Quante
tessere fedeltà abbiamo nelle nostre tasche? Molte, troppe, a giudicare dallo
spessore triplicato dei nostri portafogli. Senza considerare come nel momento
del bisogno, non ci troviamo mai ad avere in tasca la tessera giusta al momento
giusto. E infine, Quanto sarebbe comodo utilizzare il credito accumulato in
una qualsiasi attività commerciale convenzionata in qualsiasi momento?
REMONEY è un progetto di proprietà della
startup QUBI R&D che punta a risolvere questi piccoli grandi
problemi della vita di ogni consumatore grazie alla tecnologia digitale. «Il
nostro obiettivo è digitalizzare tutte le fidelity card in possesso di una
persona», spiega l’ingegnere
Diego Matrino,
cofondatore e Ceo di QUBI R&D, «e integrarle in un’unica piattaforma accessibile
attraverso il web o lo smartphone».
Insomma si
tratta di sostituire un gran numero di strumenti analogici indipendenti con
un’unica applicazione digitale, collegata con un dispositivo personale già
posseduto da tutti. La chiave a cui punta il progetto Remoney è la flessibilità: «Il nostro
obiettivo è realizzare un sistema il più ‘generalista’ possibile», aggiunge Matrino,
«aperto a tutti i tipi di business dotati di programmi fidelity che vorrebbero dotarsi di un nuovo programma di fedeltà per i
loro clienti (GDO, utility, TLC, entertainment, etc)».
Il bacino di
clientela potenziale è enorme, tanto nel B2B, dove sempre più esercenti puntano
sui programmi di fidelizzazione dei clienti, sia nel B2C: per fare un solo
esempio, più del 90% delle famiglie italiane utilizza una carta fedeltà per
effettuare la spesa. La piattaforma si presta ad una
duplice funzione: da un lato consente agli utenti finali di accumulare credito
e spenderlo subito, in ogni store convenzionato; dall’altro consente agli
esercenti grazie
all’implementazione di una profiling machine di acquisire dati ed analisi riguardo le abitudini commerciali degli
utilizzatori di Remoney.
«Il nostro punto di arrivo è la creazione di un
circuito multi-brand», continua Matrino, «dove sia permesso accumulare un credito virtualepresso un esercente e spenderlo in
un altro,eliminando ogni barriera tra negozi fisici e online».
«Siamo partiti da un prototipo sviluppato in un progetto di ricerca che ha
visto protagonisti il Politecnico di Bari e alcune imprese del territorio », ricorda Matrino, «e ora abbiamo fatto un upgrade passando all’industrializzazione
di tale prototipo ». Il progetto è alla sua versione Beta, ha
varcato i confini regionali aprendosi ad un mercato su scala nazionale per
l’accumulo del credito, per il momento spendibile nel settore entertainment
(spettacoli teatrali, concerti, manifestazioni sportive, etc). Questo si
traduce in un utilizzo prevalente da parte da parte di ogni possessore di uno
smartphone senza
imposizione di alcun limite. Uno sbarco nel campo della grande
distribuzione aprirebbe ampi spazi di sviluppo.
Qubi
R&D, promotore di REMONEY, ha programmi ambiziosi e per
completare le attività di implementazione della piattaforma utili allo sviluppo
e al lancio del prodotto nel più breve tempo possibile, ha deciso di lanciare
un’offerta d’aumento di capitale sociale utilizzando lo strumento dell’equity
crowdfunding. La piattaforma scelta è stata EQUITY STARTUP, promossa da Ascomfidi Torino. Il
primo obiettivo è raccogliere 99.960 euro rappresentanti il 14,02% del capitale
sociale.