Italian Tech Alliance, l’associazione italiana del venture capital degli investitori in innovazione e delle startup e pmi innovative, a poco più di due anni dalla fondazione ha raggiunto quota 211 associati, di cui 51 investitori (che gestiscono asset per circa 1,3 miliardi di euro e hanno investito in oltre 250 startup italiane), 136 tra startup e pmi innovative e 24 soci sostenitori (si veda qui il comunicato stampa).
Questi numeri sono stati comunicati nel corso dell’ultima Assemblea Generale dei soci, chiamata a ratificare il cambio del nome da VC Hub Italia in Italian Tech Alliance, l’allargamento del board da 7 a 10 membri, con l’ingresso di tre rappresentanti delle startup che ora sono presenti con una quota paritetica rispetto agli investitori e l’ingresso di quattro tra le principali associazioni di business angel attive in Italia (Italian Angels for Growth, Club degli Investitori, Angels 4 Impact e Angels 4 Women) che contano complessivamente oltre 600 associati, che hanno investito più di 60 milioni di euro in stratup italiane. Tutte decisioni prese dal Consiglio direttivo dell’associazione lo scorso dicembre (si veda articolo di BeBeez).
I nuovi membri del consiglio direttivo, in rappresentanza del mondo imprenditoriale, sono Marianna Chillau (ceo e co-founder di Transactionale), Gabriele Grecchi (ceo e co-founder di Silk Biomaterials) e Antonio Vecchio (ceo e co-founder di Karaoke One). Questi andranno ad affiancare i membri già presenti e cioé Enrico Pandian (founder di FrescoFrigo ed Everli) e Stefano Portu (founder e ceo di ShopFully), il presidente Gianluca Dettori (Primo Venture sgr), il segretario generale Alessio Beverina (Panakès Partners) e Fausto Boni (360 Capital Partners), Lucia Faccio (Sofinnova Partners) e Roberto Magnifico (LVenture Group).
Ricordiamo che Italian Tech Alliance è stata fondata come VC Hub nel 2019 dai principali gestori italiani di fondi di venture capital, ovvero 360 Capital, Indaco Venture Partners, P101, Panakès Partners, Primo Venture, United Ventures e include anche LVenture Group, Sofinnova Partners, Milano Investment Partners, Oltre Venture, Endeavor Italia, Embed Capital, AurorA Science, Genextra, Gaia Capital, Boost Heroes, A11 Venture, Lumen Ventures, RedSeed Venture, Biovalley Investment Partners e alcuni dei più importanti fondi di corporate venture attivi in Italia (si veda articolo di BeBeez). Nel 2020 ha deciso di allargare la propria base associativa anche alle startup e alle pmi innovative, proprio nell’ottica di rappresentare in maniera omnicomprensiva l’ecosistema italiano dell’innovazione.
Gianluca Dettori, presidente di Italian Tech Alliance, ha sottolineato “L’eccezionale crescita del numero degli associati conferma l’interesse generale del Paese verso l’ecosistema dell’innovazione. Nel 2021 abbiamo offerto il nostro contribuito per la definizione del PNRR e ora lavoreremo con attenzione affinchè venga attuato in maniera puntuale e precisa, e nel 2022 continueremo a lavorare al fianco delle istituzioni per costruire un percorso che consenta al nostro ecosistema di crescere ulteriormente e consolidarsi. Parecchi elementi ci dicono che anche gli investitori esteri guardano con più attenzione a quanto accade in Italia. Nel corso del 2022 dobbiamo trasformare questa attenzione in un’opportunità per mettere l’Italia nella mappa europea dell’innovazione, accrescendo il nostro peso a livello internazionale e l’interesse degli investitori stranieri e dei grandi investitori istituzionali verso le imprese innovative di casa nostra”.