Il gruppo chimico Industrie De Nora studia lo sbarco a Piazza Affari entro l’estate. Lo ha anticipato nei giorni scorsi Mergermarket, che riferisce di un mandato a Lazard da parte degli azionisti, i fratelli Federico e Michele De Nora. per seguirli come advisor nell’operazione, e indica Ubs, Deutsche Bank e Unicredit come banche selezionate come global coordinator.
Il progetto prevede un flottante pari al 45% del capitale del gruppo lombardo, che negli ultimi anni è cresciuto in maniera importante, anche per acquisizioni, Lo scorso maggio, per esempio, ha comprato la britannica Severn Trent-Water Purification (si veda altro articolo di BeBeez), pochi giorni dopo aver annunciato la sigla della joint venture con ThyssenKrupp Industrial Solutions, per unificare le rispettive attività nel settore degli impianti di elettrolisi cloro-soda. I capitali raccolti con la quotazione doterebbero De Nora di nuove munizioni per finanziare un’ulteriore campagna di m&a.
Guidato dall ’amministratore delegato di De Nora, Paolo Dellachà, il gruppo De Nora ha chiuso il 2014 con 330 milioni di ricavi e 70 milioni di ebitda e nel 2015 dovrebbe aver raggiunto i 500 milioni di euro di ricavi con 75 milioni di ebitda. Non sono circolate ancora valutazioni del gruppo, ma i multipli dell’ebitda a cui girano le quotate a livello internazionale sono molto elevati, spinti anche da un’intensa attività di m&a che ha coinvolto il settore nell’anno appena passato.
Il Grace Matthews Chemicals Index, sviluppato dall’advisor Usa Grace Matthews specializzato nel settore, che monitora 48 quotate internazionali della chimica, indicava a fine 2015 un multiplo di 11,2 volte l’ebitda, in calo peraltro dalle 11,9 volte toccate a giugno. Ciò significa che si applicasse questo parametro anche a De Nora, si parlerebbe di un enterprise value di almeno 840 milioni.
De Nora è leader nella fornitura di tecnologie elettrochimiche per la produzione di cloro, soda caustica e derivati, oltre che per il trattamento delle acque, l’elettronica, la protezione catodica e la produzione dei metalli non ferrosi. Il gruppo non produce direttamente sostanze chimiche, ma fornisce la tecnologia necessaria ai giganti del settore, tecnologie che possono essere utilizzate anche per la pulizia delle piscine o per l’elettronica.