Datrix, società specializzata nell’analisi del big data a supporto di marketing, vendite, editoria e finanza, sbarcherà domani a Piazza Affari su Euronext Growth Milan (si veda qui il comunicato stampa).
L’ammissione a quotazione da parte di Borsa Italiana arriva dopo che la società ha raccolto circa 15 milioni di euro in aumento di capitale da investitori qualificati, italiani e esteri, che hanno sottoscritto 3,659 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione al prezzo di 4,10 euro ciascuna. In totale le azioni, comprese quelle a voto pluurimo, saranno 15,89 milioni. Datrix sbarcherà quindi sul listino con una capitalizzazione iniziale di 36,6 milioni di euro a fronte di un equity value di 65,1 milioni di euro.
Alantra ha svolto il ruolo di Euronext Growth Advisor e Global Coordinator, lo Studio Gianni & Origoni ha agito in qualità di deal counsel, Urania Corporate Finance ha agito come financial advisor, DMG&Partners come consulente fiscale, BDO Italia S.p.A. in qualità di società di revisione per la predisposizione del Documento di Ammissione e Spriano Communication ha agito come advisor di comunicazione.
Datrix ha emesso azioni ordinarie e azioni a voto plurimo che danno diritto a 3 voti ciascuna. Ammesse a negoziazione su Euronext Growth Milan saranno tutti gli 8,934 milioni di azioni ordinarie (comprese quelle emesse con l’aumento di capitale), mentre non saranno ammesse a negoziazione i 6,955 milioni di azioni a voto plurimo, detenute da FMC Growth. Quest’ultima è la società che raggruppa il top management di Datrix, cioè Fabrizio Milano d’Aragona, presidente e amministratore delegato (41,4%), Mauro Arte, co-ceo (29,6%) e Claudio Zamboni, (29%).
A seguito del collocamento, FMC deterrà il 43,8% del capitale e il 70% dei diritti di voto, mentre United Ventures avrà l’8,2% del capitale (4,4% dei diritti di voto), 8a+ Investimenti sgr il 5,6% (3%). Il restante 15,7% del capitale fa invece capo ad azionisti con quote comprese tra l’1% e il 5% (8,4% dei diritti di voto), mentre il resto sarà flottante (si veda qui pag. 197 del Documento di Ammissione).
Datrix è nata a fine 2018 dall’integrazione tra Finscience e 3rd Place. La prima è stata fondata nel 2017 dai quattro manager: Fabrizio Milano D’Aragona, Mauro Arte e Claudio Zamboni, provenienti da Google Italia, e Alessandro Arrigo, con esperienza decennale nel digital consulting. Gli stessi manager, con eccezione di Arrigo, nel 2010 avevano fondato 3rdPlace, pmi innovativa che offre soluzioni e servizi nell’ambito dell’intelligence applicata ai dati digitali. L’integrazione tra FinScience e 3rdPlace, che aveva visto i fondatori e soci vendere le rispettive quote e reinvestire in Datrix, aveva seguito un secondo round seed di FinScience da 700 mila euro più un finanziamento da 300 mila euro erogato da MCC (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritto dagli stessi investitori del primo round da un milione di euro del novembre 2017, al quale avevano partecipato anche investitori privati provenienti soprattutto dal settore finanziario (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel febbraio scorso si è poi chiuso un round aperto nel corso del 2020 da complessivi 2,4 milioni di euro e sottoscritto, tra gli altri, da United Ventures e dal family office di Nerio Alessandri, patron di Technogym (si veda altro articolo di BeBeez). In seguito, Datrix aveva ottenuto un finanziamento da 2 milioni da UBI Banca e Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso giugno, poi, Datrix ha incassato un nuovo round da 2,5 milioni di euro, di cui 2 milioni provenienti dal fondo 8A+ Real Innovation gestito da 8A+ sgr in partnership con Banca Generali che ne è codistributore (si veda altro articolo di BeBeez). Al round aveva partecipato anche OCS, società tecnologica italiana partner di banche e istituzioni finanziarie del credito al consumo controllata dal terzo fondo di Charme sgr, per suggellare una partnership strategica, che è stata la prima di una serie (si veda altro articolo di BeBeez).
