
di Paola Stringa
CB Digital, società proprietaria del brand Chiamarsi Bomber, un media verticale dedicato al calcio e allo sport, ha appena chiuso un round di raccolta che ha portato la valutazione post money della società a 5 milioni di euro e che secondo quanto risulta a BeBeez è ammontato a 500.00 euro.
Il round è stato sottoscritto da Wall Street Bomber, una società veicolo costituita da investitori privati, in pratica un club deal coordinato da Wall Street Football. Quest’ultima, nonostante il nome, è una società romana che gestisce una piattaforma di scommesse sul calcio la cui particolarità è quella di puntare e fare trading (pre-partita e live) sulle reali prestazioni dei singoli calciatori.
Lo scorso maggio Wall Street Bomber si era già impegnata a rilevare la maggioranza di CB Digital a conclusione del round di aumento di capitale a 5 milioni, chiuso pochi giorni fa.
Nata nel 2010, CB Digital, alla quale Wall Street Bomber oltre ai capitali fornirà i servizi e la tecnologia di Wall Street Football, negli anni ha costruito una delle community sportive più grandi e seguite d’Italia diventando un punto di riferimento sul calcio e avvicinando sempre di più gli italiani ai calciatori e ai club. Attualmente conta più di 4,5 milioni di follower sui social e oltre 7 milioni sul sito web.
Obiettivo di Chiamarsi Bomber è creare una struttura in grado di produrre contenuti innovativi e una piattaforma di infotainment con diverse statistiche riguardanti le performance dei calciatori integrata a una piattaforma gaming, quella di Wall Street Football, dove scommettere sulle performance dei calciatori. La ricapitalizzazione dell’azienda e la partnership tecnologica con Wall Street Football rappresentano dei passi cruciali per realizzare tale visione e per accelerare la crescita.
Ha dichiarato a BeBeez il ceo Lorenzo Plazzotta: “Obiettivo della ricapitalizzazione è far evolvere la community in una media company in grado di sviluppare direttamente contenuti originali e multimediali capaci di avvicinare il pubblico ai calciatori e ai club”.
Dal canto sup Wall Street Football, fondata nel 2017 da Giovanni Bertoli (ceo, ex dirigente di Google Dublino) e da Michele Dimarcantonio (Professore Associato di Business Administration all’Università di Bari Aldo Moro con Phd in scienze attuariali), la startup è stata poi incubata da Wylab, incubatore specializzato nello sport tech con sede a Chiavari che fa capo alla famiglia di Antonio Gozzi, presidente del club di calcio di Serie B Virtus Entella. Wylab è diventato un punto di riferimento per federazioni, club, atleti, brand, investitori e startup che intendono portare l’innovazione nell’industria dello sport. A questo proposito ricordiamo che lo scorso aprile Wylab ha partecipato al rouund da 1,5 milioni di euro di Sportclubby, piattaforma online di supporto alla gestione di palestre, piscine e centri di attività sportiva (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel 2021, Wall Street Football ha chiuso un round da 540.000 euro, di cui 265.000 raccolti con una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Doorway, e 100.000 euro sottoscritti da Wylab. Il resto del round era stato sottoscritto dall’incubatore romano Orbita Verticale, Moffu Labs 2 (società che offre consulenza alle startup tech in cambio di quote di equity) e vari imprenditori (si veda altro articolo di BeBeez).
CB Digital, per guidare l’azienda in questo percorso di crescita, lo scorso giugno ha affidato la guida dell’azienda a Plazzotta, ex della società di consulenza Sketchin (del gruppo Business Integration Partners di cui Plazzotta è stato business analyst). Ad affiancare Plazzotta nel Cda ci sono i fondatori storici della community, ossia Riccardo Russo (che prima del round aveva il 50% di CB Digital), Giammarco Brega e lo stesso Bertoli. La società ha chiuso il 2021 con ricavi di poco superiori a 120 mila euro.
Sketchin, leader nel design thinking, è entrata nel mondo BIP nel 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Sketchin-Bip Group è anche uno delle startup che ha partecipato a B-Heroes, programma televisivo che racconta storie, sogni e aspirazioni delle migliori startup italiane (si veda altro articolo di BeBeez).
Business Integration Partners è stata fondata nel 2003 in Italia da Carlo Maria Capè, Nino Lo Bianco e Fabio Troiani. Nel corso degli anni, ha costruito una solida competenza nella consulenza direzionale, nella business integration e nella digital transformation, grazie anche a integrazioni strategiche, come quella con Sketchin. Dal giugno del 2021 è controllata dal fondo VIII di CVC, che aveva rilevato la maggioranza da Apax Partners. Operazione che aveva visto rconoscere a BIP una valutazione di 720 milioni di euro(si veda altro articolo di BeBeez).