Soltanto il 39,29% delle imprese, che vanta crediti nei confronti della pubblica amministrazione, ha fatto richiesta di certificazione del proprio credito, a fronte di un 60,71% che non ha fatto richiesta. E soltanto circa il 20% delle imprese monetizza i crediti verso la Pubblica Amministrazione attraverso la cessione del credito principalmente con modalità pro soluto (83,3%).
Lo ha rilevato una recente indagine di Confapi (scarica qui il rapporto Confapi) realizzata a fine 2014 su un campione di circa 2400 aziende associate. Di queste, il 18,83% vanta dei crediti nei confronti della pubblica amministrazione, in particolare verso i Comuni (36,59% delle imprese con crediti verso la PA) e le Provincie (21,95%) seguite dalle Asl e dalle Aziende ospedaliere (14,63%).
Il 28,69% delle imprese dichiara che il tempo medio di incasso dei crediti verso la PA va oltre i 12 mesi, mentre le imprese che dichiarano tempi medi di incasso dai 6 ai 12 mesi sono il 48,36%.Dall’indagine emerge che i crediti vantati nei confronti della PA si riferiscono per il 51,72% a crediti del 2013 o precedenti e per il 44,83% a crediti del 2014.
Nonostante le notevoli facilitazioni previste dalla normativa in tema di cessione, l’operazione di cessione pro-soluto risulta ancora di per sé abbastanza complessa e normalmente non è tra i prodotti bancari ordinari disponibili in filiale. A oggi risultano ancora numerosi gli atti di certificazione emessi in maniera non conforme alla normativa. Così come sono molte le imprese che riscontrano una notevole difficoltà nel riscuotere il credito, se pur correttamente certificato.
In passato il processo di certificazione di un credito verso la pubblica amministrazione era caratterizzato da notevole incertezza e non standardizzato. L’evoluzione normativa recente ha uniformato per tutte le pubbliche amministrazioni la certificazione del credito ed ha eliminato i rischi di revocatoria e di compensazione al fine di favorire la cessione dei crediti sul canale bancario e in particolare in maniera da privilegiare la cessione del credito pro soluto a condizioni molto più vantaggiose rispetto al passato.
Il governo, attraverso il DL 35/2013 il DL 102/2013, la Legge di Stabilità 2014 e soprattutto il DL 66/2014 convertito nella Legge 89/2014, ha immesso liquidità straordinaria nel sistema e ha semplificato il processo di certificazione dei crediti, passaggio fondamentale al fine di favorire il trasferimento dei crediti al sistema bancario.
In particolare la Legge 89 del 23 giugno 2014, favorisce la monetizzazione dei crediti detenuti da aziende private verso la PA. I crediti, una volta certificati tramite la Piattaforma per la Certificazione dei Crediti (PCC) del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), possono essere infatti ceduti a condizioni favorevoli a istituti finanziari. Il DL 66 prevede in particolare, all’art. 37, che gli istituti finanziari hanno la facoltà di acquistare crediti certificati assistiti dalla garanzia dello Stato, a condizione che i crediti stessi siano maturati prima del 31/12/2013, che l’istanza di certificazione sia stata presentata entro il 31/10/2014 e che lo sconto applicato al momento della cessione non sia superiore al limite fissato dal MEF.
Il 27 giugno è stato quindi emanato il Decreto attuativo del MEF, che ha specificato tra l’altro all’art. 2 che, al fine di ottenere la garanzia statale, la percentuale massima di sconto sia pari all’1,90% in ragione d’anno, comprensiva di ogni onere (tale percentuale di sconto scende all’1,60% per importi ceduti superiori ai 50.000 euro).
Detto questo, evidentemente il processo di certificazione del crediti e successiva cessione pro-soluto non è così semplice di strutturare per una pmi. E infatti tra le imprese intervistate da Confapi che non hanno monetizzato i crediti nei confronti della PA il 25% dichiara di essere interessata a procedere alla monetizzazione e di aver bisogno di un’azienda specializzata a cui affidare la gestione (certificazione e Incasso).
Per questo motivo Confapi ha sottoscritto un accordo con Officine MC srl che ha lanciato la piattaforma crediticertificati.it, il primo marketplace per la cessione pro soluto dei crediti certificati.
Il marketplace permette alle imprese che vantano crediti verso la PA già certificati, di monetizzarli pro soluto cedendoli a banche specializzate nell’acquisto di tali crediti. La piattaforma ha ormai raggiunto la piena operatività dal lancio del servizio avvenuto lo scorso luglio e a oggi consente ai suoi clienti la cessione del credito certificato in sole tre settimane.
Attraverso la piattaforma si possono effettuare operazioni di cessione sia di crediti assistiti da garanzia dello Stato, ceduti a sconti ridotti in accordo con il Decreto Legge 66, sia di crediti non assisti da garanzia statale, i quali grazie a un meccanismo di asta competitiva vengono ceduti a uno sconto tra il 1,9% e il 6% a seconda della tipologia di debitore ceduto. Lo sconto finanziario applicato per la cessione viene tradotto in bilancio come una perdita su crediti ed è pertanto fiscalmente deducibile.