Il mix tra fundraising in grande crescita, nuovi investimenti in linea con il 2018 e crescita di valore delle aziende in portafoglio ha portato la potenza di fuoco dei fondi di private capital nel mondo al livello record di 2,3 mila miliardi di dollari e gli asset in gestione addirittura a 6,5 mila miliardi di dollari. Lo rileva una recente ricerca sul tema realizzata da Mc Kinsey & Co. (si veda qui lo studio completo), che mette insieme i dati forniti dai principali provider del settore.
Nel dettaglio, i fondi di private capital europei hanno raccolto 218 miliardi di dollari nel 2019, in aumento dell’8% anno su anno (+16,1 miliardi di dollari). A fare la parte del leone è stato il private equity (incluso venture capital), con ben 99 miliardi raccolti sui 218 totali, seguito dal private debt (47 miliardi) e da risorse naturali e infrastrutture (40 miliardi) (fonte Preqin). A livello globale, i private market hanno raccolto 919 miliardi di dollari, di cui 555 miliardi il private equity e 556 miliardi i fondi con base in Nord America, dove il private equity ha toccato il record storico di 350 miliardi di dollari raccolti, con un CAGR medio del 14,8% tra il 2014 e il primo semestre del 2019.
Contestualmente a livello globale i valore dei nuovi investimenti è leggermente sceso nel 2019, per un totale di 1470 miliardi di dollari di 1490 miliardi del 2018 (fonte PitchBook).
Il risultato è stato che la potenza di fuoco dei fondi di private capital o il dry powder (tecnicamente capitale impegnato ma non ancora utilizzato) è cresciuto per tutte le asset class e ha toccato nel complesso il valore record di 2.300 miliardi di dollari, concentrato soprattutto nelle mani dei fondi di private equity (fonte Preqin).
In particolare, tra fine 2014 e giugno 2019 la potenza di fuoco è aumentata mediamente del 13,9% all’anno per tutti i tipi di fondi e del 15,8% per i private equity. In ogni caso la cifra è ancora al di sotto delle due volte il valore medio degli investimenti di tutto il private capital in un anno.
Quanto al valore degli investimenti in portafoglio è aumentato in maniera significativa, in particolare quello delle aziende partecipate dai fondi di private equity e venture capital, che a fine giugno 2019 valevano oltre 8 volte quanto valevano nel 2000 in termini di net asset value, contro un aumento della capitalizzazione delle borse azionarie di 2,8 volte (fonte Preqin e World Bank).
Il mix tra valore degli investimenti in portafoglio e capitale impegnato ma non ancora utilizzato ha portato quindi i fondi di private capital a raggiungere a fine giugno 2019 i 6.500 miliardi di dollari di asset in gestione, una cifra pari a 2,7 volte quella a fine 2010, di cui la maggior parte (2.865 miliardi) concentrata su private equity, 988 miliardi in venture capital, 813 miliardi in private debt, 992 miliardi in real estate e 813 in infrastrutture e risorse naturali (fonte Preqin).
Detto questo, il valore degli asset in gestione ai fondi di private capital rimane microscopico in confronto al valore dei mercati pubblici: stiamo parlando di menno dell’8% della capitalizzazione complessiva delle borse mondiali e di circa il 3% del mercato del debito.