Il fondo Elliott e il suo coinvestitore di minoranza Blue Skye hanno ceduto l’hotel Bauer di Venezia al colosso austriaco dell’immobiliare Signa (si veda qui il comunicato stampa).
La notizia era stata anticipata da Il Sole 24 Ore, secondo cui la transazione sarebbe stata chiusa la scorsa settimana, con l’assistenza degli studi 5Lex e Nctm. Il preliminare era stato siglato nel dicembre scorso e il closing è stato ritardato a causa del coronavirus.
La cessione dell’hotel a Signa era attesa dal febbraio scorso, quando i rumor davano per imminente la transazione (si veda altro articolo di BeBeez). Allora si diceva che Signa avesse allo studio anche l’acquisto contestuale dal gruppo Bauer degli hotel Palladio e Villa Effe. In realtà, però, il gruppo austriaco ha acquistato solo le attività che danno su San Marco dell’hotel Bauer. Al contrario non acquisterà il Bauer Palladio, sull’isola della Giudecca, per il quale esisterebbero già trattative parallele con investitori privati.
“Con l’acquisizione dello storico hotel Palazzo Bauer in una location assolutamente privilegiata a Venezia, abbiamo aggiunto un’altra proprietà unica al portafoglio di Singa Prima e stiamo espandendo ulteriormente la nostra posizione di mercato come società immobiliare leader in Europea”, ha commentato il ceo di Signa Christoph Stadlhuber. “Elliott è molto falice di aver concluso la vendita del leggendario hotel Palazzo Bauer ai nuovi proprietari di Signa Prima. Questa importante transazione, nonostante l’attuale crisi Covid-19, dimostra la forza dell’attività dell’hotel e il suo potenziale di crescita futura. Elliott mantiene innvece ls proprietà degli immobili alla Giudecca del gruppo Bauer.”
Oltre alla proprietà dell’hotel, Signa ha acquisito anche la gestione dell’hotel da 210 camere che riprenderà l’attività a partire dal prossimo 1° luglio, dopo il lockdown. “Questo nostro impegno di lungo termine è un segnale della nostra fiducia in Venezia e nell’Italia. L’Italia del Nord è una delle regioni più importanti d’Europa da un punnto di vista economico e turistico”, ha commentato Heinz Hager di Signa Italy.
Signa possiede e gestisce già una serie di hotel di lusso, tra i quali, per esempio, il Park Hyatt Vienna, lo Chalet N a Lech in Austria e il Villa Eden Luxury Resort sulla costa occidentale del lago di Garda.
Elliott aveva rilevato l’intero capitale del gruppo Bauer insieme a Blue Skye nel giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), acquisendo l’ultimo 25% del capitale che ancora non possedevano dalla famiglia Bortolotto Possati, discendente di Arnaldo Bennati, costruttore navale ligure di successo che acquistò l’albergo nel 1930 dalla famiglia Bauer-Grünwald. L’hotel Bauer nell’operazione dello scorso anno era stato valutato 400 milioni di euro e si dice che i fondi ora con la vendita abbiano ottenuto una discreta plusvalenza.
Il gruppo aveva ristrutturato 110 milioni di euro di debito bancario in default nel febbraio 2016, grazie a un complesso accordo sempre con Elliott e, in minoranza, con Blue Skye, che avevano anche immesso nuova finanza per altri 20 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata condotta nel contesto di un piano di risanamento e ristrutturazione del debito stilato sulla base dell’art. 67 della Legge Fallimentare e si era concretizzata con l’emissione di un prestito obbligazionario in due tranche (da 106 milioni e da 12,6 milioni), quotate entrambe al Third Market di Vienna, sottoscritte per il 95% da Elliott e per il 5% da Blue Skye, entrambe a scadenza 2020 con cedola 7% e garantite dagli immobili che già garantivano i finanziamenti bancari e cioè appunto dal noto hotel cinque stelle (perimetro San Marco) che ha sede in un palazzo in stile veneziano del XVIII secolo a pochi passi da Piazza San Marco, con vista sul Canal Grande.
Nell’agosto 2017, poi, Elliott, sempre con Blue Skye come coinvestitore in minoranza, aveva comprato il 75% del capitale di Bauer, con Francesca Bortolotto Possati che era rimasta proprietaria del 25%. La famiglia era poi appunto uscita completamente di scena nel giugno 2019 e contestualmente i bond erano stati rimborsati in anticipo (si veda qui il comunicato della Borsa di Vienna). Sempre nel 2019 era stata condotta una scissione parziale della Bauer spa, controllata dalla lussemburghese Project Venice al 95% di Elliott e al 5% di Blue Skye, che ha costituito la newco italiana Project Giudecca, controllata con le stesse quote da Elliott e Blue Skye, a cui è stato trasferito il ramo d’azienda relativo all’attività alberghiera svolta sull’isola della Giudecca con l’hotel Bauer Palladio.
Guidato da Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, Blue Skye nel 2012 aveva in precedenza ristrutturato 6 milioni di debito dell’Harry’s Bar a Venezia e comprato il 16% del capitale della holding della famiglia Cipriani, ma soprattutto ha già investito più volte al fianco di Elliott. In particolare ha partecipato, sempre in minoranza, con Elliott al finanziamento del Milan (si veda altro articolo di BeBeez). Blue Skye controlla inoltre il brand di moda John Richmond (si veda altro articolo di BeBeez). Dal canto suo, Elliott controlla Credito Fondiario tramite la holding di diritto lussemburghese Tiber Investments sarl (si veda altro articolo di BeBeez), oltre a essere tuttora investito in Telecom Italia, con una esposizione potenziale scesa di recente di poco al di sotto del 5%.
Signa vanta un portafoglio immobiliare da 20 miliardi di euro, che comprende anche il grattacielo Chrysler di New York. acquisito nel marzo 2019 (si veda qui il comunicato stampa di allora). Signa Holding ha incassato un aumento di capitale da 700 milioni di euro lo scorso settembre 2019, sottoscritto interamente dall’imprenditore René Beko, che controlla il gruppo, e contestualmente la partecipata Signa Prime Selection ha a sua volta incassato un aumento di capitale da 500 milioni sottoscritto dagli azionisti Signa Holding e e dai suoi coinvestitori, tra i quali la fondazione tedesca RAG Stiftung; le due compagnie assicurative tedesche R+V e LVM; il veicolo di investimento quotato della famiglia Peugeot, FFP Group; Madison International Realty, Longbow Finance e vari imprenditori e family office europei (si veda qui il comunicato stampa). Il tutto a servizio di future acquisizioni.
(Articolo modificato il 2 giugno alle ore 10.20 – si aggiunge il comunicato stampa ufficiale e si precisano le rispettive quote di proprietà di Elliott e Blue Skye)
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