Le imprese europee ci mettono più tempo a incassare i loro crediti commerciali. I giorni medi di incasso (Days Sales Outstanding – DSO) sono infatti saliti a 66 a fine 2017, il massimo dal 2007. Emerge dallo studio periodico di Euler Hermes (gruppo Allianz) su un campione di 20 settori merceologici e 36 paesi, che mostra però anche che l’Italia, insieme a Danimarca e Finlandia, è in controtendenza (scarica qui il comunicato stampa e qui il report completo).
Secondo Euler Hermes il trend europeo di aumento dei DSO dovrebbe proseguire anche nel 2018 con l’aumento di un giorno, portando la media globale dei DSO a 67 giorni.
L’allungamento dei tempi di incasso nel 2017 è un fenomeno trasversale, in quanto è presente in due terzi dei settori e dei paesi analizzati. I settori più penalizzati sono l’elettronica, la meccanica e l’edilizia con oltre 85 giorni. Dall’altro lato, figurano i settori al dettaglio (agroalimentare, trasporti e tempo libero), le cui imprese hanno periodi di pagamento molto più brevi della media globale.
I sette paesi più forti riportano DSO medi fino a 51 giorni: i tempi medi di incasso a livello globale sono più bassi in Nuova Zelanda con 43 giorni, seguita dai Paesi Nordici (Danimarca e Finlandia), Austria e Svizzera, Usa e Paesi Bassi. C’è poi un gruppo composto da altri 7 paesi con DSO sotto alla media globale tra i quali Russia (56 giorni), Germania (54 giorni), Canada (54), Brasile (62) e Regno Unito (53). C’è infine il gruppo di 12 paesi con DSO medi superiori alla media globale di 66 giorni, come Francia (74), Italia (83) e Cina (92 giorni, ma il 25% delle imprese cinesi riporta livelli medi di 136 giorni).
Quanto all’Italia si diceva, si è contraddistinta per la più decisa diminuzione dei DSO, registrando a fine 2017 83 giorni, contro gli 85 giorni del 2016 e gli 88 del 2015, pur restando tra i paesi con i più alti DSO. Massimo Reale, direttore commerciale Euler Hermes Italia ha commentato: “Il miglioramento registrato è la conferma della congiuntura economica positiva che l’Italia sta percorrendo, grazie al miglioramento dei mercati anche a livello europeo e alla stagione delle riforme interne intrapresa negli ultimi mesi. Guardando al mercato domestico, da segnalare anche il forte contributo derivante dal progressivo smaltimento degli Npl bancari, che ha permesso al sistema di erogare più liquidità, e dal miglioramento delle procedure di recupero crediti”.
Reale ha sottolineato che la diminuzione dei DSO ha riguardato” sia i settori dove i tempi di pagamento sono stati regolamentati per legge (retail, foodl) sia alcune filiere al top della produzione industriale (auto). Il dato medio è tuttavia zavorrato dalle punte negative registrate ad esempio nei servizi finanziari e pubblici (in particolare la sanità) e in alcune aree (come il Sud Italia), che finiscono con il porre l’Italia appena davanti alla Grecia in Europa, e a pari merito con Turchia e Marocco nella classifica complessiva. Le aspettative di Euler Hermes per l’Italia rimangono positive, nonostante il rischio del deterioramento delle insolvenze a livello globale. Nell’immediato futuro, ci attendiamo un’altra riduzione della forbice rispetto ad altri Paesi, in particolare associata a una liquidità di sistema ancora adeguata”.