Sia, il leader europeo nel settore delle infrastrutture e servizi tecnologici per banche e società finanziarie, controllata dal Fondo Strategico e partecipata dai fondi di F2i sgr e Orizzonte sgr, ha chiuso il 2014 con ricavi e redditività in netta crescita (scarica qui il comunicato stampa),
A spingere i risultati verso l’alto è stata soprattutto l’entrata a regime del progetto SEPA che ha portato nel corso dell’anno anche tuttii i bonifici delle banche tedesche a passare sulla piattaforma tecnologica paneuropea Step-2 gestita da Sia per conto di EBA Clearing, tanto da portare a un incremento del 146% dei pagamenti gestiti da Sia a 12,2 miliardi, di cui 9,2 miliardi relativi a bonifici e incassi e 3 miliardi effettuati con carte.
Così, il fatturato consolidato di Sia si è chiuso nel 2014 a 426,3 milioni di euro (dai 380,3 milioni del 2013), con un ebitda di 122,2 milioni (da 106,5 milioni) e un utile netto di 60,8 milioni (da 48,8 milioni). Agli azionisti sarà però distribuito soltanto un dividendo di 35,68 milioni, perché, ha spiegato a MF-Milano Finanza l’amministratore delegato Massimo Arrighetti, “quando ci sono i soldi e si vuole crescere, è meglio accantonarne una parte per poter essere pronti a utilizzarli”.
Che Sia si stesse preparando a una nuova campagna di m&a Arrighetti lo aveva già detto lo scorso novembre (si veda altro articolo di BeBeez) e ora lo ha ribadito: “Stiamo esaminando alcuni target possibili per piccole acquisizioni in settori complementari al nostro. Negli anni scorsi abbiamo acquistato Emmecom e il restante 49% di Synsis. Certo però al momento ho visto prezzi che ritengo troppo alti. Io ho già la tecnologia e cerco di comprare quote di portafoglio clienti, quindi non sono disposto a pagare le stesse cifre di chi invece la tecnologia non ce l’ha”.
(si veda altro articolo di BeBeez)