Kos, il gruppo socio-sanitario controllato da CIR (la holding di Carlo De Benedetti quotata a Piazza Affari) e partecipato da F2i Healthcare, ha comprato due RSA in Liguria ed Emilia Romagna. L’operazione è stata effettuata tramite la controllata Kos Care. Raffaelli Segreti ha assistito Kos nelle acquisizioni (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che nel settembre scorso Kos ha ceduto a Dws Alternatives Global Limited il 100% di Medipass srl, società attiva nel settore delle cure oncologiche e nella diagnostica avanzata per immagini in Italia e nel Regno Unito (si veda altro articolo di BeBeez). Dws ha effettuato l’acquisizione tramite Inframedica sarl, controllata del fondo Dws Pan-European Infrastructure III. L’acquisizione è stata condotta sulla base di un enterprise value di 169,2 milioni di euro e di un equity value di circa 103 milioni, al netto dell’esborso sostenuto da Kos per l’acquisto delle attività in India. Infatti, prima della cessione, Kos ha riacquistato da Medipass le sue controllate indiane: Clearmedi Healthcare e Clearview Healthcare.
Lo scorso agosto Kos ha poi venduto due Rsa in Liguria e Veneto a un primario fondo immobiliare. Le strutture sono state inoltre concesse in locazione alla controllata Kos Care srl (si veda altro articolo di BeBeez). A marzo 2020 Kos ha rilevato la practice sanitaria della casa di cura Villa Armonia Nuova, una struttura residenziale romana per il ricovero e la cura delle patologie psichiatriche autorizzata ed accreditata anche per la cura dei disturbi del comportamento alimentare e per la cura degli esordi della patologia psichiatrica negli adolescenti minori (si veda altro articolo di BeBeez).
Kos gestisce oggi 90 strutture in Italia, con quasi 8.700 posti letto, e 47 in Germania, con circa 4.000 posti letto. Sono quasi 13.700 i collaboratori, di cui circa 8.900 in Italia (7.400 i dipendenti) e circa 3.800 in Germania. Nel 2019 Kos ha realizzato un fatturato di 595 milioni di euro, di cui circa il 10% relativo al perimetro Medipass ceduto a DWS. Il deal ha consentito a Kos di realizzare una plusvalenza netta di circa 50 milioni e di ridurre l’indebitamento di circa 160 milioni, rispetto a un indebitamento netto al 30 giugno scorso pari a 356,2 milioni (escluso impatto IFRS16).
Nei nove mesi 2020 il gruppo Kos ha realizzato ricavi per 468,8 milioni (dai 379 milioni dei 9 mesi 2019) e l’ebitda consolidato è stato di 89,9 milioni (da 89,3 milioni) con un debito finanziario netto di 349 milioni (da 368 milioni a fine 2019), escluso l’impatto dell’IFRS16 (1,083 miliardi incluso l’impatto dell’IFRS16 da 1,105 miliardi a fine 2019). Il miglioramento dei ricavi è il risultato dell’apporto del gruppo Charleston, azienda tedesca attiva nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità, acquisita da Kos nell’agosto 2019 dal fondo di private equity svedese EQT (si veda altro articolo di BeBeez).
F2i Healthcare, società veicolo controllata dal Secondo Fondo F2i e partecipata da altri investitori, aveva investito in KOS nel marzo 2016 (si veda altro articolo di BeBeez), quando aveva acquistato da Ardian una quota di KOS per 240 milioni di euro, mentre CIR aveva rilevato la parte restante per 52 milioni. Contestualmente, CIR aveva poi rilevato le quote residue del management e di altri azionisti minoritari per 33 milioni, con il risultato che CIR era passato dal 51,3% al 62,7% del capitale di KOS per un investimento complessivo di 85 milioni, mentre F2i aveva acquisito il 37,3%. A inizio agosto 2016 Bahrain Mumtalakat Holding Company, fondo d’investimento sovrano del Regno del Bahrain, ha poi investito in KOS indirettamente, attraverso l’acquisto di una quota di F2i Healthcare (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nell’ambito di quella operazione, CIR aveva ceduto a F2i Healthcare il 3,2% di KOS per un corrispettivo di circa 20 milioni. A seguito di quella operazione, transazione, CIR si era portato all’attuale 59,53% e F2i Healthcare al 40,47%, con F2i che era rimasto l’azionista di maggioranza di F2i Healthcare, con una quota del 61,4%.
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