Heaxel (contrazione di Health e Pixel), fondata da Ican Robotics, spin-off dell’Università Campus Biomedico di Roma e attiva nello sviluppo di robot per la neuroriabilitazione, ha chiuso un round da 2,2 milioni di euro guidato da Vertis Venture 3 Tech Transfer (VV3TT), fondo gestito da Vertis sgr con la consulenza di Venture Factory. I capitali saranno impiegati per rafforzare le attività di ricerca e sviluppo con numerose espansioni della piattaforma e per ampliare attività commerciale in Europa, Asia e Nord America. Tutto ciò anche grazie anche a un importante ampliamento dell’attuale squadra di giovani e brillanti talenti.
Si tratta del secondo round per Heaxel, che nell’ottobre 2018 aveva già incassato un round da 500 mila euro sempre guidato da VV3TT (si veda altro articolo di BeBeez). La startup ha sviluppato un robot per la riabilitazione dei pazienti post-ictus. Il dispositivo è adatto ai centri clinici, ambienti domestici, ambulatori, poliambulatori e palestre, permettendo così il proseguimento dei trattamenti anche dopo la dimissione ospedaliera.
“Siamo soddisfatti che il fondo VV3TT abbia confermato la fiducia nel progetto di Heaxel. Questo round di investimenti è funzionale allo sviluppo del prodotto e dei servizi collegati, ma soprattutto per l’implementazione della strategia commerciale”, ha commentato Maria Teresa Francomano, fondatrice e ceo di Heaxel.
Nicola Redi, managing partner di Venture Factory e partner del fondo VV3TT, ha aggiunto: “La piattaforma di Heaxel è emblematica di un nuovo modello di sanità, che mette al centro il paziente e non la struttura ospedaliera. Intercettare queste tecnologie e affiancarle per trasformarle in un prodotto commerciale fa parte delle attività di trasferimento tecnologico del fondo VV3TT”.
Renato Vannucci, consigliere delegato di Vertis e Partner del fondo VV3TT, ha spiegato: “Heaxel rappresenta in modo perfetto la strategia di investimento che consegue Vertis e il fondo VV3TT. I risultati della ricerca accademica svolta presso il Campus Bio-Medico sono stati traslati in un prodotto per la neuroriabilitazione, che consente anche il trattamento riabilitativo dal domicilio del paziente stesso, situazione particolarmente vantaggiosa nel caso di ridotta mobilità del paziente o in condizioni di social distancing e lockdown”.