un round di equity da 50 milioni, guidato da Exor Seeds. Il debito era stato strutturato sempre come cartolarizzazione, con emissione di titoli in tre classi, senior, mezzanine e junior, con Goldman che aveva sottoscritto le senior e le mezzanine, mentre Casavo aveva sottoscritto le junior svolgendo anche il ruolo di asset manager nell’operazione (si veda altro articolo di BeBeez).