Nel corso del 2021 le valutazioni pre-money delle startup europee hanno continuato a macinare record in tutte le fasi di finanziamento. Lo rileva lo European VC Valuations Report relativo al terzo trimestre del 2021 redatto da PitchBook (si veda qui lo studio completo).
Le corpose valutazioni sono state legate a grandi round in tutte le fasi di finanziamento. Gli investitori in venture capital si sono mantenuti rialzisti, e le aziende da essi sostenute hanno aumentato le rispettive valutazioni, mentre la crescita indotta dalla pandemia ha permesso alle imprese hi-tech di prosperare.
L’abbondanza di capitale reso disponibile dai partecipanti ai round di finanziamento è stato uno dei fattori chiave di maturazione del mercato europeo del venture capital. Gli investimenti sono stati trainati dai profili di rendimento delle operazioni, dalla volatilità di strategie di investimento alternative, dalla minaccia della stagflazione e dai tassi d’interesse rimasti bassi. Le aziende sostenute dal venture capital si sono rapidamente consolidate e quindi gli investitori hanno accelerato le exit al fine di capitalizzare la crescita indotta dalla pandemia. Nel 2021 è emersa pertanto una pipeline di quotazioni in borsa dalle valutazioni generose.
A livello settoriale, le valutazioni pre-money delle startup del software hanno toccato i 27,2 milioni di euro: quasi il doppio rispetto ai livelli, già record, del 2020. Gli Usa sono visti come il maggiore esportatore di società di software e tecnologia. Tuttavia, stanno emergendo numerose startup nei settori fintech, mobilità, produttività aziendale e cybersecurity. Anche le startup late-stage dei settori biotecnologico e farmaceutico hanno raccolto capitali interessanti da inizio anno. La dimensione media dei deal late-stage è salita a 9 milioni: +51,2% rispetto al record del 2020. Sebbene la crescita degli unicorni (valutazione superiore a 1 miliardo di euro) abbia subito una battuta di arresto nel terzo trimestre di quest’anno, un numero record di essi è nato da inizio anno in Europa. Nel 2021 gli unicorni europei hanno attirato investimenti e hanno portato avanti strategie di crescita aggressive in un contesto macroeconomico difficile. Nota dolente, tra le protagoniste dei 5 maggiori round di unicorni europei non figurano società italiane.