E’ stato pubblicato martedì 6 settembre in Gazzetta Ufficiale il Decreto interministeriale del 26 luglio 2022, che dà attuazione alle disposizioni del Decreto legge 121/2021, disciplinando nel dettaglio le modalità di impiego del Fondo di sostegno al Venture Capital.
Ricordiamo che lo scorso gennaio il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti aveva varato un pacchetto di misure per sostenere e rafforzare con oltre 2,5 miliardi di euro gli investimenti in startup e pmi innovative, al fine di favorire la crescita di un ecosistema di innovazione e accompagnare i processi di transizione ecologica e digitale e aveva assegnato in gestione quelle risorse a Cdp Venture Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez)
Nel dettaglio, a Cdp Venture Capital erano stati messi a disposizione i 2 miliardi di euro stanziati dal MISE in attuazione dell’art. 10 comma 7-sexies del Decreto infrastrutture, convertito in legge con modifiche lo scorso novembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez), a cui si aggiungono 550 milioni di risorse previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Oltre a questi capitali poi, altri 600 milioni saranno stanziati da parte di Cassa Depositi e Prestiti e investitori terzi.
Sul primo fronte, quello dei 2 miliardi di euro, ricordiamo che la norma del Decreto Infrastrutture prevedeva che appunto 2 miliardi di euro, prima iscritti in conto residui nel bilancio del ministero dell’Economia, venissero assegnati entro il 31 dicembre 2021 al MISE e che quest’ultimo li potesse investire in quote o azioni di fondi di venture capital e di fondi di fondi di venture capital e d venture debt istituiti da Cdp Venture Capital sgr. Il Decreto stabiliva anche che il conferimento sarà condizionato alla sottoscrizione da parte della stessa Cdp e di altri investitori professionali di risorse aggiuntive per almeno il 30% dell’ammontare della sottoscrizione del ministero. Da qui gli altri 600 milioni in aggiunta ai 2 miliardi stanziati da MISE.
Quanto ai 550 milioni di risorse del PNRR, 250 milioni sono stati dedicati alla creazione di un Green Transition Fund, gestito da Cdp Venture Capital, rivolto ai settori delle rinnovabili, dell’economia circolare, della mobilità, dell’efficienza energetica, dello smaltimento dei rifiuti, dello stoccaggio di energia e affini e strutturato in parte come fondo di fondi, che investirà in fondi di venture capital e programmi di incubazione/accelerazione, e in parte come fondo di investimento diretto in startup. Quanto agli altri 300 milioni, sono stati dedicati alla creazione del Digital Transition Fund, sempre gestito dal Cdp Venture Capital sgr, con l’obiettivo di favorire la transizione digitale delle filiere dell’Intelligenza Artificiale, cloud, assistenza sanitaria, Industria 4.0, cybersicurezza, fintech e blockchain e di altri ambiti della transizione digitale.