Si parla sempre più di auto elettriche, ma quasi mai di moto.
Eppure c’è un’azienda italiana che ha deciso di produrle con l’obiettivo di
unire la passione per le due ruote all’eco-sostenibilità: Rondine Motor. Il
marchio è stato creato nel 2000 da Filippo e Marco Nuccitelli, che hanno
deciso
di ispirarsi a una moto prodotta nella prima metà del Novecento:
la C
NA Rondine
500.
Negli anni succe
ssivi è stato sviluppato il progetto
“
Elettra
”, per produrre una gamma di motociclette elettriche. Attualmente, sono
stati realizzati tre prototipi pre-serie: Motard, Fuoristrada e Café Racer.
Tutti i modelli sono pensati per avere il minor impatto ambientale possibile e,
una volta in commercio, i prezzi varieranno tra gli 11.900 e 13 mila euro (Iva
esclusa). Le moto hanno tra 100 e 120 chilometri di autonomia e per una
ricarica servono circa 3 ore. Con questi modelli Rondine Motor vuole rivolgersi
sia ai giovani, anche senza esperienza alla guida di una due ruote, sia ai
motociclisti più esperti.
La PMI, inoltre, elabora soluzioni di mobilità sostenibile anche
a livello di moto da corsa. È stato ideato, infatti, il prodotto ad uso racing
RRV1 (motorizzazione Ducati), con parti in carbonio-kevlar, per il quale
Rondine Motor si è aggiudicata il brevetto d’invenzione.
E nella storia dell’azienda non mancano anche sperimentazioni
nel campo delle quattro ruote. Nel 2010, per esempio, la società ha avviato una
prima collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e con l’ingegnere
Giotto Bizzarini, al fine di realizzare una replica di una vettura gran turismo
ibrida. Nello stesso anno, Rondine Motor ha anche sperimentato un mezzo a uso
turistico urbano per il Comune di Roma. Questo percorso ha permesso così di
migliorare il know how dell’azienda.
Nel 2015, poi, la PMI ha progettato e costruito il motore brushless,
che non necessita
di alcun sistema di
raffreddamento e nessun intervento di manutenzione ordinaria.
“Dopo tanti anni di ricerca e di sforzi, anche economici,
abbiamo deciso di utilizzare lo strumento dell’equity crowdfunding”, spiega
Filippo Nuccitelli. La società ha infatti lanciato una campagna di raccolta
fondi sulla piattaforma Crowdfundme, e il traguardo minimo è stato fissato a
100 mila euro (di cui oltre 13 mila sono già stati investiti).
Il capitale accumulato servirà per completare le omologazioni
della piattaforma “Elettra”, avviare e sviluppare le attività commerciali, e
per realizzare il primo lotto di motociclette a fini promozionali. E con i
soldi raccolti verrà anche finanziata la sede, già individuata, dove si
svolgeranno attività di costruzione e commerciali. Rondine Motor, inoltre,
punta a dare al marchio un respiro internazionale e a porsi come “business model”
fondato sui principi della green economy.
Uno dei vanti dell’azienda è il suo Design Centre, dove si
progettano e si sperimentano soluzioni innovative per la costruzione di motori
elettrici, si sviluppano i software di gestione, e vengono realizzate le
batterie e i sistemi di ricarica.
Il mercato elettrico è in espansione e nei prossimi anni,
secondo diversi studi, l’interesse è destinato ad aumentare sempre più. E
attualmente, Rondine Motor è in grado di produrre dalle 20 alle 50 unità
all’anno.
L’Italia, certamente, non è al livello di diffusione dei
mezzi elettrici e dei servizi annessi (come le stazioni di ricarica) di alcuni
Paesi del Nord Europa. Ma Filippo Nuccitelli è fiducioso: “C’è un grandissimo
sforzo da parte di Enel per andare a colmare questo disservizio e questo
ritardo nel creare le infrastrutture”. Negli ultimi periodi, molte aziende
produttrici si stanno infatti orientando verso la realizzazione di mezzi
elettrici. Un tema che è, inoltre, tra le priorità di un’Unione Europea sempre
più orientata verso l’economia sostenibile.
E Nuccitelli
è anche fiducioso nei risultati di medio termine: “Prevediamo, se la campagna
va a buon fine, già dal secondo anno di raggiungere il pareggio di bilancio e
dal terzo anno di essere in grado addirittura di condividere utili con gli
investitori”.