La roprietà dell’hotel 5 stelle lusso Six Senses Roma, primo urban hotel del marchio, è passata da Orion Capital Managers al Gruppo Statuto, già proprietario di alcuni dei più prestigiosi hotel italiani. Coldwell Banker Commercial ha agito in qualità di advisor nella compravendita del prestigioso hotel (si veda qui il post su Linkedin).
Il valore dell’operazione è record e ammonta a 245 milioni di euro. Secondo la stima realizzata dal sito Hoteltransactions.it, escludendo il Rosewood Castiglion del Bosco, la vendita del Six Senses Rome diventa la transazione con il prezzo a chiave più alto mai registrato in Italia, e uno dei prezzi a chiave più alto in Europa (2,6 milioni di euro per chiave). D’altra parte la location dell’hotel, inaugurato lo scorso marzo, è di quelle top: all’interno dell’edificio del XV secolo restaurato Palazzo Salviati Cesi Mellini, in piazza San Marcello, a due passi dalla centralissima piazza Venezia,
L’asset, rilevato nel 2018 da Orion European Real Estate Fund V (Orion Capitai Managers) per 95 milioni di euro (cifra equivalente a un milione di euro a camera), è stato poi riqualificato dal generai contractor CDS Holding. Certificato LEED Gold, l’hotel è considerato un gioiello dell’ospitalità di lusso, con una terrazza di 1.000 mq e vista a 360 gradi sulla città, dispone di 95 chiavi tra camere e suite gestite dal brand Six Senses, del gruppo IHG Hotel & Resorts, che proseguirà con il set di servizi d’eccellenza tra cui la zona del benessere, il BIVIUM Restaurant-Cafè-Bar.
Primo hotel della catena in Italia, il Six Senses Rome è caratterizzato in particolare dallo stile degli interni, il cui concept è frutto della visione di Patricia Urquiola, architetto di fama internazionale conosciuta per la sua attenzione al design sostenibile.
Con il Six Senses Rome ora il Gruppo Statuto diventa il proprietario di diversi tra i più prestigiosi hotel italiani, tra i quali il Four Seasons e il Mandarin Oriental di Milano. Non mancano le strutture in apertura poi, come il Rosewood Milano (in arrivo nel 2025) e il Six Senses Milan (previsto per il 2026), che si andranno ad aggiungere a un portafoglio molto ricco che comprende ancora l’Edition Rome (aperto a giugno 2023), il Four Seasons San Domenico Palace di Taormina e l’Hotel Danieli a Venezia (di cui più di un anno fa ha rifinanziato il debito con un’emissione obbligazionaria da 330 milioni di euro, si veda altro articolo di BeBeez). Sono targati sempre gruppo Statuto infine il W Hotel Milano in Piazzetta Bossi che è previsto in apertura entro il 2023 e l’Hotel Le Ginestre di Porto Cervo, che verrà brandizzato come Mandarin Oriental. Infine, sul mercato internazionale, il gruppo Statuto ha completato a luglio l’acquisizione dell’Hotel W di Ibiza, hotel a cinque stelle con 180 camere.
“Questa transazione consolida ii nostro ruolo di principale advisor nel settore hospitality; dopa la cessione del San Domenico Palace di Taormina, dove eravamo incaricati della dismissione dell’immobile, siamo orgogliosi di aver affiancato ancora una volta ii Gruppo Statuto nel perseguire la sua visione di creazione di un portafoglio davvero ampio e unico di hotel esclusivi in Italia e da luglio anche ad Ibiza”, ha detto Giuseppe Rojo, ceo di CB Commercial.
“Quello del Six Senses e un esempio di come si possa creare valore attraverso il branding di lusso e apre una nuova prospettiva su quanto, un certo tipo di acquirenti, siano disposti a investire per hotel davvero unici e speciali”, ha commentato Leonardo Stassi, head of hospitality di CB Commercial. “Questa vendita si aggiunge al solido track record di transazioni concluse con successo da CB Commercial. Oggi c’è nel mercato una quantità significativa di equity pronta per essere investita che combinata con l’attenuarsi della volatilità nelle performance alberghiere e nel settore finanziario, la riduzione del gap tra domanda e offerta, in molti casi lender-driven, renderà possibili molte altre transazioni. II nostro team e pronto a supportare i players di mercato con dedizione e grande senso di responsabilità per cogliere queste opportunità”.
Con questa transazione, il volume complessivo degli investimenti nel settore alberghiero in Italia si attesta intorno a 1,1-1,2 miliardi di euro, con quindi un’aspettativa di chiusura anno intorno ai valori dello scorso (1,4 miliardi di euro).
Ricordiamo che lo scorso marzo Banco BPM ha concluso un accordo di finanza strutturata da 495 milioni di euro con il gruppo Statuto per la valorizzazione a Milano di Palazzo del Toro in Piazza San Babila e l’apertura appunto dell’hotel di Milano in via Brera (si veda qui il comunicato stampa di allora) e (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che Palazzo del Toro era stato acquisito dal gruppo Statuto nel 2005 per 230 milioni di euro e che a vendere erano state allora Pirelli Re e Morgan Stanley (si veda qui MF Milano Finanza).
Statuto intende dunque vendere l’asset di Piazza San Babila e contestualmente finanziare lo sviluppo del nuovo hotel milanese. Per farlo è stata strutturata una cartolarizzazione le cui note sono state sottoscritte da Banco BPM e GWM Group, attivo nel settore del risparmio gestito, dell’asset management e della gestione del credito immobiliare. La cartolarizzazione fornirà anche nuova finanza destinata al completamento di importanti iniziative immobiliari nel centro di Milano.
Nell’ambito dell’operazione Finint ha agito quale banca sponsor della nuova finanza e master servicer del veicolo di cartolarizzazione, mentre ARECneprix, società di asset management di illimity nata lo scorso gennaio, ha invece agito in qualità di arranger dell’operazione proponendone e disegnandone la struttura e coordinandone l’esecuzione. Ad ARECneprix sono inoltre state affidate le attività di asset management e special servicing della cartolarizzazione.
Ogni hotel del gruppo fa capo a un veicolo societario a sua volta indebitato verso fondi di debito e banche, con Banco BPM esposto in modo significativo. Statuto è stato anche debitore di Cale Street Partners. Nel gennaio 2016, infatti, il gruppo immobiliare aveva collocato in private placement due bond da 34 e 25 milioni di euro, quotati al Terzo Mercato della Borsa di Vienna, per finanziare, in parte, l’acquisizione della società San Basilio 45 srl, prima controllata da Bnp Paribas Real Estate Property Development Italy spa e proprietaria di un edificio a Roma, situato in via San Basilio, convertito in hotel di lusso a cinque stelle gestito da Marriott (come il Danieli) con il marchio «W» e inaugurato poi nel maggio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Il bond era stato emesso da San Basilio Property spa, società controllata dalla holding SLH Hotels srl, capofila del gruppo Statuto. Il prestito obbligazionario, che offriva una cedola fissa del 6%, è scaduto il 13 gennaio 2021. L’emissione era stata interamente sottoscritta da CSI Italia LP scs, veicolo di investimento appunto di Cale Street Partners.