di Francesca Vercesi
E’ prevista per la fine del 2022 la fusione inversa della spac Revo in Elba Assicurazioni, operazione che apporterà capitali nella società Oggi il titolo è sul listino Euronext Growth Milan, ex Aim.
E’ la strada tracciata dal ceo Alberto Minali in occasione della presentazione del piano industriale al 2025 con cui “Revo si propone di diventare il leader nel mercato italiano delle specialty lines e delle soluzioni parametriche, sviluppando un’offerta completa di prodotti dedicati in particolare alle piccole e medie imprese”, ha precisato il mana ger, che ha aggiunto: “grazie al capitale umano, tecnologico e distributivo, il gruppo si propone di diventare leader nel proprio mercato di riferimento entro il 2025. Inoltre, la realizzazione del piano industriale consentirà di ripagare adeguatamente la fiducia che i nostri azionisti hanno riposto nel progetto e nel management” (si veda qui il comunicato stampa) .
Gli obiettivi chiave al 2025 includono: il raggiungimento di un ROE operativo superiore al 18%, il mantenimento di una situazione patrimoniale di eccellenza in arco di piano e l’avvio di una politica di distribuzione di dividendi dal 2024, a valere sull’utile 2023. Il piano si caratterizza per una crescita significativa di premi e risultato operativo.
Tra i principali obiettivi finanziari sempre al 2025, spiccano anche un Solvency II ratio minimo tra il 180% e il 200%, premi lordi contabilizzati pari a circa 300 milioni di euro (di cui circa 80 milioni di euro nel ramo cauzioni), un target di loss ratio di portafoglio di circa il 45% e un risultato operativo circa tre volte superiore rispetto a quello raggiunto da Elba Assicurazioni nel 2021 (21,5 milioni), dunque oltre 60 milioni.
I risultati della compagnia relativi ai primi due mesi del 2022 hanno evidenziato una crescita della raccolta premi lorda, a fine febbraio pari a 13,9 milioni di euro rispetto ai 12,9 milioni di euro realizzati nello stesso periodo del 2021, con una redditività tecnica in ulteriore miglioramento rispetto al risultato annuale. Il 2022 sarà dunque caratterizzato da una crescita in termini di premi lordi contabilizzati (che ci si attende essere circa 120 milioni di euro al termine dell’esercizio), da rilevanti investimenti in capitale tecnologico (circa 6,7 milioni di euro nel corso del 2022), in capitale umano (l’organico a fine anno sarà costituito da circa 145 persone) e distributivo (in questo senso è in fase di ampliamento il network distributivo mediante la conclusione di partnership con gli intermediari del mercato italiano).
Il progetto si basa sulla qualità del team manageriale e della squadra di professionisti che sono stati reclutati nell’ultimo periodo, caratterizzata da un pieno allineamento degli interessi di promotori, top management, key people e talenti con quello degli azionisti della compagnia stessa. Un allineamento garantito non solo da una governance moderna che ruota attorno a un consiglio di amministrazione di eccellenza, ma anche dalla presenza di un piano di incentivazione in azioni (LTIP) che coinvolge circa il 40% del team e di un sistema di incentivazione monetario di breve periodo (MBO) esteso a tutto il personale.
Per crescere in fretta Revo volge il suo sguardo dunque alle Pmi, dove esistono interessanti spazi competitivi. E lo fa utilizzando un’arma che l’aiuterà a guadagnare quote di mercato: OverX, una piattaforma tecnologica proprietaria, flessibile, cloud-based e open. In pratica uno strumento gestionale per i piccoli intermediari e interfaccia semplificata per i grandi broker, che si pone l’obiettivo di agire su tre elementi chiave: prodotti, canali distributivi e processi. Il sistema consentirà, in pratica, di semplificare i processi di underwriting attraverso la lettura automatizzata delle comunicazioni con l’intermediario, la raccolta e organizzazione delle informazioni necessarie per la valutazione del rischio, anche mediante il ricorso a banche dati esterne nonché la predisposizione dei contratti assicurativi.
C’è poi una gamma di prodotti parametrici in grado di rispondere a esigenze di mercato complementari rispetto a quelle dei prodotti tradizionali, che saranno semplici nelle condizioni contrattuali e sfrutteranno le più moderne tecnologie, tra cui la blockchain, per garantire certezza dei dati e gestione automatica del processo di liquidazione. Per quanto riguarda i prodotti specialty lines, infine, la dimensione del mercatAlberrto Minalio stimata è di oltre 1,5 miliardi di euro, e risente della strutturale sottoassicurazione delle Pmi. In questa direzione Revo intende aumentare la propria presenza completando e arricchendo l’offerta disponibile per questo tipo di clientela, sfruttando allo stesso tempo lo spazio reso disponibile dall’arretramento di alcuni concorrenti a seguito della Brexit. La crescita del business specialty si realizzerà tramite l’ampliamento della gamma prodotti, la sofisticazione delle garanzie e lo sviluppo della rete distributiva, che la compagnia ha intenzione di potenziare anche attraverso l’utilizzo di canali e di piattaforme digitali.
Ricordiamo che Elba Assicurazioni è una compagnia di assicurazione attiva prevalentemente nel segmento delle cauzioni e fideiussioni. Il 30 novembre del 2021 la Spac assicurativa Revo, operatore focalizzato nel business delle specialty lines e dei rischi parametrici per le pmi, ne ha acquistato il 100% (si veda qui il comunicato stampa e altro articolo di BeBeez) ma l’operazione era stata annunciata già nel luglio precedente (si veda altro articolo di BeBeez). Il prezzo di acquisto era stato di 163,3 milioni di euro (corrispondenti a un multiplo di 11,4 volte gli utili contro una media del segmento specialty di 14) di cui 14,1 milioni corrispondenti all’utile netto della compagnia assicurativa tra il primo gennaio 2021 e il 30 novembre 2021. Il prezzo di vendita è stato leggermente superiore ai 160 milioni dichiarati la scorsa estate da Revo (si veda altro articolo di BeBeez). Come previsto dal contratto, una parte del prezzo, pari a 15 milioni, sarà trattenuta a titolo di cauzione stante la verifica dell’utile netto relativo al periodo tra il 1 luglio 2021 e il 30 novembre 2021, nonché a garanzia di eventuali indennizzi che dovessero eventualmente sorgere dopo il closing.
Elba Assicurazioni è stata venduta da Roberto Checconi, ex numero uno di Liguria Assicurazioni, che ha fondato Elba nel 2008 e che deteneva il 25%, il finanziere Francesco Micheli (attuale presidente di Genextra), cui faceva capo il 22% di Elba attraverso la Micheli Associati, e altri azionisti di minoranza.
Revo invece è nata su iniziativa dello stesso Minali e dell’ex investment banker Claudio Costamagna, che ne ha lasciato la presidenza lo scorso 15 marzo (si veda altro articolo di BeBeez).