Si è quotata oggi sul mercato principale di Borsa Italiana Illimity Bank, la nuova banca per le pmi guidata da Corrado Passera nata dalla business combination tra Spaxs, la Spac fondata da Passera, e Banca Interprovinciale (si veda altro articolo di BeBeez). Il prospetto informativo è stato pubblicato lo scorso venerdì 1° marzo. Banca Imi agisce in qualità di sponsor della quotazione. Banca Interprovinciale spa e Spaxs sono state assistite da Gatti Pavesi Bianchi in qualità di consulente legale. Latham & Watkins LLP ha fornito assistenza legale allo Sponsor. L’azione di Illimity, con ticker IT0005359192, è partita bene in Borsa stamane: in rialzo del 4,2%, a 7,60 euro.
L’amministratore delegato di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi ha detto: “Illimity è stata la seconda Spac più grande d’Europa a quotarsi nel 2018. Può essere un esempio che potrebbero seguire altri in futuro anche in altri settori”. Per un approfondimento sulle Spac, sui poco meno di 4 miliardi di euro raccolti dal 2011 e sugli oltre 2 miliardi di euro già investiti, i lettori di BeBeez News Premium 12 mesi possono vedere qui il Report Spac BeBeez 2018 (scopri qui come abbonarti a soli 20 euro al mese).
Corrado Passera, promotore principale e ceo di Illimity Bank, ha spiegato dopo aver suonato la campanella di avvio delle quotazioni: “Illimity è una startup che vuole tirar fuori il valore delle pmi italiane, che per vari motivi non sono seguite adeguatamente dagli altri intermediari.La nostra prima ambizione è andare oltre il rapporto di credito con le pmi e lavorare e crescere insieme. La seconda è andare oltre i limiti, in momento in cui settore servizi finanziari sta cambiando completamente”. La banca occupa già 200 persone, gli “illimiter”, che “non si accontentano del presente, non si fanno fermare dai problemi e vogliono andare oltre i limiti. Vogliamo lavorare con imprenditori che abbiano lo stesso spirito”, ha dichiarato Passera.
Sul fronte del supporto alle aziende, Illimity ha comprato lo scorso dicembre un credito da 30 milioni di euro nei confronti del gruppo Clerprem, società di Carré (Vicenza) specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di seduta auto e treni. Il credito è stato ceduto dal fondo Idea Corporate Credit Recovery I, gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr e dedicato al rilancio di aziende in difficoltà finanziaria, che aveva acquistato il credito nel giugno 2016 insieme ad altri crediti verso altre imprese in situazione di tensione finanziaria in portafoglio a un gruppo di banche italiane (si veda altro articolo di BeBeez). Si è trattato della “prima operazione della divisione pmi della nuova banca a supporto del tessuto imprenditoriale italiano con convincenti piani di ristrutturazione, rilancio e crescita”, aveva spiegato allora Enrico Fagioli, responsabile della divisione.
Quasi contemporaneamente, TAS spa, società specializzata in soluzioni software per la monetica, i sistemi di pagamento e i mercati finanziari, quotata a Piazza Affari, aveva annunciato la sottoscrizione di un accordo con le banche finanziatrici, per estinguere l’accordo siglato nel 2016 in esecuzione di un piano di risanamento ex art. 67 della Legge Fallimentare, contestualmente al rimborso del debito residuo verso le banche coinvolte, reso possibile da risorse messe a disposizione della controllante OWL spa, che a sua volta era stata finanziata da Banca Interprovinciale (si veda altro articolo di BeBeez).
A ottobre Illimity ha firmato una lettera di intenti con la piattaforma di invoice financing Credimi, sulla base della quale Illimity farà transitare le sue operazioni di factoring sulla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez).
Più di recente si dice che la banca stia lavorando a un dossier per investire 70 milioni di euro per rilevare una serie di cantieri in cui è impegnato il gruppo di costruzioni Condotte, in amministrazione straordinaria, come la Città della Salute a Sesto San Giovanni e la media velocità ferroviaria in Algeria, in cordata con il costruttore Rizzani De Eccher (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte del più tradizionale core business degli Npl, Illimity ha invece già acquistato tre portafogli di crediti deteriorati: uno da 155 milioni a settembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez),un altro da 263 milioni di euro nello stesso mese (si veda altro articolo di BeBeez) e uno da 347 milioni nel novembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Come già illustrato a fine luglio 2018 da Corrado Passera, Illimity si pone l’obiettivo di raggiungere 7 miliardi di euro di attivi al 2023, 300 milioni di euro di utili netti con buona redditività già nel 2020 (attesi 40-50 milioni di profitto), un cost/income ratio inferiore al 30% e un Roe pari a circa il 25%, con un Common equity Tier 1 ratio stabilmente superiore al 15% in arco piano (si veda altro articolo di BeBeez). Domani Illimity Bank presenterà presso la sua sede milanese il bilancio del 2018 e il business plan.