200mila titoli in 17 cataloghi eseguiti da 200 artisti diversi, oltre 25mila portafogli di investitori. Sono questi i numeri di ANote Music sarl, piattaforma fondata nel gennaio 2018 in Lussemburgo da Marzio F. Schena, Matteo Cernuschi e Grégoire Mathonet per creare un marketplace europeo per gli investimenti in diritti musicali, a sua volta supportato da investitori di venture capital per un totale di 1,5 milioni di euro. E ora ANote Music ha stretto una partnership con TrustSwap, una delle più importanti piattaforme di DeFi (finanza decentralizzata), scaleup finanziata a sua volta da operatori di venture capital quali LVT Capital, 6k starter e Andromeda capital.
La partnership si concretizzerà con il lancio di un programma fedeltà battezzato Backstage Pass, basato sul token $ANOTE, disponibile in esclusiva per la prevendita all’interno della comunità di TrustSwap. Grazie all’ANote Backstage Pass, ai membri della community verranno assicurati vantaggi esclusivi, tra cui rimborsi per abbonamenti streaming e biglietti per concerti, tariffe più basse sulla piattaforma, sconti, accesso anticipato alle aste (si veda qui il comunicato stampa).
Sulla piattaforma ANote Music è possibile acquistare quote frazionarie delle royalties musicali. In questo modo gli investitori possono assicurarsi un flusso di reddito passivo grazie alle royalties che vengono regolarmente distribuite. Al contempo, i proprietari dei diritti musicali, come ad esempio artisti, produttori, cantautori ed etichette discografiche, mantengono al 100% il controllo della gestione dei propri cataloghi.
La piattaforma propone quindi un business model unico, che offre a editori, etichette discografiche e artisti la possibilità di condividere una parte delle proprie royalty future con una rete di investitori e appassionati di musica. Un sistema che introduce un nuovo sistema di monetizzazione e permette a chi investe di prendere parte al percorso di chi crea musica. ANote Music mette a disposizione una piattaforma integrata ai servizi di blockchain, con l’obiettivo di rendere l’ecosistema musicale sempre più partecipativo, trasparente e sicuro.
La partnership dunque punta a creare una sinergia tra la finanza decentralizzata e l’industria musicale, rivoluzionando appunto il mondo delle royalty musicali e consentendo ai creatori di musica di monetizzare il proprio lavoro, mantenendo al contempo il controllo creativo.
Ivan Anastassov, chief operating officer di TrustSwap, ha commentato: “L’industria musicale sta cambiando rapidamente e si prepara a entrare in una nuova era: siamo orgogliosi di contribuire a questa evoluzione al fianco di ANote. Il nostro obiettivo è massimizzare i guadagni per gli amanti della musica nella community e fornire loro una piattaforma sempre più sicura ed efficiente”.
“Il backstage dei concerti è generalmente il luogo in cui si concludono i migliori affari e si costruiscono le migliori relazioni. Stiamo cercando di portare nella nostra piattaforma proprio questo tipo di esperienza introducendo l’ANote Backstage Pass. Abbiamo scelto di collaborare con TrustSwap perché siamo convinti che la loro esperienza nel Web3 ci permetterà di entrare in questo nuovo spazio, garantendo ai nostri clienti tutti i vantaggi che questa nuova collaborazione ha da offrirei”, ha aggiunto Marzio Schena, ceo e co-fondatore di ANote Music. E ha spiegato a BeBeez: “Fin dal principio dell’attività di ANote Music, abbiamo posto la tecnologia sviluppata sulla blockchain alla base del nostro operato, ma la maggior parte delle nostre operazioni sono avvenute all’interno dello spazio web2. Negli ultimi 3 anni, abbiamo acquisito una profonda conoscenza dell’industria musicale e del ruolo fondamentale che le royalties musicali hanno in questo specifico settore. Volendo fornire un prodotto sicuro e affidabile, abbiamo sempre dato molta importanza ai feedback e alle richieste della nostra community, cercando costantemente di migliorare la loro esperienza e soddisfare le loro esigenze. Nel corso degli anni, le richieste sono state diverse, dal pagamento più rapido delle royalties, all’accesso a bonus personalizzati, oppure ancora a sconti o accessi VIP agli eventi musicali più esclusivi. È grazie a questi preziosi suggerimenti che abbiamo progettato l’ANote Backstage Pass, una risposta diretta ad alcune delle richieste che abbiamo ricevuto nel corso degli anni. Oltre a prevedere un booster ai royalties portfolios, l’ANote Backstage Pass ricompensa in modo creativo e dinamico i nostri clienti avvicinandoli all’affascinante mondo del Web3. Con il lancio del token, vogliamo estendere l’ecosistema di ANote anticipando i bisogni e soddisfando le esigenze della nostra community. Proprio come con la blockchain, abbiamo deciso di sfruttare la tecnologia per trarne tutti i benefici che questa può portare alla nostra piattaforma. L’ANote Backstage Pass è un programma di fidelizzazione pionieristico basato su un utility token che mira a potenziare l’esperienza degli utenti e gli artisti presenti sulla piattaforma, in particolare nella fase di acquisto e vendita delle royalties”.
