La raccolta dei fondi immobiliari ha raggiunto la quota record di 201,3 miliardi di euro. Lo rileva la Capital Raising Survey 2020, condotta da Inrev, Anrev e Ncreif (si vedano qui il comunicato stampa e qui lo studio). In particolare, è aumentato in modo significativo il capitale raccolto dai veicoli non quotati: dai 154,8 miliardi di euro del 2018 ei 196,4 miliardi del 2019. La maggior parte del capitale totale (73,3 miliardi) è stato raccolto da veicoli che investiranno in Europa; 50,7 miliardi da fondi che li investiranno in Nord America e i restanti 29,3 miliardi sono finiti a veicoli focalizzati sull’area Asia-Pacifico. I gestori europei investiranno il 76,9% del capitale raccolto in Europa, l’11% in strategie globali, il 7% in Asia-Pacifico e il 5,1% in Nord America. La maggior parte della raccolta dei veicoli non quotati è stata effettuata da fondi.
Per quanto riguarda le fonti della raccolta, dominano i fondi pensione, anche se la loro quota è scesa dal 46,4% del 2015 al 30,2% del 2019. In aumento gli investimenti da parte delle compagnie assicurative: dal 14,6% al 22,5%. Altri investitori, quali fondi sovrani, family office, fondi di fondi e HNWI, hanno incrementato i loro investimenti fino a raggiungere il 31,5% della raccolta nel 2019.
Il 61% dei nuovi capitali raccolti nel 2019 sono stati investiti prima della fine dell’anno, ossia prima della crisi economica innescata dal coronavirus. “Questi risultati riflettono lo stato d’animo generalmente ottimistico del settore degli investimenti immobiliari alla fine del 2019. Ma ora siamo in un ambiente decisamente diverso. Alcuni investitori che si sarebbero potuti considerare sottopesati nel settore immobiliare prima della pandemia da COVID-19 potrebbe ora trovarsi sovraesposti; inoltre, alcuni settori, come il commercio al dettaglio e gli alberghi, vivranno periodi ancora più turbolenti. Ci troviamo di fronte a un nuovo contesto macroeconomico, che senza dubbio indurrà a una rivalutazione delle attività. È troppo presto per stimare l’impatto dell’attuale pandemia sul nostro settore, ma credo che sia è opportuno supporre che gli immobili rimarranno un’importante asset class – soprattutto per gli investitori con una prospettiva a lungo termine”, ha concluso Lonneke Löwik, ceo di Inrev.
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