Nuova puntata di ristrutturazione del debito per il gruppo Mednav, il gruppo armatoriale romano specializzato nel trasporto di prodotti e derivati chimici e petroliferi, controllato da Anna Paola Ballor e Raffaele Brullo, che lo scorso dicembre aveva già siglato con banche finanziatrici e società di leasing un’operazione di ristrutturazione del debito nel contesto dell’articolo 67 della Legge Fallimentare. L’operazione era consistita in un aumento di capitale da 6,5 milioni di euro sottoscritto dagli azionisti, la conversione di parte del debito bancario in strumenti partecipativi del capitale e lo riscadenziamento del debito residuo sino al 2025.
Ma quell’operazione, scrive oggi MF-Milano Finanza, ha ora già bisogno di una messa a punto. Il prossimo 17 settembre, infatti, è stata fissata a Milano presso gli uffici dello studio notarile Zabban, Notari Rampolla e Associati, l’Assemblea straordinaria (in prima convocazione, la seconda convocazione è per il 18 settembre) che dovrà deliberare l’emissione di strumenti finanziari partecipativi convertibili denominati SFPB, a integrazione dell’emissione di strumenti analoghi deliberata dall’Assemblea straordinaria dello scorso 18 dicembre, e l’emissione di azioni a servizio della futura ed eventuale conversione di quegli strumenti. L’annuncio è stato pubblicato martedì 26 agosto in Gazzetta Ufficiale.
Più nel dettaglio, lo scorso dicembre erano stati emessi strumenti finanziari partecipativi per un totale di 27,6 milioni di euro distinti in SFPA (6,26 milioni di euro) e SFPB (21,396 milioni) e assegnati a due gruppi diversi di creditori in cambio dell’apporto dei loro crediti verso Mednav.
Gli SFPA sono stati assegnati a Unicredit (1,646 milioni), Intesa Sanpaolo (1,959), Mediocredito (0.,1), Cariromagna (1,18), HSH (0,414), Banco Popolare (0,392) e Mps (0,419). Gli SFPB sono invece stati assegnati a Unicredit (4,026), Unicredit Leasing (4,5), Intesa Sanpaolo (1,116), Cariromagna (2,211) ,Banco Popolare (3,719), Mps (1,364), , BP Sondrio (3,264) e Banco di Sardegna (1,196).
Anche grazie alla conversione dei crediti, a fine 2013 il debito bancario lordo di Mednav è sceso a 269 milioni di euro dai 312 milioni di fine 2012, a fronte di un ebitda di 20,5 milioni e ricavi di 88,8 milioni (da 104,6 del 2012).
Nell’operazione di fine 2013 Mednav è stato assistito dallo studio Zulli Tabanelli e Associati in qualità di advisor finanziario, dagli studi Pavesi-Gitti-Verzoni e Dardani Studio Legale per gli aspetti legali e dallo studio Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi e Associati per gli aspetti fiscali. Per le banche hanno agito in qualità di advisor finanziari e industriali Lazard & Co. e VSL Venice Shipping and Logistics. Lo Studio Latham & Watkins è stato invece advisor legale.