Va praticamente tutta all’estero la produzione di Tuxor spa, società leader in Italia nella fornitura di materiali per l’ingegneria civile e petrolchimica, che nel 2014 ha fatturato 70 milioni di euro, in rialzo dai 65 milioni del 2013, di cui ben il 98% da export, in particolare Algeria, Egitto, Etiopia. Un’attività che non sarebbe possibile senza il costante supporto delle banche, pur in un momento in cui avere credito per molte aziende è difficile.
Fondata a Torino nel 1984 e controllata dalla famiglia Ferrero, Tuxor si occupa della vendita e della spedizione di materiali siderurgici corredati da certificati, omologazioni, test e ispezioni, i cui destinatari finali sono aziende internazionali che si occupano di ingegneria e costruzioni. Tra i vari prodotti commercializzati, ci sono in particolare acciaio strutturale, materiali piping, metalli, plastica e altri materiali da costruzione.
Tuxor lavora con clienti del calibro di Salini Impregilo Costruzioni (per la quale sono eseguite forniture in Etiopia, Nigeria, Zimbabwe), Saipem, Astaldi (che annovera tra le iniziative in corso di esecuzione in Algeria la Ferrovia Saida-Moulay Slissen), e della Sarl Ferexco. La società si rifornisce di acciaio principalmente in Italia. I maggiori fornitori sono Feralpi Siderurgica spa, Riva Acciaio spa, Siderurgica Sevillana, Iro spa, Ferriere Valsabbia spa, Alfa Acciai spa, Ferriere Nord spa, oltre a Ilva spa e Gruppo Marcegaglia.
Per fare un esempio, ha spiegato a BeBeez Grazia Massano, responsabile finanziario di Tuxor, “nel dicembre 2013 il contractor turco Yapi Merkezi, con cui abbiamo un rapporto consolidato, ha siglato un accordo per la realizzazione del progetto ‘Awash-Weldia/ Hara Gabeya Railway’ con la società etiope, Ethiopian Railway Corporation. L’operazione ha un valore di 1,2 miliardi di dollari e ha come oggetto la realizzazione di circa 440 km di ferrovia all’interno del Paese. Questo progetto rientra in un piano del Governo etiope ben più ampio e mirato a investire in infrastrutture per migliorare qualitativamente la viabilità nel Paese”.
Con l’avvio del progetto nel 2014 per la costruzione della linea ferroviaria etiope, ha proseguito la Massano, “Tuxor ha siglato un contratto per la fornitura di prodotti siderurgici di produzione italiana, ovvero 18 mila tonnellate di tondo per cemento armato in barre, 4.400 tonnellate di filo armonico per la fabbricazione di traversine ferroviarie e 8 mila tonnellate di carpenteria metallica. Il progetto prevede quindi la produzione totale di 30.400 tonnellate di materiale. Abbiamo poi ricevuto l’incarico per la gestione dei ‘local works’ inerenti alle forniture dei propri prodotti per un contratto del valore di 45 milioni di dollari che è stato siglato nella primavera del 2014 e le cui prime forniture sono già partite all’inizio 2015 e si protrarranno per tutto il 2016 secondo l’avanzamento lavori del cantiere”.
Visto il tipo di attività di Tuxor, ha spiegato a BeBeez Massimo Accumolli, a capo della direzione commerciale imprese per la Direzione Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria del gruppo Intesa Sanpaolo, “noi l’affianchiamo spesso con l’emissione di garanzie nel momento in cui la società deve partecipare a gare internazionali per aggiudicarsi delle commesse, in particolare la seguiamo sul fronte dei vari tipi di bond (advanced payment bond, performance bond e così via)”, e ha aggiunto: “La banca svolge con quest’azienda un’importante attività di supporto specialistico estero, con affidamenti complessivi per 4,3 milioni di euro, tra impegni di firma, lettere di credito, anticipi su crediti all’export”.
Ha confermato la cfo di Tuxor: “Il credito bancario è lo strumento esclusivo utilizzato da noi fino a oggi, non ci siamo mai interessati del private equity né abbiamo mai preso in considerazione l’emissione di minibond o l’idea di una quotazione in Borsa”.