Coima investirà 5 mld di euro in 5 anni per progetti di rigenerazione urbana

Coima investirà 5 miliardi di euro in progetti di rigenerazione urbana nei prossimi 5 anni. Lo ha annunciato il fondatore e amministratore delegato della piattaforma di investimento immobiliare,  Manfredi Catella in occasione della presentazione “Architettura = Cultura e Sviluppo Economico” (si veda qui il comunicato stampa).
L’evento si è svolto nel contesto di avvio della Milano ArchWeek il 20 maggio scorso, alla presenza del Rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta e di Stefano Boeri, architetto e progettista del Bosco Verticale, che in una recente intervista aveva dato a BeBeez qualche anticipazione sulla ArchWeek milanese (21-26 maggio 2019).
 
Catella ha detto che negli ultimi 10 anni Coima ha sviluppato progetti di rigenerazione urbana per un valore complessivo di oltre 5 miliardi di euro e che nel futuro conta di condurne altrettanti. Sono infatti già stati identificati progetti per un valore di oltre 2 miliardi di euro, distribuiti tra Milano, Roma e Venezia, e nei prossimi 5 anni Coima investirà ulteriori 3 miliardi di euro.
Il programma di rigenerazione è stato avviato in partnership con importanti investitori istituzionali italiani ed esteri e con il fondo Coima Opportunity Fund II, il più grande fondo immobiliare discrezionale dedicato all’Italia, che ha raccolto oltre 1,5 miliardi da investitori italiani e internazionali, a cui si aggiungono possibili coinvestimenti. Fra gli investitori nel fondo rientrano Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri e Architetti Liberi Professionisti) e Ivanhoe Cambridge, impegnato a contribuire a progetti di eccellenza architettonica sostenibili.
I progetti sono concentrati nel principali città italiane; in particolare, a Milano si concentrano sia nel quadrante nord est della città, in continuità con Porta Nuova, sia nell’area dello Scalo Farini e dello Scalo di Porta Romana.
Ricordiamo che sempre a Milano Coima ha completato il suo programma di acquisizione in Porta Nuova, che comprende l’ex edificio Telecom di Via Pirelli 35 (acquisito a marzo, si veda altro articolo di BeBeez), l’ex edificio degli uffici tecnici comunali di Via Pirelli 39 (rilevato ancora a marzo, si veda altro articolo di BeBeez), l’ex edificio Inps di Via Melchiorre Gioia 22 (comprato nel gennaio 2016, si veda altro articolo di BeBeez), i terreni e relativi diritti volumetrici di un’area comunale di 32.208 mq all’incrocio tra Via Melchiorre Gioia e Via Giovanni Battista Pirelli (nel novembre 2017, si veda altro articolo di BeBeez).
Con questo programma, Coima ha aggregato aree per una superficie complessiva di oltre 150 mila metri quadrati e di 20 mila metri quadrati di spazi pubblici. L’obiettivo strategico è completare il quartiere di Porta Nuova e comporre un progetto innovativo assieme al Comune di Milano per contribuire in modo strategico allo sviluppo della città nella realizzazione di un corridoio di rigenerazione urbana dalla Stazione Centrale allo Scalo Farini, fino alle aree Expo attraversando la Bovisa. A questo scopo, Coima ha avviato la predisposizione di un masterplan unitario, che sarà coordinato da Gregg Jones dello studio Pelli Clarke Pelli Architects, assieme a un team qualificato composto da Patricia Viel dello studio Antonio Citterio Patricia Viel, Chris Choa di AECOM, Jim Burnett dello studio OJB e Andreas Kipar di Land come paesaggisti.
Infine, Coima ha presentato Coima City Lab, think tank per tracciare le linee guida per la creazione degli spazi urbani del futuro sia per i progetti che saranno promossi da Coima stessa, sia come contributo culturale allo sviluppo del territorio italiano come risorsa fondamentale del Paese. Il think tank sarà composto dal senior management di Coima e dagli architetti Stefano Boeri (Stefano Boeri Architetti), Elizabeth Diller (Diller Scofidio + Renfro), Gregg Jones (Pelli Clarke Pelli Architects), Lee Polisano (PLP Architecture), Carlo Ratti (Carlo Ratti Associati), Cino Zucchi (CZA Cino Zucchi Architetti). Coima City Lab opererà in modo integrato con il Comitato di Sostenibilità e Innovazione e con l’Advisory Board di Coima.