Sia ha annunciato ieri l’avvio di una partnership con R3, il più grande consorzio di istituzioni finanziarie globali che collaborano per sviluppare una piattaforma e applicazioni commerciali per Distributed Ledger Technologies (DLT), cioé di quelle tecnologie che permettono di distribuire il controllo di dati tra più soggetti, come le blockchain (scarica qui il comunicato stampa e qui il programma del Caffé di BeBeez di questa mattina al quale parteciperà anche Sia proprio in tema di blockchain).
La partnership tra il consorzio, che riunisce oltre 100 soggetti a livello globale, e il gruppo italiano leader europeo nelle infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle istituzioni finanziarie nelle aree dei pagamenti e dei mercati dei capitali, permetterà di accelerare lo sviluppo e l’adozione a livello mondiale di applicazioni basate su tecnologia blockchain, sfruttando i 600 nodi della rete SIAnet (network in fibra ottica ad alta velocità e bassa latenza, lungo oltre 170 mila chilometri ) a disposizione di istituzioni finanziarie, imprese e pubbliche amministrazioni.
SIAnet oggi supporta l’infrastruttura privata SIAchain(appena lanciata, si veda qui il comunicato stampa) che potrà essere impiegata in diversi ambiti: per esempio, per la verifica automatizzata di accordi e contratti (i cosiddetti smart contract), la gestione di servizi bancari, finanziari e assicurativi (nel caso di mutui, polizze o analisi dei rischi di credito), la gestione di identità digitali (controllo e rilevazione degli accessi autorizzati a sistemi ed applicazioni), la tracciabilità di proprietà di beni ed immobili (smart property), la gestione e registrazione di dati governativi, sanitari e amministrativi e così via.
Nell’ambito della partnership con R3, Sia integrerà SIAchain con la piattaforma Corda di R3, per consentire l’operatività delle CordDapps, le applicazioni progettate appositamente per rispondere alle necessità del settore bancario e finanziario.
Le prime CorDapps saranno disponibili sulla SIAchain dal primo trimestre del 2018. L’obiettivo principale è di permettere l’utilizzo delle CorDapps a membri registrati e autorizzati di specifiche community attraverso l’infrastruttura di SIA, che ne garantisce la totale disponibilità e fruizione, in un contesto operativo standardizzato.
Il team globale di R3, composto da oltre 110 professionisti distribuiti in nove paesi, è supportato da più di 2.000 esperti di tecnologia, finanza e legali provenienti dai suoi stessi membri. R3 ha annunciato lo scorso maggio il closing a 107 milioni di dollari delle prime due tranche su un totale di tre di un round di finanziamento “Series A” al quale hanno partecipato 40 istituzioni provenienti da oltre 15 Paesi (si veda qui il comunicato stampa di R3).
Tra i principali investitori si contano SBI Group, Bank of America Merrill Lynch, Hsbc, Intel e Temasek. Hanno partecipato al round anche nomi del calibro di Ing, Banco Bradesco, Itaú Unibanco, Natixis, Barclays, Ubs e Wells Fargo. Unico investitore italiano è stato il gruppo Intesa Sanpaolo, tramite il suo corporate venture capital, Neva Finventures (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo guidato dall’amministratore delegato Massimo Arrighetti ha chiuso il 2016 con 468,2 milioni di euro di ricavi (da 449,4 milioni nel 2015), un ebitda consolidato e normalizzato di 142,6 milioni di euro (da 130,4 milioni) e un utile netto di 70,3 milioni (da 69,8 milioni), con il debito finanziario netto che è salito a 392,4 milioni (da 108,7 di liquidità nel 2015) a seguito dell’acquisizione delle attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento proprie in Italia, Germania e Austria di Unicredit Business Integrated Solutions.
Cdp Equity (l’ex Fondo Strategico Italiano) è il primo azionista di Sia con il 34,63%, seguito da F2i con il 17,05%, Poste Italiane (14,85%), Orizzonte sgr (8,64%), Intesa Sanpaolo (3,97%), Unicredit (3,97%), Banco Bpm (2,52%),Banca Mediolanum (2,85%) e Deutsche Bank (2,58%).