Tutti capitali che Datrix ha utilizzato per finanziare la crescita organica, ma anche per condurre acquisizioni, di cui l’ultima annunciata a inizio novembre. Datrix, infatti, attraverso la neo-costituita Datrix US, ha rilevato il 100% di Adapex, tech company americana che aiuta gli editori e, più in generale, i produttori di contenuti a massimizzare i ricavi da attività di data monetization (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2019, invece, era stata condotta l’acquisizione di PaperLit, ex partecipata del fondo UV1 gestito da United Ventures, specializzata nella distribuzione e la monetizzazione di contenuti sul mobile e sugli smart speaker per editori e brand. United Ventures a sua volta aveva partecipato alla nuova operazione con un investimento di follow-on sempre con il fondo UV1 (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2019 Datrix aveva anche acquisito la martech ByTek (si veda altro articolo di BeBeez), che costituisce il secondo tassello strategico ai fini del completamento dell’offerta di soluzioni di AI per marketing, vendite e finanza.
A fine 2020 Datrix era arrivata così a 9,8 milioni di euro di ricavi consolidati pro-forma, un ebitda negativo per 424 mila euro e un debito finanziario netto di 3,2 milioni, mentre a fine giugno 2021 i ricavi pro-forma erano 5,4 milioni, l’ebitda negativo per 479 mila euro e la PFN di 1,27 milioni.
Datrix è un gruppo tecnologico che opera nel settore dell’analisi dei Big Data, sviluppando in particolare soluzioni basate su Intelligenza Artificiale di Augmented Analytics e Modelli di Machine Learning per la crescita data-driven delle aziende. Ha quattro sedi in Italia (Milano, Roma, Cagliari e Viterbo) e una negli Stati Uniti e conta oltre 300 clienti attivi. Datrix opera su quattro aree di business:
- la prima sviluppa soluzioni data-driven (dati interni online e offline delle organizzazioni e dati digitali esterni) per aumentare le performance di Marketing & Vendite delle aziende;
- la seconda sviluppa soluzioni che utilizzano dati alternativi non convenzionali (estratti da motori di ricerca, social, blog, forum) per migliorare le performance di investitori istituzionali e privati nella selezione dei titoli azionari, nell’individuazione di innovativi temi di investimento e nello scoring ESG;
- la terza area di business applica l’Intelligenza Artificiale alla data monetization, allo scopo di creare un valore circolare e trasparente dai dati ricavati con il consenso degli utenti;
- la quarta area sviluppa modelli di analisi trasparenti e scalabili basati su un framework algoritmico di machine learning per supportare le organizzazioni ad aprire nuove frontiere di business, prevedendo ad esempio futuri trend, consumi, acquisti, rischi, necessità di manutenzione e approvvigionamento, e automatizzando i processi.
Spiega Milano D?Aragona: “L’aumento di capitale funzionale alla quotazione su Euronext Growth ci mette a disposizione importanti risorse di crescita per quattro finalità: internazionalizzare ancora di più Datrix, in particolare con l’espansione nel mercato Usa e con lo sviluppo di partnership di distribuzione delle nostre soluzioni in una logica di forte scalabilità; portare l’Intelligenza Artificiale non solo alle grandi aziende, ma anche alle pmi attraverso soluzioni economicamente accessibili e facilmente implementabili; continuare a investire in ricerca e sviluppo (siamo già impegnati in 5 progetti europei di cui 3 in ambito biomedico); procedere a nuove acquisizioni per rafforzare le 4 aree in cui è operativa Datrix. Solo un mese fa è entrata nella nostra area data monetization la statunitense Adapex (si veda altro articolo di BeBeez)”.