A2A ha lanciato il suo braccio di corporate venture capital, battezzato A2A Horizon, con l’obiettivo di favorire l’innovazione del gruppo utility quotato a Piazza Affari, attraverso investimenti in startup ad alto potenziale che operino in ambiti di business strategici per il gruppo, fino a 70 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Il programma è in partnership con l’operatore di venture capital 360 Capital, con il Politecnico di Milano e con il fondo Poli360 lanciato a sua volta da 360 Cpaital in partnership con il Politecnico di Milano (si veda altro articolo di BeBeez)
A2A punta a individuare tecnologie e business model innovativi per rafforzare il core business, supportarne l’evoluzione e generare valore per il gruppo e per i territori in cui opera. Economia circolare e sharing economy, intelligenza artificiale applicata al mondo dell’energia, blockchain, sistemi di controllo per le reti elettriche o per la gestione remota degli impianti, applicazioni smart per la micromobilità o la domotica sono alcuni degli ambiti di investimento del programma A2A Horizon.
A2A Horizon è l’ultima tappa di un percorso che il Gruppo sta compiendo: nel 2017 è stato infatti creato “Innova2a”, un programma per la creazione e la gestione dell’innovazione con un budget e un team dedicato di circa 20 persone, suddivise fra un’équipe centrale e gli innovation manager provenienti dalle diverse Business Unit e Funzioni. Il processo di ricerca di innovazione è improntato all’Open Innovation, con una fase di exploration dedicata alla raccolta di idee; una seconda fase di generation, in cui i progetti più maturi vengono arricchiti in concept contestualizzati e valutabili, con indicatori specifici; e l’approdo allo Shark Tank, un comitato a cui partecipano l’amministratore delegato del gruppo, i responsabili delle business unit e referenti esterni. A oggi A2A ha analizzato centinaia di idee, che si sono tradotte in oltre 60 iniziative e 15 progetti innovativi già realizzati.