Ha ottenuto un gran successo tra gli investitori internazionali il bond di Sisal (raing B1) da 275 milioni, che ieri ha raccolto ordini per un importo compreso tra le 3 e le 4 volte quello offerto. Sisal è riuscita così a spuntare un rendimento in emissione del 7,25%, al di sotto della forchetta di prezzo del 7,5%-7,75% indicata alla vigilia del collocamento in occasione dell’ultima giornata di roadshow martedì 7 maggio.
L’emissione obbligazionaria del gruppo specializzato in lotterie e scommesse, guidato da Emilio Petrone, è stata collocata alla pari e paga appunto una cedola del 7,25%. L’operazione è stata condotta da Deutsche Bank (lead), Banca Imi, Crédit Agricole, Mizuho, Rbs e Unicredit (bookrunner), che nell’operazione sono state assistite dallo studio legale Latham & Watkins, mentre Sisal si avvale del supporto dei legali di Linklaters e Cravath, Awaine & Moore.
Il bond, emesso da Sisal Holding spa, la holding di Sisal spa, è senior secured a scadenza settembre 2017 con opzione call esercitabile a partire dal 1° novembre 2014. Nel caso in cui Sisal volesse invece richiamare il bond prima di quella data è prevista una cosiddetta “make whole call”, che fissa il rimborso del capitale investito a 100 più il pagamento agli obbligazionisti del valore di tutte le cedole che sarebbero dovute sino alla scadenza, scontate a un tasso di interesse pari a quello del Bund 2017 più 50 pb. Successivamente al 1° novembre 2014 e sino a fine aprile 2015, il bond è richiamabile a 102, dal 1° maggio 2015 al 30 aprile 2016 a 101, mentre dal 1° maggio 2016 sino a scadenza il prezzo di rimborso scende a 100.
Il ricavato dal collocamento del bond andrà a rifinanziare parte delle linee bancarie senior che compongono il pacchetto di finanziamenti originato in occasione del secondary buyout del gruppo a opera dei fondi Apax e Permira, che nel 2006 si sono affiancati a Clessidra, già presente nel capitale (si veda altro articolo di BeBeez), pacchetto che a metà 2008 è poi stato modificato, con le scadenze delle linee che sono state allungate al 2014 e 2016. A essere rifinanziate saranno solo alcune delle linee senior concesse dalle banche, mentre i finanziamenti second lien (40 milioni) e mezzanino (230,4 milioni) alla controllante Gaming Invest sarl resteranno intatti.
L’offering memorandum diffuso agli investitori indica che Sisal Holding ha chiuso il 2012 con ricavi consolidati per 823,4 milioni (dagli 869,8 del 2011) con un ebitda rettificato di 170,4 milioni (da 183,8 milioni). A impattare in maniera negativa sulla redditività del gruppo l’anno scorso sono stati, da un lato, il maggiore payout delle giocate pagato agli scommettitori e, dall’altro, le nuove norme fiscali sul settore giochi introdotte dal governo Monti. Queste ultime, in particolare, si sono tradotte in 20 milioni di ebitda in meno. Il tutto a fronte di un debito finanziario netto senior di 560,8 milioni (578,8 milioni), che sale a 840,5 milioni (da 852,5 milioni), se si considerano il second lien e il mezzanino in capo alla holding lussemburghese. In quest’ultimo caso il debito finanziario netto si attesta a 4,9 volte l’ebitda del 2012.
Scarica qui l’intero Offering memorandum del bond Sisal