ALKemist Bio, startup biotech con sede a Torino, ha raccolto contestualmente al lancio dell’attività un primo round di investimento da 6,9 milioni di euro guidato da Claris Ventures, società di venture capital attiva nel sostegno e nella creazione di startup biotecnologiche emergenti dall’ecosistema scientifico italiano. Al round partecipano anche LIFTT e investitori privati del Club Degli Investitori, Simon Fiduciaria (l’hub fiduciario del Gruppo Ersel) e angeli di Italian Angels for Growth (IAG) (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata da Roberto Chiarle, Professore Ordinario di Anatomia Patologica presso l’Università di Torino e Direttore della Divisione di emolinfopatologia dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) a Milano, la società sviluppa immunoterapie cellulari basate sull’ingegnerizzazione di cellule del sistema immunitario con recettori di cellule T (cellule TCR-T), recettori immunitari che permettono il riconoscimento e l’eliminazione di cellule tumorali esprimenti l’oncogene ALK (dall’inglese Anaplastic Lymphoma Kinase) in pazienti affetti da tumori ALK-positivi.
I tumori ALK-positivi costituiscono un sottoinsieme di neoplasie aggressive che colpiscono vari organi, inclusi tumori polmonari, linfomi e tumori pediatrici rari. Questo tipo di neoplasie presenta sfide significative a causa della frequente acquisizione di resistenza ai farmaci ad oggi disponibili, indicando la necessità di sviluppare terapie innovative ed efficaci. L’immuno-terapia cellulare proposta da ALKemist Bio punta a utilizzare il sistema immunitario del paziente, educandolo a riconoscere e distruggere le cellule cancerose che presentano l’oncogene ALK, offrendo una strategia di trattamento mirata e potenzialmente curativa.
Chiarle ha commentato: “Il lancio di ALKemist Bio rappresenta una tappa critica nel nostro percorso verso lo sviluppo di trattamenti efficaci e personalizzati per i pazienti affetti da tumori causati da mutazioni dell’oncogene ALK. Con il prezioso supporto dei nostri investitori, miriamo ad avere un impatto significativo per i pazienti con un tumore ALK-positivo”.
Pietro Puglisi, partner di Claris Ventures, ha aggiunto: “La strategia terapeutica proposta dal Prof. Chiarle è in linea con il nostro impegno a far nascere nuove società che ambiscano ad avere un impatto trasformativo sulla vita dei pazienti”. E Lola Buono, Associate presso Claris Ventures, ha continuato: “Siamo entusiasti di sostenere il percorso di ALKemist Bio fin dalla sua fase inziale e di poter contribuire allo sviluppo di un approccio innovativo per pazienti affetti da mutazioni dell’oncogene ALK”.
Francesca Mongardi, Project Manager presso LIFTT, ha sottolineato:”L’investimento da parte di LIFTT sottolinea la nostra fiducia nel potenziale trasformativo delle terapie cellulari TCR-T di ALKemist Bio. Sostenendo questo progetto innovativo, intendiamo contribuire all’avanzamento dei trattamenti personalizzati e autologhi e offrire speranza ai pazienti che soffrono di tumori causati dall’oncogene ALK. Tutto questo è in linea con il nostro impegno ad investire in soluzioni di impatto che ridefiniscano i confini del progresso medico nell’ambito dell’oncologia”.
Mauro Ferrari e Giorgio Barberis, membri del Club degli Investitori e champion dell’investimento, hanno aggiunto: “La nascita e la crescita di ALKemist Bio rappresentano un momento emozionante e significativo nel campo delle biotecnologie e nella lotta contro i tumori causati da mutazioni di ALK. Siamo orgogliosi di sostenere questo percorso innovativo. L’investimento in ALKemist Bio sottolinea il nostro impegno continuo nel sostenere l’innovazione e soluzioni terapeutiche all’avanguardia. I membri del Club degli Investitori che hanno partecipato, insieme ad altri investitori privati, a questo accordo attraverso Simon Fiduciaria sono entusiasti di far parte di questa importante iniziativa e attendono con interesse i progressi di ALKemist Bio nel portare avanti lo sviluppo di nuove terapie potenzialmente salvavita”.
E Christian Marchesi e Alessandro Lattuada, membri di IAG e champion dell’investimento, hanno concluso: “Con passione e determinazione, stiamo investendo nel futuro con ALKemist Bio, per la lotta contro i tumori ALK-positivi e per portare speranza a chi ne ha bisogno. Oggi, l’aspettativa di vita dei pazienti affetti da questa tipologia di tumore è ancora limitata, con ALKemist Bio stiamo sfidando questo status quo, per offrire una nuova aspettativa di vita a chi combatte questa implacabile malattia”.