Un servizio accurato ed efficiente che va a soddisfare un bisogno diffuso. Se questa è la chiave del successo di una nuova impresa, non c’è dubbio che GoBimbo sia sulla buona strada. La società milanese ha iniziato a operare un anno fa con una app pensata per le mamme che cercano informazioni su cosa far fare ai bambini, soprattutto nel weekend. Uno dei temi che impegna di più le energie psicofisiche dei genitori delle grandi città.
Oggi GoBimbo è una Srl con capitale sociale di 50mila euro. La società, spiega la fondatrice Ljuba Safaric, è stata valutata 700mila euro “pre-money” dal business angel Iag (Italian Angel Growth), da The Hub (network di coworking), da Fabriq, incubatore di startup innovative e punta a diventare la prima app di ricerca per attività extra scolastiche per bambini dai 0 ai 10 anni.
Nel 2015 l’app (gratuita) è stata scaricata da 9mila persone solo a Milano. Negli ultimi due mesi dell’anno scorso il servizio si è allargato ad altre quattro città, Roma, Torino, Varese e Monza, e a febbraio di quest’anno i download erano già oltre 15mila.
GoBimbo è stata ideata, progettata e realizzata da Ljuba Safaric, esperta di digital e social marketing con alle spalle anni di lavoro nelle principali agenzie (Saatchi & Saatchi e Publicis). Diventata mamma nel 2012, ha sperimentato sulla sua pelle quanto tempo ci voglia per cercare informazioni sulle attività per bambini, verificare gli indirizzi, gli orari, se le proposte sono adatte all’età del piccolo, quanto costano, eccetera. “Io ho avuto bisogno dell’app e me la sono fatta, poi è nata l’idea dell’impresa”.
L’idea è piaciuta a tutti quelli a cui l’ha esposta. Oggi l’app GoBimbo segnala attività per bambini sulla base di un algoritmo che prende in considerazione l’età del bimbo, la vicinanza fisica con la struttura e l’orario. Finora GoBimbo ha richiesto investimenti per 30mila euro, di cui 20mila ottenuti vincendo un bando per un finanziamento a fondo perduto dal Comune di Milano. Il progetto ha conquistato anche SocialFare, la società torinese che opera come incubatore di imprese impegnate in “soluzioni innovative per il Bene Comune”, che le ha accordato 40mila euro sotto forma di servizi di consulenza.
Con l’aiuto di questi e altri consulenti, Ljuba Safaric (nella foto) ha messo a punto un business plan che prevede non solo l’estensione dell’attività in Italia, ma anche l’ampliamento dei servizi offerti e l’espansione all’estero nelle principali città europee.
In cinque anni il fatturato crescerà dai 27mila euro del 2016 a 684mila euro nel 2020. L’Ebitda dovrebbe passare nello stesso tempo da un valore negativo di 63mila euro a 184mila euro, pari al 27% dei ricavi. Accanto a questo scenario prudente, ce n’è un altro definito “boost”, con i ricavi che nel 2020 arrivano a sfiorare 1 milione di euro e l’Ebitda a 264mila euro.
Per finanziare questo piano, i due azionisti di GoBimbo, Ljuba Safaric (90%) e Franceso Calì (10%), hanno scelto la strada dell’equity crowdfunding e hanno avviato sulla piattaforma CrowdFundMe la raccolta di capitali con un obiettivo massimo di 115.000 euro e minimo di 72.000 euro. La campagna chiude il 30 maggio.
“Per consolidare la nostra presenza nelle città attuali e scalare più velocemente il servizio GoBimbo su nuove città, intendiamo investire principalmente in nuove risorse commerciali e in pubblicità volta ad acquisire nuovi utenti”, dice Ljuba Safaric.
Il conto economico 2016 prevede:
· spesa adibita a due risorse commerciali: 28.500 euro;
· spesa in azioni pubblicitarie su sei città: 30.000 euro;
· è prevista, sempre nel corso del 2016, l’implementazione di nuove feature tecnologiche volte all’elaborazione dei dati raccolti e all’introduzione di nuove funzionalità legate alla user experience, per una spesa totale di 30.000 euro.
LE FONTI DI RICAVO. “Al momento le entrate sono date dalle fee annuali pagate dai soggetti che vogliono segnalare, oltre alle attività spot, anche i loro servizi su richiesta (lezioni private, feste private, babysitting, etc) e le loro attività continuative (corsi, campus, spazi gioco aperti in maniera continuativa, ristoranti family friendly, etc.) sia tramite la nostra app che tramite sito GoBimbo (le fee vanno dagli 89 ai 149 euro/anno + iva). I pacchetti banner (CPM 0,2 euro) si rivolgono sia alle strutture che ai negozi, librerie, marchi in generale.
“Siamo partiti a gennaio 2016 con le vendite e, al momento, abbiamo già 50 strutture che hanno aderito alle nostre offerte. In futuro realizzeremo nuove iniziative, come l’acquisto del ticketing in app, che ci aiuteranno a dare un servizio più completo all’utente e a differenziare le entrate”.
“Ci sono due considerazioni importanti da fare sulle prospettive di GoBimbo – dice Ljuba Safaric -. La prima è che il mercato dei bambini è in forte crescita, e la seconda è che le aziende stanno spostando i budget pubblicitari verso il mobile, ma non trovano app su cui investire”.
Per diventare soci della mamma imprenditrice esperta di social marketing, e partecipare alle possibili fortune di GoBimbo, basta andare sulla piattaforma CrowdFundMe e si potranno sottoscrivere azioni senza diritto di voto a un prezzo di 250 euro l’una (se ne può acquistare anche una sola), oppure azioni con diritto di voto a 20mila euro l’una.
Non va dimenticato che GoBimbo è stata classificata come startup innovativa a vocazione sociale e quindi chi investe tramite l’equity crowdfunding beneficia di una detrazione fiscale maggiorata pari al 25% del valore dell’investimento.
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