L’ANote Backstage Pass non è stato creato solo per investitori o per i fan musicali, ha detto ancora Schena, “ma è anche rivolto a coloro che occasionalmente partecipano a un concerto o che possiedono un account di streaming musicale. Per il lancio dell’utility token abbiamo quindi scelto di collaborare con TrustSwap perché crediamo che la loro esperienza e le loro conoscenze nello spazio Web3 ci consentirà di entrare con successo in questa nuova dimensione, garantendo ai nostri clienti una serie di benefici connessi a questa partnership. Non potremmo essere più felici di averli come partner in quanto i nostri valori condivisi, tra i quali quello di rendere il mercato musicale più trasparente, possono solo portarci in alto. In questo percorso il team di TrustSwap ci ha completamente supportato per il lancio del token, mettendo a completa disposizione tutte le conoscenze che ha accumulato nel corso degli anni, guidandoci con professionalità in questo campo sino ad ora inesplorato. In questi giorni, in particolar modo, TrustSwap, con il quale abbiamo attivato una partnership che non ha limiti temporali prestabilit, sta lavorando al nostro fianco in previsione del lancio del token, previsto indicativamente per il Q4, su una più larga scala”.
In passato l’industria musicale era molto chiusa e limitata a un gruppo selezionato di addetti ai lavori: la proprietà e il commercio dei cataloghi musicali hanno scoraggiato una partecipazione più ampia a causa dei complessi processi di gestione e delle inefficienze del mercato, lasciando che anche gli artisti di successo si sentissero sottovalutati e dovessero prendere decisioni difficili riguardo al controllo creativo e all’aspetto finanziario. “Democratizzando l’accesso alle royalty dei cataloghi musicali, la piattaforma di ANote Music affronta queste sfide, consentendo ai titolari dei diritti musicali di mettere all’asta una parte dei loro futuri flussi di royalty alle loro condizioni, mantenendo il pieno controllo creativo, consentendo una valutazione equa del mercato e il 100% di libertà gestionale e artistica”, ha concluso Schena.
Dal lancio nel 2020, il marketplace di ANote Music ha raccolto una community di oltre 25 mila amanti della musica e investitori. Ora ANote sta rapidamente espandendo i propri servizi in tutto il mondo, creando sempre più opportunità all’interno dell’industria musicale globale con un’ampia selezione di cataloghi musicali che includono brani eseguiti da artisti come Justin Bieber, Beyoncé, Martin Garrix, Avicii, Britney Spears e molti altri.
Il progetto ha coinvolto nomi di spicco del mondo dell’intrattenimento, oltre che investitori di venture capital. Ricordiamo che nell’ottobre 2021 ANote aveva annunciato la nomina a senior advisor del board di Mathew Knowles e Carlo Antonelli Il primo è noto imprenditore, talent manager e fondatore di Music World Entertainment, che ha ricoperto il ruolo di produttore esecutivo per artisti, del calibro di Chaka Khan, Earth Wind & Fire, Destiny’s Child, Solange e Beyoncé (di cui è il padre). Mentre Antonelli è figura di spicco del panorama italiano dell’intrattenimento, avendo ricoperto cariche quali editor-in-chief di Rolling Stone Italia, Wired Italia, e GQ Italia. Le nomine avevano coinciso con la chiusura di un bridge round di investimento per ANote in vista di un round di investimento più sostanzioso. Inoltre la startup aveva incassato un grant da 400 mila euro erogato dal ministero dell’economia del Lussemburgo. Il tutto, aveva fatto sapere allora la startup, per un totale di 1,5 milioni di euro di capitali raccolti dall’avvio dell’attività (si veda qui il comunicato stampa di allora).