Il dossier su Sella&Mosca sta circolando negli ultimi mesi nella forma di cosiddetto “blind teaser” approntato da Mediobanca che, come è noto, nell’autunno 2014 era stata arruolata dal gruppo Davide Campari come advisor per aiutare il gruppo a valorizzare l’asset non considerato più strategico per il gruppo quotato a Piazza Affari.
Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, precisando che il fatto che l’operazione sulla nota casa vinicola che ha sede ad Alghero in Sardegna non si sia ancora conclusa dipende dal prezzo, che è piuttosto alto per un’attività che nel 2014 ha chiuso il bilancio con circa 24,7 milioni di euro di ricavi (dai 25,1 milioni del 2015), seppure con un margine operativo lordo di 6,9 milioni (da 6,95 milioni) e con un utile netto di 800 mila euro (da una perdita dicirca 400 mila euro). La società non ha debiti con le banche, ma un debito con la controllante Campari di 24,63 milioni (dai 26,7 milioni di fine 2013).
Campari vorrebbe incassare tra i 70 e gli 80 milioni di euro, a valere anche sugli asset di proprietà di Sella&Mosca, che sono, oltre ai terreni (valorizzati in bilancio per 4,9 milioni e ai vigneti (12,5 milioni), anche i fabbricati strumentali (3,6 milioni) e gli impianti di vinificazione di generazione (valorizzati 4,2 milioni), il tutto per un totale di circa 25 milioni. Il blind teaser cita in particolare tra gli asset immobiliari anche una “manor house” (una sorta di castello), un punto vendita e immobili adatti a uso alberghiero.
Nell’aprile del 2015 MF-Milano Finanza aveva riferito che il gruppo Santa Margherita di proprietà della Zignago della famiglia Marzotto aveva offerto 30 milioni di euro per Sella&Mosca, mentre Campari ne chiedeva almeno 90 (si veda altro articolo di BeBeez).
Campari aveva acquisito Sella&Mosca nel febbraio 2002 pagandola 68,2 milioni di euro, a cui si aggiungeva un indebitamento finanziario netto di 21,8 milioni. La valutazione era stata fatta sulla base dei dati di bilancio 2011, che si era chiuso con ricavi 30,7 milioni e un ebitda di 7,2 milioni (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Sella & Mosca è proprietaria di 548 ettari di vigneti a nord di Alghero, di 100 ettari vicino a San Gimignano, in Toscana, e di circa 12 ettari nei pressi di Alba in Piemonte. Tra i vini prodotti da Sella & Mosca ci sono il Torbato, il Vermentino e il Cannonau. Sella&Mosca è anche proprietario del marchio del mirto Zedda Piras.
Si tratta di un deal adatto a un investitore industriale, visto che si norma i private equity, almeno in Italia, scelgono di non investire in real estate, nè tantomeno in terreni agricoli e vigneti. L’ultima operazione di cui si ha conto su un target italiano è quella dell’ottobre 2014 da parte del fondo svedese Exoro Capital, che fa capo alla famiglia Thomaeus, che ha acquisito Tenuta MonteRosola di Volterra, comprando in blocco terreni agricoli, fabbricati, impianti, macchinari e diritti di proprietà intellettual e industriale.
Un caso a parte è poi quello di Italian Wine Brands (IWB), il gruppo vinicolo nato dall’aggregazione di Giordano Vini (prima partecipata dal fondo Private Equity Partners) e Provinco Italia operata da Ipo Challenger, una formula evoluta di Spac e quotato a Piazza Affari lo scorso gennaio. IWB non possiede terreni né vigneti, ma è in grado di di gestire l’intero processo di vinificazione e vendita.
Per il resto l’attenzione dei fondi per il settore in Italia è più alla distribuzione e riguarda in genere business angel e venture capital che investono in startup digitali. Così, per esempio, lo scorso giugno il Club Digitale ha investito nell’enoteca online Vino75, mentre a maggio sempre Club Digitale questa volta insieme a P101 hanno investito nel sito di ecommerce specializzato Tannico. Nel dicembre 2014, invece, la piattaforma di vendite flash online WineOwine, startup del portafoglio di LVenture Group, ha chiuso un nuovo round di investimento seed da parte di un gruppo di business angel. Nel novembre dell’anno scorso un gruppo di business angel aderenti a Italian Angels for Growth (IAG) ha partecipato al primo round d’investimento nella piattaforma di vendita di vino online Wineverse,