Ospedal Grando Impact Investing S.r.l., veicolo di investimenti a impatto sociale e ambientale promosso da Lendlease e Servizi Italia, tramite la jv Finanza e Progetti, ha acquisito una quota di minoranza di Stem Sel, spin-off dell’università di Bologna per l’uso terapeutico delle cellule staminali, fondato nel 2013. Si tratta del primo deal del nuovo veicolo, creato nell’ambito del progetto di ristrutturazione e ampliamento della Cittadella della Salute di Treviso (si veda qui il comunicato stampa).
Gli advisor dell’operazione sono stati PlusValue, che ha curato la strategia e la certificazione dell’impatto, Impact Alliance Holding per l’identificazione dell’investimento, Studio Legale Spinazzi Azzarita Troi Genito per la consulenza legale e fiscale, Ashrust, Bonelli Erede Pappalardo, Lombardi Molinari Associati, KL+Gates, RepLegal per la consulenza legale, Global Strategy srl per le attività di independent business review.
Il revamping della Cittadella della Salute, condotto da Ospedal Grando spa, project company controllata da Finanza e Progetti, è nato da una partnership pubblico-privata (PPP) che, partendo dagli investimenti nei grandi progetti di rigenerazione urbana e sviluppo infrastrutturale, genera nuove risorse da investire nell’innovazione e nello sviluppo sostenibile. L’operazione ha beneficiato di un finanziamento della European Investment Bank (EIB), Unicredit e IMI Intesa Sanpaolo per il project financing da 250 milioni di euro che, beneficiando delle garanzie previste dal Piano Juncker teso al rilancio degli investimenti pubblici e privati nell’Ue, ha consentito un risparmio di quasi 2 milioni di euro sugli oneri finanziari. Quest’ultimo è stato convertito in equity con cui è stata capitalizzata Ospedal Grando Impact Investing, la cui guida operativa è Marco Marangoni, asset manager di Landlease.
Grazie a questo investimento, la nuova Cittadella della Salute di Treviso, ospiterà l’applicazione della nuova tecnologia sviluppata da Stem Sel, Celector, favorendo l’accelerazione nell’adozione delle terapie cellulari e rigenerative presso la struttura ospedaliera. Celector consente di superare gli ostacoli operativi e tecnici alla diffusione dei trattamenti approvati con cellule staminali, proponendo una soluzione in grado di isolare, purificare e raccogliere le migliori cellule staminali da tessuti di scarto (placenta, sangue del cordone ombelicale, lipoaspirato) in assenza di manipolazione, rendendo possibile un uso più sostenibile e circolare delle cellule staminali per applicazioni terapeutiche e farmacologiche.
Alberto Craici, presidente di Berrier Capital, ha affermato: “Stem Sel, dopo i primi denari investiti da alcuni business angels, ha compiuto davvero tanta strada: le tappe fondamentali sono state dapprima il nostro investimento come Berrier Capital e, successivamente, un’operazione di crowdfunding di successo (tramite BacktoWork, con una raccolta di 329 mila euro su un obiettivo minimo di 100 mila, ndr). Queste risorse, unite alla straordinaria competenza di tutto il team, ci hanno consentito di arrivare ad ottenere la certificazione CE ed un dispositivo completamente industrializzato. Ora, grazie a questo ingresso, siamo pronti per la successiva fase di produzione e commercializzazione di Celector”.
Il Prof. Reschiglian, Ordinario di Chimica Analitica all’Università di Bologna e co-fondatore di Stem Sel, ha aggiunto: “Il coronavirus ha posto in drammatico rilievo, a livello globale, la necessità di potenziare la ricerca e il trasferimento tecnologico nelle biotecnologie farmaceutiche e biomediche. Le terapie cellulari, in particolare quelle basate sulle staminali, vedranno un’esplosione nei prossimi anni. Celector permette un controllo di qualità del campione cellulare e il successivo isolamento e raccolta della componente più potente e sicura di staminali, le cellule progenitrici di tutti i nostri tessuti e organi. Ora il nostro Celector è una realtà pronta per il mercato e l’applicazione in anteprima presso l’ospedale”.
Lendlease e Servizi Italia intendono applicare lo stesso schema adottato sulla Cittadella della Salute ad altre iniziative in partnership pubblico-privata. Spiega infatti Andrea Ruckstuhl, ceo di Lendlease: “L’operazione è inedita perché nasce da un’iniziativa PPP che ha beneficiato di un finanziamento della European Investment Bank (EIB) trasformando un risparmio su oneri finanziari in capitale di rischio per l’innovazione e la sostenibilità. È la validazione di un percorso avviato nel 2016 volto a trasformare la rigenerazione urbana in un acceleratore di sviluppo sostenibile per tutto il territorio. Il nostro prossimo obiettivo è portare a sistema questo nuovo modello d’investimento e per fare questo stiamo promuovendo una nuova iniziativa di impact investing con una capacità di investimento di 100 milioni di euro collegata a MIND (Milano Innovation District), in quanto principale piattaforma per la rigenerazione urbana dedicata all’innovazione del Paese”.
MIND, che sorgerà nel sito dell’Expo 2015, sarà un nuovo importante distretto per la scienza, la conoscenza e l’innovazione. Il progetto prevede una riqualificazione multifase a uso misto che includerà aree commerciali, residenziali e pubbliche. Lo sviluppo è in partnership pubblico-privata tra Lendlease e Arexpo, la società a capitale pubblico che ha il compito di valorizzare e sviluppare l’intero sito espositivo adiacente la nuova Fiera di Rho-Pero (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso luglio Lendlease e il Canada Pension Plan Investment Board (CPP Investments) hanno annunciato un coinvestimento da 400 milioni di euro in un fondo italiano dedicato allo sviluppo della Fase 1 dell’Area del West Gate di MIND (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo su MIND rinnova il legame tra Lendlease e CPP che li vede già impegnati insieme nei progetti di Barangaroo a Sydney e dell’Elephant Park a Londra.
Per iscriverti alla newsletter di BeBeez Real Estate, clicca qui
Riceverai l’elenco delle notizie di real estate (e i rispettivi link)
pubblicate da BeBeez nelle ultime 24 ore