Immaginate un materiale da costruzione con una resistenza alla tensione due volte superiore a quella dell’acciaio e una resistenza alla compressione superiore a quella del calcestruzzo. Il tutto con un peso specifico molto inferiore. È forse un nuovo materiale composito? No, è una pianta tra le più diffuse al mondo, il bambù.
Utilizzato nel campo della costruzione di edifici e altre strutture fin da tempi immemori, il bambù si appresta a vivere una seconda giovinezza nell’impiego edilizio. La ragione sta nelle sue straordinarie caratteristiche fisiche e meccaniche, che fanno del bambù un vero e proprio ‘acciaio vegetale’. Non a caso il Future Cities Laboratory di Singapore sta testando l’utilizzo del bambù per sostituire proprio l’acciaio nel cemento armato, in collaborazione con l’Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo.
Il valore nel tempo del bambù come materiale da costruzione è testimoniato dalla sopravvivenza in ottime condizioni per oltre 100 anni degli edifici realizzati in bambù a Manizales, in Colombia. Senza dimenticare il complesso di costruzioni sul fiume Min, attive per oltre 1700 anni: il ponte di Anlan e la diga Yuzui, che ha resistito al devastante terremoto del Sichuan del 2008.
Il bambù offre vantaggi notevoli anche sotto il profilo dei costi e, ovviamente, dell’impatto ambientale. H&P Architects di Hanoi ha progettato un prototipo di casa pensato per resistere a inondazioni alte fino a tre metri la Bamboo Blooming House, assemblabile in appena 25 giorni e con un costo di solo 2.500 dollari. Insomma si tratta di un materiale con tutte le carte in regola per essere al centro del mondo dell’edilizia del XXI secolo, sempre più focalizzata sull’eco-compatibilità.
In Italia è attiva FOREVERBAMBU8 startup innovativa che sta raccogliendo capitali sulla piattaforma di equity crowdfunding EQUITY STARTUP.
Il progetto Forever Bambù presente in Italia dal 2014, è rappresentato da 5 società agricole, e dispone di 2 comparti di proprietà , il primo a Casale Monferrato di 130.000mq interamente piantumato e uno a Revigliasco d’Asti con altri 140.000 mq, in corso di piantumazione. L’investimento totale fatto supera i 750.000. La produzione è già stata venduta fino al 2028, e il ritorno dell’investimento si aggira intorno al 40/ 50% annuo. Il bambù gigante biodinamico viene attualmente utilizzato sia nel campo dell’arredamento che in quello alimentare, in particolare i prodotti biologici, ma sono allo studio molte altre applicazioni.
Forever Bambù ha in corso un’operazione di raccolta di capitali per finanziare una nuova società agricola. Obiettivo di raccolta 395mila euro con una prima soglia di raccolta di 200mila euro. La quota minima di investimento è di 113 azioni per un valore unitario di 8,80 euro ad azione che corrisponde a un investimento complessivo di 994,40 euro. La valutazione della società, prima della raccolta, di 176mila euro.
Nell’arco di 4 anni l’intero progetto di Forever Bambù potrà diventare appetibile per investitori istituzionali e catene alimentari o legate all’industria del legno, interessate inglobare aziende di produzione.
www.websim.it
www.websimaction.it