Ottimo debutto all’Aim Italia oggi per Eps, la spac promossa da Equita e Private Equity Partners (Pep), il private equity fondato da Fabio Sattin e Giovanni Campolo. I titoli hanno chiuso in rialzo del 4% a 10,4 euro sul prezzo di collocamento di 10 euro. La società ha raccolto 150 milioni di euro in fase di collocamento (si veda precedente articolo di Bebeez), pur avendo come target circa 100 milioni di raccolta.
“Oggi festeggiamo il debutto in Borsa, ma da oggi inizia il vero lavoro”, ha dichiarato Sattin, presidente della special purpose acquisition, durante la cerimonia di quotazione a Piazza Affari, mercato Aim. ‘In una fase effervescente per i mercati abbiamo avuto una risposta da parte degli investitori che ci ha scioccati (le azioni di Eps sono andate al riparto, ndr). Siamo onorati di essere stati scelti da tanti investitori, ma da oggi inizia la fase piu’ dura. Se per tante spac la business combination e il debutto in Borsa delle aziende e’ l’obiettivo, per noi questo non e’ l’obiettivo finale.Vogliamo applicare la logica industriale e contribuire allo sviluppo delle societa’, alla loro internazionalizzazione’ ha dichiarato i presidente di Eps al Sole 24 Ore.
Sattin ha sottolineato che Eps è una spac istituzionale, che ha alle spalle Pep, private equity con 30 anni di storia, 70 operazioni alle spalle e 10 quotazioni considerando la stessa Eps, ed Equita, che ha gia’ realizzate numerose ipo.
A MF – Milano Finanza Sattin ha dichiarato: “La quotazione all’Aim ci dà la possibilità di scegliere fra un numero maggiore di aziende candidabili alla business combination”. “Comunque cerchiamo imprenditori che hanno progetti e voglia di crescere, magari con una forte incidenza dell’export sul fatturato” ha aggiunto il vice presidente, Stefano Lustig.
Le azioni oggetto del collocamento sono state allocate per il 63% a investitori istituzionali italiani e il restante 37% a esteri. L’azionariato di Eps, inoltre, e’ formato per il 70% da gestori e fund manager e per il 17% da family office e private banking. Il restante 13% e’ in mano ad altri investitori istituzionali.