Datrix, la società che sviluppa soluzioni di augmented analytics per finalità di marketing, vendite, editoria e finanza nata a fine 2018 dall’integrazione tra Finscience e 3rd Place, ha incassato un round da 2,3 milioni di euro per circa il 10% del capitale. Lo ha guidato United Ventures sgr spa e vi ha partecipato, tra gli altri investitori, anche la Wellness Holding di Nerio Alessandri, il fondatore di Technogym (si veda qui il comunicato stampa).
A seguito dell’aumento di capitale, i tre fondatori di Datrix detengono ora il 70% del capitale, i primi investitori dei round precedenti il 20% circa e i sottoscrittori del nuovo aumento di capitale appunto circa il 10%. Alla buona riuscita dell’operazione hanno contribuito lo studio legale CBA per Datrix, l’avvocato Alessandra Guercia per United Ventures e lo studio notarile Milano Notai.
United Ventures era già azionista di Datrix dall’agosto del 2019 tramite il suo primo fondo UV1, a seguito dell’acquisizione da parte di Datrix di PaperLit, ex partecipata del fondo, specializzata nella distribuzione e la monetizzazione di contenuti sul mobile e sugli smart speaker per editori e brand, ma allora non era stato comunicato il reinvestimento del fondo nel capitale della controllante (si veda altro articolo di BeBeez). United Ventures ha così ha partecipato alla nuova operazione con un investimento di follow-on sempre con il fondo UV1.
Il nuovo round era stato preannunciato nel maggio 2019 a BeBeez dal ceo di Datrix, Fabrizio Milano D’Aragona, sebbene allora si parlasse di 3-5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Sino a oggi le due società di Datrix erano cresciute grazie al supporto finanziario dei fondatori e dei cosiddetti family&friends, che in questo caso, però, includono molti addetti ai lavori del mondo della finanza. Il tutto per un totale di 2 milioni di euro.
Come si diceva più sopra, Datrix è nata dall’integrazione tra Finscience e 3rd Place. Finscience è stata fondata nel 2017 da quattro manager, di cui tre provenienti da Google Italia: Fabrizio Milano D’Aragona, che ha lavorato per sette anni a Google Italia, dove ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore retail, fashion e local; Mauro Arte, che nella sede italiana di Google si è occupato del settore media & entertainment, sino a diventare capo della divisione You Tube Italia; Claudio Zamboni, che in Google Italia è stato industry leader per i settori telco ed entertainment; Alessandro Arrigo, con esperienza decennale nel digital consulting. Gli stessi manager, con eccezione di Arrigo, nel 2010 avevano fondato 3rdPlace, pmi innovativa che offre soluzioni e servizi nell’ambito dell’intelligence applicata ai dati digitali.
L’integrazione tra FinScience e 3rdPlace, che aveva visto i fondatori e soci vendere le rispettive quote e reinvestire in Datrix, aveva seguito un secondo round seed di FinScience da 700 mila euro più un finanziamento da 300 mila euro erogato da Mcc (si veda altro articolo di BeBeez) sottoscritto dagli stessi investitori del primo round da un milione di euro del novembre 2017, al quale avevano partecipato investitori privati provenienti soprattutto dal settore finanziario. In particolare: Giuseppe Galimberti, ex manager in JPMorgan, Morgan Stanley, Deutsche Bank e UBS; Ugo Pastori, managing partner della società di consulenza svizzera Weisstor ed ex ceo del fondo hedge Thalia; Massimo Prelz Oltramonti, nel programma di venture capital di Olivetti dal 1981 ed ex managing director di Advent International, oggi partner di DN Capital; Marco Belmondo, già in Epic sim, con un passato anche in Rbs e Unicredit; Guido Ferrarini, a sua volta cofondatore di Epic sim, oltre che docente di diritto commerciale all’Università di Genova: Nicola Colla e Fabio Nalucci co-fondatori della piattaforma di innovazione bolognese Gellify (si veda altro articolo di BeBeez).
Il nuovo aumento di capitale, che consolida una collaborazione strategica nel panorama digitale e tecnologico italiano, garantirà ora a Datrix un importante supporto nel suo processo di rafforzamento e crescita. L’investimento è principalmente finalizzato a una forte accelerazione sul fronte marketing e commerciale, anche nell’ottica dell’espansione internazionale e dell’allargamento della base clienti a pmi, e all’intensificazione delle attività di R&S e sviluppo dei prodotti.
L’anno scorso Datrix ha condotto due acquisizioni. A parte quella di PaperLit, di cui si è già detto, nel maggio 2019 il gruppo ha infatti acquisito la martech ByTek (si veda altro articolo di BeBeez), che costituisce il secondo tassello strategico per completare l’offerta di Datrix di soluzioni scalabili di AI per marketing, vendite e finanza. Nel 2019, Datrix ha raggiunto un fatturato complessivo di 7,3 milioni di euro (+87% rispetto al 2018), con oltre 100 dipendenti, prevalentemente data scientist, engineer, analyst e designer, nelle quattro sedi di Milano, Roma, Viterbo e Cagliari.
“In un nuovo contesto come quello che stiamo vivendo da qualche mese, le persone, a tutti i livelli, stanno maturando un senso di fiducia, consuetudine e gratitudine per gli strumenti digitali che non se ne andrà più, diventando quindi la nuova normalità. Il nostro gruppo nasce dalla convinzione che un approccio data-driven abilitato dall’Intelligenza Artificiale sia un’incredibile opportunità per aumentare le capacità di chi opera nel mercato e non solo. Riteniamo che questa consapevolezza debba guidare le azioni di tutte le aziende in modo da renderle meno fragili, più adattive e agili. Selezionare flussi dati utili e costantemente aggiornati e arricchiti, dotarsi di strumenti di execution rapidi e semplici, non solo permette di attivare una reale trasformazione digitale, ma probabilmente diventerà sempre più necessaria per la sopravvivenza delle aziende stesse”, ha commentato Fabrizio Milano d’Aragona, ceo del gruppo Datrix.
Secondo Massimiliano Magrini, managing partner di United Ventures, “le nuove tecnologie stanno cambiando profondamente il modo di fare impresa e l’intelligenza artificiale applicata ai dati svolge un ruolo sempre più rilevante nei processi di innovazione aziendale. La diffusione e adozione dell’AI, anche da parte delle piccole e medie imprese, sarà fondamentale per sostenere lo sviluppo tecnologico italiano e cogliere le opportunità dell’economia dei dati. Grazie alle quattro linee di business, una tecnologia proprietaria di alto valore applicabile a molteplici contesti industriali, e non ultimo un management di altissima qualità con forte esperienza digitale, Datrix ha ottimo posizionamento sul panorama competitivo e tutte le carte in regola per diventare player di riferimento in Italia e in Europa nel settore dell’AI applicata ai dati”.