AorticLab, startup innovativa in ambito biomedicale con sede a Colleretto Giacosa (Torino), ha incassato un finanziamento da 1,5 milioni di euro da Unicredit (si veda qui il comunicato stampa).
Il finanziamento arriva pochi mesi dopo il round di equity raccolto nel maggio scorso da 1,4 milioni di euro. Secondo quanto risulta a BeBeez è stato sottoscritto dal family office di una famiglia di imprenditori farmaceutici per 300 mila euro, da AV-Venture (consorzio di investimento formato dalle reti di business angel Club degli Investitori e IAG (Italian Angels for Growth), e dal crowd della piattaforma italiana di crowdfunding Doorway per 400 mila euro, il resto dai soci già presenti nel capitale della startup (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2020 la startup aveva invece chiuso una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Doorway con una raccolta di 1,3 milioni di euro. Oltre al crowd di Doorway, al round avevano aderito altri investitori finanziari, tra cui i business angel di IAG e Club degli Investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Considerando grant, finanziamenti ed equity, AorticLab dall’inizio dell’attività ha complessivamente raccolto oltre 13 milioni di euro, che consentiranno il raggiungimento di importanti milestone clinici e regolatori già entro la fine di quest’anno o gli inizi del 2022.
Fondata nel 2016 da tre professionisti di consolidata esperienza nei dispositivi medicali, Franco Osta (ceo, Enrico Pasquino e Marco Vola, AorticLab è una startup innovativa dedicata allo sviluppo, produzione e vendita di apparecchiature e dispositivi per il trattamento di patologie cardiovascolari, organi artificiali, presidi medico chirurgici e apparecchiature scientifiche ed altri prodotti in genere per uso medico sanitario. La startup, in particolare, è nata con l’obiettivo di sviluppare dispositivi altamente innovativi per il trattamento della valvola aortica nativa.
I fondi appena messi a disposizione di AorticLab da parte di UniCredit consentiranno alla società torinese di realizzare un progetto del costo complessivo di 15 milioni di euro, focalizzato su sviluppo e realizzazione di due dispositivi: Embrace, filtro antiembolico transcatetere, e Gemini, sistema ad ultrasuoni per il recupero funzionale delle valvole cardiache, utilizzabili sia singolarmente che congiuntamente, che consentono di migliorare la sicurezza e l’efficacia dall’impianto di protesi valvolari TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation) e di migliorare le caratteristiche funzionali della valvola aortica nativa affetta da steno-insufficienza o delle bioprotesi aortiche.
Osta ha spiegato: “I fondi conferiti da UniCredit consentiranno in particolare di finanziare il piano clinico e l’iter autorizzativo del prodotto Embrace, di cui è stata avviata recentemente l’indagine clinica con forte apprezzamento da parte dei cardiologi coinvolti, e completare lo sviluppo di Gemini, il cui prototipo è in fase di test preclinici con risultati molto promettenti.”
Luca Milanesi, responsabile imprese nord ovest di UniCredit Italia, ha aggiunto: “Il progetto alla cui realizzazione desideriamo partecipare consentirà di sviluppare dispositivi fondamentali per il corretto funzionamento della valvola aortica, salvando la vita di molte persone. Un progetto che ci sta particolarmente a cuore“.