Due quotazioni di Spac, più la quotazione di due società che si sono fuse rispettivamente con una Spac e, l’altra, con una simil-Spac (o pre-booking company). Accadrà tutto sull’Aim Italia questa settimana. Ma non è finita, perché in arrivo ci sono almeno altre tre Special purpose acquisition company. Lo scrive MF Milano Finanza in edicola da sabato 16 luglio, che pubblica la mappa delle Spac fornita dal database di BeBeez.
Il primo appuntamento è domani 18 luglio con lo sbarco all’Aim di PharmaNutra, società specializzata nello sviluppo di prodotti nutraceutici e dispositivi medici (scarica qui il comunicato stampa), dopo l’accordo con Ipo Challenger 1, la prima pre-booking company di cui è stato anchor investor Ipo Club, fondo chiuso lanciato nel maggio 2016 da Azimut Global Counseling (gruppo Azimut) ed Electa Ventures (gruppo Electa) e focalizzato sulle medie aziende italiane eccellenti in fase di pre-ipo. PharmaNutra sbarcherà all’Aim con un flottante pari al 23,97% del capitale e una capitalizzazione di x milioni di euro.
Simone Strocchi, che con il team di Electa, coordinato da Angela Oggionni, è partner di Azimut nell’iniziativa Ipo Club, in occasione del suo intervento al Caffè di BeBeez lo scorso 11 luglio ha detto: “In quattro giorni abbiamo raccolto 20 milioni di euro e nel giro di tre mesi abbiamo individuato la target e l’abbiamo portata in quotazione. Si tratta di un processo che ormai inizia a essere rodato e che grazie al meccanismo del veicolo a monte che funge da anchor investor, funziona molto più velocemente di quanto inizialmente si potesse immaginare, a tutto vantaggio degli investitori”.
“L’interesse è stato altissimo”, ha confermato nel suo intervento allo stesso Caffè di BeBeez Massimo Gionso di Cfo sim, che è stato global coordinator del collocamento della Spac e che ne sarà nomad. “Le Spac sono uno strumento di investimento che riscuote grande successo di questi tempi. E la platea degli investitori si sta allargando. Vediamo spesso nuovi investitori privati che si avvicinano allo strumento, che certo però non è per tutti, perché l’investimento minimo richiesto è 100 mila euro e questo, in una logica di diversificazione, implica che l’investitore abbia a disposizione un patrimonio liquido ben più importante di un milione di euro”.
È atteso invece il prossimo 20 luglio lo sbarco all’Aim anche di Sit Group, azienda padovana specializzata in componenti per gli apparecchi a gas a uso domestico, che ha appena sottoscritto l’accordo di fusione con Industrial Stars of Italy 2. A fine maggio nessuno degli azionisti della Spac aveva esercitato il diritto di recesso.
Un’altra società target sulla via della quotazione è Aquafil, gruppo trentino leader europeo nella produzione di fibre per pavimentazione tessile, controllato dal presidente e ceo Giulio Bonazzi e partecipato dal fondo Three Hills Capital Partners e dalla Compagnia Trentina. Aquafil è stata scelta come società target da parte di Space 3, la Spac nata dallo scorporo della precedente Space 2 e dotata di circa 152 milioni di euro di liquidità. I consigli di amministrazione di Space3 e di Aquafil hanno approvato la fusione per incorporazione di Aquafil in Space 3. Il cda di Space3 ha convocato poi per il 27 luglio l’assemblea degli azionisti che sarà chiamata ad approvare la business combination e la fusione.
Le Spac che stanno per debuttare sull’Aim sono invece Glenalta e Sprint, rispettivamente il 19 e il 21 luglio, con anche Sprint che come Glenalta sembra essere destinata ad andare a riparto, a fronte della forte domanda da parte degli investitori. Secondo quanto riferisce MF Milano Finanza,il target iniziale di raccolta di 100 milioni di euro è stato già portato a 150 milioni..
Vicina alla chiusura della raccolta è poi anche Capital for Progress 2, la seconda Spac promossa da Massimo Capuano, Antonio Perricone, Marco Fumagalli e Alessandra Bianchi, dopo aver portato in quotazione lo scorso dicembre la trentina Gpi . Il target dovrebbe essere in linea con quanto raccolto dalla prima Spac, cioè attorno ai 50 milioni, e lo sbarco sul listino è previsto prima dell’estate.
In arrivo sul mercato dopo l’estate c’è poi la terza Spac promossa da Attilio Arietti e Giovanni Cavallini, Industrial Stars of Italy 3, dopo che con le prime due Spac hanno portato a termine l’integrazione con Lu-Ve e con Sit Group. Le dimensioni della raccolta non sono state ancora definite, ma è ragionevole immaginare che si aggireranno ancora una volta intorno ai 50 milioni di euro.
C’è poi in preparazione anche la Spac promossa da Maurizio Borletti, erede della famiglia milanese che fondò la Rinascente e oggi proprietario di Grandi Stazioni, la cui raccolta si dice sarà coordinata da Mediobanca e Ubi Banca.
Allo studio c’è anche una Spac istituzionale, promossa da Intesa Sanpaolo e da Dea Capital, che pure andrà in raccolta dopo l’estate. Si tratterà della seconda Spac promossa da istituzionali, dopo quella annunciata a inizio giugno da Equita sim e Private Equity Partners sgr, con target ancora non comunicato, ma che gli addetti ai lavori si aspettano tra 100 e 150 milioni.
E poi certamente torneranno a raccogliere denaro i promotori delle Spac della serie Space, dopo i successi delle precedenti edizioni, e ovviamente sono in arrivo a stretto giro altre pre-booking company promosse da Ipo Club.
A oggi sono 12 le Spac che si sono quotate a Piazza Affari (Italy 1 Investments sa, Made in Italy 1 , Space, Industrial Stars of Italy , GreenItaly 1, Capital for Progress 1, Glenalta Food , Space 2, Industrial Stars of Italy 2 , Innova Italy 1 , Crescita e Space 3). A queste vanno aggiunte le due prebooking company Ipo Challenger e Ipo Challenger 1.