Sta investendo in maniera importante il gruppo Porsche nei suoi Porsche Experience Center. Pochi giorni fa il gruppo automobilistico tedesco ha annunciato l’avvio di un importante ampliamento del suo PEC di Atlanta negli Stati Uniti (si veda qui il comunicato stampa), che era stato il primo PEC aperto nel 2015 dopo un investimento da 100 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa di allora). Più nel dettaglio verrà aggiunta una parte di circuito da 2,1 km, caratterizzata dalla riproduzione di alcune delle curve più famose e spettacolari del pianeta: il Cavatappi di Laguna Seca, il Carousel del Nordschleife e un tratto ispirato alla Coda del Dragone, una strada che attraversa il Great Smoky Mountains National Park, al confine tra Tenessee e North Carolina.
Lo scorso ottobre, invece, è stato aperto a Kisarazu nell’area della greater Tokyo il nono Porsche Experience Center al mondo (si veda qui il comunicato stampa). Mentre in settembre a Castrezzato (Brescia) ha aperto il Porsche Experience Center Franciacorta. Gli altri PEC sono a Lipsia, Silverstone, Le Mans, Los Angeles, Shanghai e Hockenheim.
IL PEC di Franciacorta è il primo in Italia, ma è il più grande al mondo con una superficie complessiva di 60 ettari e un investimento da parte di Porsche di 28 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il PEC italiano sorge nell’area dell’ex autodromo di Franciacorta, acquistato da Porsche Italia alla fine del 2019 con un finanziamento di 26 milioni erogato da Alba Leasing (si veda altro articolo di BeBeez).
L’area è stata oggetto negli ultimi 18 mesi di una profonda ristrutturazione. A ridisegnare il vecchio autodromo è stata GBPA Architects, società di progettazione degli architetti Antonio Gioli e Federica De Leva, a cui è stato affidato il ripensamento delle aree e degli edifici esterni al tracciato (paddock, landscape, building). La progettazione delle piste è stata invece affidata a Dromo srl, società di ingegneria specializzata in autodromi e fondata da Jarno Zaffelli (si veda qui il comunicato stampa di GBPA e Dromo).
I lavori hanno riguardato la riqualificazione di alcuni degli edifici esistenti, la realizzazione di nuovi spazi, il rifacimento della pista con nuova asfaltatura e l’aggiunta di piste e piazzali per ogni tipo di attività dinamica. Il tutto per avvicinare clienti e appassionati alle tante anime del marchio, da quella sportiva e vicina al motorsport, a quella invece appartenente al mondo delle suv e delle auto elettriche.
L’edificio principale è il nuovo Customer Center, elemento fortemente iconico di tutto il Porsche Experience Center: undici arcate di legno lamellare a sesto ribassato, con un passo di nove metri, un’altezza massima di 16 metri e una luce di 55 metri, disegnano un imponente hangar di 4500 metri quadri che, sotto un’unica copertura di colore bianco glossy (in linea con le cromie Porsche), unisce persone e auto in un percorso esperienziale completo. In un’alternanza di superfici opache e trasparenti, il Customer Center è un complesso multifunzionale organizzato attorno ad una piazza centrale a tutta altezza.
Il Masterplan ha previsto anche la realizzazione di un Training Center, dedicato alla formazione del personale Porsche operativo in Italia e dotato di un‘aula speciale che consente anche ai visitatori di assistere da spettatori ad alcune delle sessioni tecniche. Il Training Center è collegato al Customer Center da un lungo boulevard caratterizzato da aree attrezzate da arredo urbano e a verde. A completare l’esperienza Porsche, il Simulation Lab, dedicato alla guida in realtà virtuale, consente al visitatore di provare tutti i modelli Porsche classici e moderni sui circuiti più famosi del mondo.