La biotech californiana Dauntless ha rilevato i brevetti e il know-how dell’italiana Biouniversa e lanciato IntrepidaBio. Quest’ultima, con sede a San Diego (California) sarà gestita da Joel F. Martin e Olivier Laurent, capo della ricerca scientifica, mentre Maria Caterina Turco, co-fondatrice di Biouniversa, sarà la responsabile del comitato scientifico (si veda qui il comunicato stampa). IntrepidaBio effettuerà i nuovi studi preclinici e clinici al fine di sviluppare una innovativa linea di farmaci per combattere principalmente patologie oncologiche e iniziare i primi studi clinici sull’uomo nel 2021. Sarà supportata nell’operazione dai venture capital americani Sofinnova Investments e Canaan, che investiranno 9,5 milioni di dollari. L’intera operazione vale 16,5 milioni di dollari.
Biouniversa, nata nel 2009 come spin-off dell’Università di Salerno e tra i leader nello studio di anticorpi in grado di combattere il cancro, diventa un’azionista importante di IntrepidaBio. Il team di Biouniversa, guidato da Maria Caterina Turco, docente presso l’Università di Salerno (e, prima della scomparsa, anche dal prof. Arturo Leone), ha scoperto e validato che alcuni tumori rilasciano una proteina chiamata BAG3, la cui interazione con il suo recettore (IFITM-2 o BAG3R) altera l’attività di cellule immunitarie promovendo lo sviluppo del tumore. Gli studi condotti da Biouniversa, supportati principalmente dai fondi di venture capital, TTVenture, gestito da Indaco sgr, e Vertis Venture, gestito da Vertis sgr, hanno permesso di sviluppare degli anticorpi in grado di neutralizzare l’interazione fra la proteina BAG3 e il suo recettore, quindi modulando il sistema immunitario e indurlo ad attaccare il tumore.
Indaco Venture Partners sgr è il maggiore gestore indipendente italiano attivo nel venture capital, con una specializzazione in società che innovano nel campo del medtech, della robotica, dell’elettronica e del digitale. Indaco gestisce complessivamente oltre 250 milioni attraverso 5 fondi. Gli investimenti di Indaco Ventures Fund I si concentrano su società in fase di crescita il cui vantaggio competitivo deriva da tecnologie proprietarie e importanti innovazioni. Nata nel 2016, investe soprattutto nel mercato italiano, ma realizza investimenti anche in Europa, Stati Uniti, Canada e Israele. La società fa capo per il 51% all’ex management team di venture capital di Intesa Sanpaolo, guidato da Davide Turco (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata e guidata da Amedeo Giurazza, Vertis sgr è una società di gestione del risparmio specializzata nel Made in Italy innovativo. È l’unico operatore di venture capital presente nel Mezzogiorno, con sedi operative a Napoli e Milano. Vertis opera attraverso sei fondi d’investimento mobiliari chiusi, riservati a investitori qualificati, che assumono partecipazioni in progetti di ricerca, spin-off universitari, startup, scaleup e pmi.Vertis sgr gestisce oltre 160 milioni di euro attraverso 6 fondi di investimento mobiliari chiusi, riservati a investitori qualificati: 2 di private equity e 4 di venture capital. Nel marzo scorso ha lanciato Vertis Venture 4 Scaleup Lazio (VV4), il suo quarto fondo di venture capital. Il fondo co-investirà parallelamente al fondo Vertis Venture 2 Scaleup in progetti imprenditoriali laziali legati a tecnologie Industria 4.0 e alla digital transformation: robotica, meccatronica, automazione, big data, intelligenza artificiale e tecnologie digitali. L’anchor investor del nuovo fondo è Lazio Innova, guidato dal direttore generale Andrea Ciampalini, che, attraverso il fondo di fondi Lazio Venture, investe i fondi strutturali europei 2014-2020 della Regione Lazio per sviluppare le scaleup laziali (si veda altro articolo di BeBeez).