Cassa Depositi e Prestiti ha varato ieri il riassetto dell’area real estate in attuazione delle linee guida del Piano Strategico 2022-2024 varato lo scorso novembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di CDP nel settore (si veda qui il comunicato stampa), attraverso una chiara distribuzione di competenze e responsabilità e una più razionale allocazione del portafoglio immobiliare del gruppo in due centri di competenza.
Da un lato, quindi, resterà Fintecna, focalizzata sull’erogazione di servizi immobiliari e gestione dei processi liquidatori e anche sulla vendita del portafoglio di immobili per il quale non è prevista attività di valorizzazione.
Dall’altro lato verrà soppressa CDP Immobiliare srl (ma non viene precisato dove verranno spostati gli asset in portafoglio, il cui valore ammontava a fine dicembre 2021 a 932 milioni di euro, si veda qui il bilancio). mentre CDP Immobiliare sgr, la cui attività è attualmente concentrata sulla gestione di quattro fondi con focus su investimenti in valorizzazione e rigenerazione urbana, infrastrutture sociali dell’abitare e settore del turismo (per un totale di circa 2,4 miliardi di euro di asset in gestione a fine 2021, si veda qui il bilancio), vedrà ampliare il suo ambito d’azione al settore delle infrastrutture e sarà contestualmente ridenominata CDP Real Asset sgr.
L’asset class infrastrutture, si legge nella nota di CDP, “è un settore centrale per il PNRR e per la crescita inclusiva e sostenibile di medio termine del Paese poiché offre prospettive di investimento rilevanti per i fondi infrastrutturali. L’ampliamento del perimetro di intervento della sgr verrà perseguito attraverso investimenti in fondi infrastrutturali, allo scopo di stimolare lo sviluppo del mercato, facendo leva sulle competenze presenti all’interno del gruppo e sull’esperienza già maturata dalla sgr nella gestione di fondi di fondi, nello stimolo allo sviluppo di asset manager specializzati e nella gestione di investimenti nelle infrastrutture dell’abitare”.
L’annuncio del riassetto è arrivato ieri a valle della riunione del Consiglio di amministrazione di CDP, presieduto da Giovanni Gorno Tempini, riunito per la prima volta fuori dalle sedi del gruppo, presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, circostanza che rappresenta la volontà di dare un segnale concreto dell’impegno e della vicinanza di CDP nei confronti del territorio e delle comunità locali.
Il Cda ieri ha anche esaminato e approvato una serie di altri provvedimenti centrali per l’attuazione del Piano Strategico 2022-2024. Tra questi ci sono delibere seguenti:
1-Approvazione delle prime Linee guida strategiche settoriali per finanziamenti e investimenti, che rappresentano il punto di riferimento per le attività di CDP in tre dei dieci campi di intervento individuati dal Piano Strategico: Transizione Energetica, Infrastrutture Sociali e Digitalizzazione. Le Linee Guida partono dall’analisi dei ritardi settoriali, individuando gli obiettivi e le priorità strategiche per il Gruppo CDP, indicando gli strumenti per colmarli. Il metodo di lavoro è finalizzato a: i) orientare le scelte di finanziamento e investimento di CDP valutandone la coerenza strategica rispetto alle indicazioni del Piano; ii) monitorare l’attività al fine di valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori. In tema di Transizione Energetica gli obiettivi sono: l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili; rafforzamento della sicurezza energetica; elettrificazione dei consumi; efficientamento energetico; sviluppo di nuovi vettori energetici, come l’idrogeno. Per le Infrastrutture Sociali gli obiettivi sono: potenziamento e riqualificazione delle infrastrutture dell’istruzione; maggiore diffusione e accessibilità alle infrastrutture ospedaliere; sostegno alle infrastrutture abitative, dall’offerta di alloggi sociali a canone calmierato fino a più ampi processi di rigenerazione urbana introducendo tecnologie innovative. Infine, per la Digitalizzazione gli obiettivi sono: sviluppo delle infrastrutture di connettività; sostegno alla digitalizzazione delle imprese e della PA; rafforzamento della sicurezza digitale.
2-Approvazione del primo Piano ESG (Environmental, Social, Governance), che definisce i primi obiettivi e gli impegni di CDP in materia di sostenibilità. In particolare, su questo fronte CDP si impegna a: ridurre i consumi e le emissioni che alterano il clima, con una diminuzione del 50% al 2024 e del 100% al 2030, favorendo un approvvigionamento responsabile e consapevole (oltre il 70% di acquisti da fornitori certificati entro il 2024) e orientando l’operatività verso la trasformazione in una Smart Company (+40% delle applicazioni in cloud entro il 2024); mettere le persone al centro della strategia aziendale, sostenendo diversità e inclusione, potenziando la formazione e il benessere e garantendo un maggiore equilibrio di genere all’interno dell’organizzazione, con un aumento di oltre il 50% del numero di donne in posizione di vertice nel periodo 2020-24, sino a raggiungere a fine periodo il 30% di donne sul totale dei dirigenti. E’ anche previsto che il 100% delle persone di CDP sia interessato da percorsi di formazione.
3-Approvazione della Politica generale di finanziamento responsabile, strumento che guiderà ex-ante le attività di finanziamento del gruppo in modo che queste siano sempre più in grado di raggiungere impatti positivi in termini sociali, economici e ambientali. La policy è stata oggetto di un incontro con esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile, ai quali sono state illustrate le linee guida e gli obiettivi, giudicati da tutti positivamente. La Politica Generale ha l’obiettivo di integrare gli aspetti ESG all’interno dei processi di business di CDP. In particolare: stabilire gli ambiti prioritari di intervento, identificati attraverso la definizione del Piano Strategico e delle conseguenti Linee Guida Strategiche Settoriali, sulle quali orientare l’approccio strategico e operativo quotidiano; individuare le esclusioni sistematiche con riferimento a: (i) tematiche lesive della dignità della persona (es. lavoro minorile; sfruttamento dei lavoratori; discriminazione di genere); (ii) tematiche ambientali, per le quali le iniziative oggetto di finanziamento non dovranno in alcun modo implicare una minaccia per le specie in via di estinzione e le aree particolarmente meritevoli di protezione e, qualora da esse derivasse un significativo impatto, verranno richieste appropriate misure di mitigazione; (iii) temi settoriali (es. coltivazione, lavorazione, distribuzione di tabacco e suoi derivati; gioco d’azzardo, ecc.), che saranno approfonditi da future policy dedicate, secondo un processo graduale ma irreversibile; definire l’approccio metodologico con cui CDP valuta in modo strutturato i potenziali impatti positivi e negativi a livello ambientale, sociale, di governance al fine di accrescere la consapevolezza e l’intenzionalità circa gli ambiti e gli interventi.