
Directa Plus, l’ex “startup del grafene”, ha raccolto 5,5 milioni di euro in aumento di capitale da nuovi e vecchi azionisti (si veda articolo di EconomyUp).
Directa Plus sviluppa processi innovativi per la produzione di nanoparticelle metalliche e nanomateriali a base di carbonio, tra i quali appunto il grafene. Fondata nel 2005 negli Usa dal presidente Giulio Cesareo, la società si è poi trasferita in Italia, dove ha costruito un impianto supertecnologico di produzione di grafene all’interno del Parco Scientifico ComoNext di Lomazzo (Como).
Il round di finanziamento permetterà alla società di svilupparsi ulteriormente all’estero, in vista della quotazione in Borsa che potrebbe già avvenire nel giro di 12 mesi.
A finanziare questo round di investimento sono stati sia i nuovi soci di Club degli Investitori di Torino (per 1,6 milioni di euro), Indaco, Tac Partners, il Gruppo Vittoria (importante partner strategico per Directa Plus, che ) e vari investitori privati sia i soci già presenti nel capitale della società e cioé TTVenture (fondo gestito da Quadrivio sgr, che ha partecipato all’aumento con 500 mila euro), Como Venture e Finanziaria Le Perray. Advisor dell’operazione è stata la società di consulenza britannica Hamilton Ventures, che ha a sua volta investito.
L’impianto di Lomazzo , inaugurato l’anno scorso (scarica qui il comunicato stampa), è il più grande impianto europeo per la generazione di fogli di grafene altamente puro, basato su una tecnologia brevettata e approvata, progettato seguendo una logica modulare replicabile ed esportabile. Il primo modulo ha una capacità produttiva di 30 tonnellate annue. Gli innovativi prodotti sviluppati, denominati “Graphene Plus” (G+TM), trovano impiego in molteplici applicazioni: dal trattamento dell’aria e dell’acqua ai tessuti antifiamma, dagli elastomeri ai cerchioni e pneumatici da biciclette (oggetto della partnership con il gruppo Vittoria), fino alle batterie agli ioni di litio.