E’ sbarcata ieri al Nasdaq la Spac ScION Tech Growth I, promossa dallo ION Investment Group, un provider globale di tecnologia al servizio del settore finanziario, fondata più di 20 anni fa dall’imprenditore italiano Andrea Pignataro (si veda qui il comunicato stampa). La Spac ha raggiunto il suo target di raccolta di 500 milioni di dollari, collocando 50 milioni di azioni al prezzo di 10 dollari ciascuna e ora gli underwriter hanno 45 giorni di tempo per esercitare eventualmente l ’opzione di overallotment per un massimo di altri 75 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Come annunciato al momento del lancio della raccolta a inizio dicembre (si veda altro articolo di BeBeez), a ogni azione è associato un terzo di un warrant, esercitabile a 11,50 dollari. In base a un accordo di acquisto a termine, lo sponsor si è impegnato inoltre a sottoscrivere ulteriori azioni della Spac per un minimo di 100 milioni di dollari e un massimo di 300 milioni al momento dell’annuncio della business combination. Una struttura, questa, analoga a quella della Spac promossa da Investindustrial e quotata pochi giorni fa al NYSE, che, dopo aver raccolto 402,5 milioni di dollari dagli investitori tra collocamento ed esercizio completo dell’opzione di overallotment, ha raggiunto una potenza di fuoco di 652,5 milioni grazie all’accordo di acquisto a termine (si veda altro articolo di BeBeez).
I proventi della quotazione saranno utilizzati per investire in società tecnologiche, in ambito software e fintech con forte posizione di mercato, prodotti leader e un potenziale di sviluppo globale. La società target della Spac dovrà avere un enterprise value (EV) compreso tra i tre e i 10 miliardi di dollari. La Spac è guidata dal presidente esecutivo Andrea Pignataro, fondatore e ceo di ION Investment Group, e dal ceo e direttore Mathew Cestar, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di Co-Head Investment Banking e Capital Markets in Emea presso Credit Suisse.
Ion Investment Group, con sede a Londra, è specializzato in software, dati e analisi per istituzioni finanziarie. Dalla fondazione nel 1998 è cresciuto anche a suon di acquisizioni. In particolare, a partire dal 2004 ha condotto 26 acquisitions per un enterprise value complessivo di 10 miliardi di dollari. Nel maggio 2019 per esempio ha comprato da BC Partners e GIC, il fondo sovrano di Singapore, il controllo di Acuris, il gruppo media a cui fanno capo i noti provider di informazioni e dati sul mondo m&a e debt capital market Mergermarket, Debtwire, Unquote e Asia Venture Capital Journal (si veda altro articolo di BeBeez). Nel novembre 2017, invece, ION, insieme a Carlyle, aveva ricapitalizzato Dealogic, noto provider di dati sul mercato m&a internazionale (si veda qui il comunicato stampa di allora). Oggi si dice che ION stia studiando il dossier Cedacri, la società italiana specializzata nella fornitura in outsourcing di servizi informatici e di back office alle banche, partecipata da FSI e alla ricerca di un partner industriale in vista di una successiva quotazione (si veda altro articolo di BeBeez).