
portale Crowdfundme è andata oltre ogni
più rosea aspettativa: sono stati investiti oltre 177 mila euro a fronte di un
obiettivo iniziale di 100 mila euro e il risultato migliorerà ulteriormente: la
raccolta terminerà il 6 maggio.
“Siamo assolutamente
soddisfatti della campagna e ci teniamo che venga pienamente compreso
l’importanza dei risultati già ottenuti da PrestoFood.it – spiega Guido
Consoli, amministratore delegato dell’azienda – Siamo il quarto food delivery
in Italia (dietro ai 3 principali player internazionali) e i leader assoluti
nel Sud. Il 2017 si è chiuso con 584.000 euro di ricavi e puntiamo a 1,5 milioni di euro nel 2018. La raccolta di capitali è finalizzata al consolidamento delle città
attuali ed alla espansione del business in nuove città, oltre alle 6 già
conquistate.”
“La recente apertura nella città di Cagliari è
una grande soddisfazione poiché siamo riusciti ad aprire la città entro la fine
della campagna, in anticipo rispetto a quanto programmato – sottolinea Consoli
– E stiamo già lavorando sulle città di Napoli e Bari”.
Oltre al fatturato,
PrestoFood.it ha accelerato la crescita in tutti i suoi principali KPI. Nel
primo trimestre 2018 infatti, PrestoFood.it ha:
- ricevuto
ed evaso più di 5.500 ordini al
mese, +11% rispetto alla media mensile 2017; - affiliato
+80 nuovi ristoranti: conta oggi più di 370 ristoranti affiliati; - conquistato
migliaia di nuovi utenti, anche grazie alle attivazioni delle nuove città: oggi
gli utenti registrati sono oltre 57.000,
più del doppio rispetto al numero di
utenti a fine 2017.
Il successo dell’azienda
passa anche dal rispetto del lavoro dei propri collaboratori. Una differenza
sostanziale rispetto ad altri competitor finiti al centro di polemiche in
queste settimane, è che i driver di PrestoFood.it vengono retribuiti secondo un
sistema di reddito fisso, più bonus, incentivi e premi.
nostra azienda è di avere dei driver felici e soddisfatti del proprio lavoro,
essendo di fatto l’ultimo tramite con il nostro utente» – dichiara Consoli.
Dall’inizio delle attività nel 2017, sono già stati assunti più di 150 giovani.
PrestoFood.it sta
lavorando anche ad un nuovo servizio: una piattaforma di ordinazione che non si
occupa di consegne con i propri driver ma mette in contatto l’utente con
ristoranti che già fanno consegne con i propri fattorini.
l’amministratore delegato, infatti, l’azienda oggi “raccoglie solo ristoranti
di fascia medio-alta, tralasciando spesso quelli di fascia medio-bassa come
pizzerie d’asporto o rosticcerie. Vogliamo conquistare la più ampia fetta di
mercato possibile nelle città dove siamo presenti, per questo stiamo lavorando
per sviluppare una piattaforma solo di ordinazione: riusciremo così a portare
nuovi ricavi a PrestoFood.it con una marginalità maggiore, in quanto i costi
fissi di questo servizio sono bassissimi”.
La società, infine, ha
avviato delle trattative per acquisire due food delivery per rafforzare la
propria posizione di leadership e incrementare in maniera più rapida la
customer base.
Il
fatturato medio mensile di PrestoFood.it di quest’anno (115 mila euro) è più del doppio rispetto a
quello del 2017 (48 mila euro). Continuando di questo passo, i
ricavi annuali del 2018 arriveranno a oltre un milione di euro.